Dopo oltre 10 anni riapre il più importante museo dedicato al Guercino

<p>Ben 11 anni dopo il tragico sisma che nel 2012 ha colpito l’Emilia, e dopo due anni di cantiere, la Civica Pinacoteca il Guercino di Cento, in provincia di Ferrara, riapre finalmente le porte ai visitatori. La sede museale con il maggior numero di opere del <a href="https://arte.sky.it/news/bologna-guercino-mostra-progetto" target="_blank">maestro del barocco</a> torna a risplendere, restituendo al pubblico 16 tra pale d'altare e quadri, 20 affreschi staccati e 11 disegni del pittore, ma anche numerose altre opere di altri artisti di assoluto rilievo, come <a href="https://arte.sky.it/news/guido-reni-mostra-francoforte" target="_blank">Guido Reni</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/mostra-ludovico-carracci-piacenza" target="_blank">Ludovico Carracci</a>. Le opere tornano nella loro sede dopo essere state custodite nel centro di raccolta di Sassuolo.</p><h2>RIAPRE LA CIVICA PINACOTECA IL GUERCINO DI CENTO </h2> <p>Durati due anni, i lavori all'interno della sede museale sono stati resi possibili da un finanziamento per la Ricostruzione Sisma di quasi 3 milioni, affiancato da un contributo ministeriale di 988 mila euro (quest’ultimo, volto a realizzare l’allestimento museale). Il progetto architettonico – che ha previsto gli interventi di miglioramento sismico – si deve allo studio bolognese di architettura e ingegneria <a href="https://arte.sky.it/news/west-gate-mind-distretto-milano-expo-2015" target="_blank">Open Project</a>, mentre il rinnovo del percorso espositivo è a cura di Lorenzo Lorenzini ed Elena Bastelli dell’Ufficio Cultura del Comune di Cento. L’itinerario di visita si articola su due piani: il piano terra è dedicato alla ricostruzione cronologica del contesto culturale del territorio, con una raccolta delle opere degli artisti più rilevanti nel Seicento; nel secondo piano i riflettori sono puntati su Giovanni Francesco Barbieri, detto il <a href="https://arte.sky.it/news/guercino-affresco-restauro-oratorio-san-rocco-bologna" target="_blank">Guercino</a>, e sulla sua scuola.</p><h2>TRE GIORNI DI EVENTI INAUGURALI DEDICATI AL GUERCINO</h2> <p>Dal 24 al 26 novembre, l'inaugurazione della Civica Pinacoteca il Guercino di Cento viene celebrata con tre giorni di iniziative, mostre ed eventi. Venerdì 24 novembre, al Cinema Don Zucchini, si svolge la proiezione del documentario <em>Guercino. Uno su Cento</em> (con repliche nei giorni seguenti); sabato 25 novembre è quindi il giorno dell’apertura delle porte del museo, affiancata da concerti nei luoghi nevralgici della vita e della carriera del Guercino, preceduti da una visita guidata. Nella mattinata di domenica 26 novembre, infine, va in scena la rievocazione storica del mercato contadino seicentesco ispirato alla tela di Guercino <em>La Fiera sul Reno Vecchio</em>; mentre parallelamente ha luogo un’intensa giornata di studi dedicati al pittore. Fino al 7 gennaio 2024, l’ingresso alla Civica Pinacoteca sarà gratuito. Il programma integrale è consultabile <a href="https://www.comune.cento.fe.it/aree-tematiche/cultura-turismo-sport-e-tempo-libero/musei-e-monumenti/inaugurazione-della-civica-pinacoteca-il-guercino" target="_blank">online</a>.  [Immagine in apertura: crediti fotografici Comune di Cento]</p>

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Una grande ape regina di fronte alla Reggia di Venaria

<p>A Torino, novembre è il mese dedicato all’arte contemporanea: non stupisce quindi l’inaugurazione, il 24 novembre, di una monumentale opera site specific che si erge davanti alla <a href="https://arte.sky.it/news/william-turner-reggia-di-venaria-torino" target="_blank">Reggia di Venaria</a>. L’installazione, ideata dall’artista torinese Hilario Isola, si trova nei giardini su cui affaccia la Sala di Diana, ed è composta da due opere. </p> <p>Realizzati con sottili reti antigrandine industriali (solitamente utilizzate in campo agricolo per proteggere il raccolto) i due lavori,  se osservati da vicino, sembrano semplici teli sovrapposti e cuciti insieme. Se si allontana lo sguardo, però, emergono due forme ben distinte: le sagome di un'ape regina e di una libellula. </p><h2>L’INSTALLAZIONE ALLA REGGIA DI VENARIA DI TORINO</h2> <p>Il progetto, dal titolo <em>Sinergie Esapodi</em>, fa riferimento al ruolo svolto dagli insetti con sei zampe nel mantenimento dell'equilibrio dell’agrosistema. Infatti, i due animali richiamano non solo alla necessità di un ritorno a pratiche agricole sostenibili, ma ricordano anche l’importanza della biodiversità per la sopravvivenza dell’ecosistema, dell’uomo e del Pianeta. In questo contesto, la diversificazione delle colture agricole potrebbe essere una chiave di volta nel contrasto al cambiamento climatico in atto (così come l’eliminazione delle monoculture). Quelle di Hilario Isola sono le prime due installazioni di un progetto che proseguirà con una terza e ultima opera, che sorgerà nella primavera del 2024 nel Potager Royal (gli orti attigui alla Cascina Medici del Vascello).</p><h2>LA NATURA NELLE OPERE DI HILARIO ISOLA</h2> <p>Nato a Torino nel 1976, Hilario Isola ha una formazione come storico dell’arte e museologo. Utilizzando diverse tecniche – dall’installazione alla fotografia, passando per la musica, la scultura e il disegno – l'artista indaga concetti che riguardano il mondo naturale. Affascinato anche dalle pratiche tradizionalmente non identificate come “artistiche”, come ad esempio l'apicoltura e la vinificazione, Isola sperimenta e osserva la vita biologica, portando nelle sue opere una riflessione sul rapporto tra la condizione umana e gli ecosistemi.</p>[Immagine in apertura: credits Hilario Isola]</p>

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