A Salerno un processo di rigenerazione urbana curato da un collettivo di architette

<p>A <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-nouvelle-vague-salerno" target="_blank">Salerno</a>, dalle “ceneri” di un'antica chiesa cinquecentesca, è nato un nuovo centro di produzione culturale: iMorticelli. Esito di un ambizioso progetto di <a href="https://arte.sky.it/news/rigenerazione-urbana-festival-roma-citta-in-scena" target="_blank">rigenerazione urbana</a>, è stato sviluppato dal collettivo BLAM, realtà formata esclusivamente da architette, che ha recuperato la Chiesa dei Morticelli, dismessa e abbandonata dagli anni Ottanta, trasformandola in un luogo di creatività e un punto di comunità per la città.</p><h2>IL NUOVO SPAZIO CULTURALE IMORTICELLI A SALERNO</h2> <p>Iniziato nel 2018, il processo di rigenerazione urbana del team di architette italiane ha portato, negli anni, alla nascita di un hub culturale, una caffetteria sociale, una portineria e un info point di quartiere concepito per "stimolare" la vicinanza e la comunità. All'interno dell'ex chiesa prende forma anche un laboratorio vivente creativo che, attirando abitanti, associazioni, studenti e professionisti, dà vita al primo centro di produzione culturale a vocazione sociale di Salerno. Grazie a un approccio di co-produzione, tipico del living-lab, e adottando un'ottica di intergenerazionalità, il collettivo Blam ha così avviato un percorso di riuso adattivo del bene storico, coinvolgendo non solo i professionisti e l'amministrazione, ma anche e soprattutto la cittadinanza, diventata principale interprete dell'iter partecipativo.</p><h2>IL PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA DEL COLLETTIVO BLAM</h2> <p>Vincitore del bando pubblico <em>Creativing Living Lab – IV edizione</em>, lanciato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, il progetto iMorticelli ha già coinvolto con le sue attività associazioni, professionisti e semplici curiosi. Sono stati promossi laboratori aperti al pubblico, tra cui un workshop di urbanistica tattica e di autocostruzione: indirizzato a studenti e giovani addetti ai lavori, ha riconsiderato il rapporto dei Morticelli con la piazza antistante l'ex chiesa che presenta diversi problemi di viabilità.  [Immagine in apertura: iMorticelli. Foto di Luca Garelli]</p>

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

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Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

<p>Arte, magia, divertimento e sogno si fondono insieme in occasione della nuova esposizione allestita al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-banksy-jago-tvboy-palazzo-albergati-bologna" target="_blank">Palazzo Albergati</a> di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-cheap-bologna" target="_blank">Bologna</a>. Intitolata <em>Animali Fantastici. Il Giardino delle Meraviglie</em>, e visitabile fino al 5 maggio 2024, la mostra – in anteprima mondiale – ospita una serie di oltre novanta opere dedicate alle più disparate <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-animali-citta-muse-trento" target="_blank">specie animali</a>, realizzate per l'occasione da 23 autori contemporanei, dando vita a un vero e proprio zoo d'artista. Tra pitture, sculture e installazioni, le sale del palazzo bolognese si trasformano in un insolito safari sospeso tra realtà e immaginazione.</p><h2>ARTE E ANIMALI A PALAZZO ALBERGATI</h2> <p>Con un allestimento privo di gabbie, chiusure e delimitazioni, l'itinerario della mostra, curato da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, raduna novanta animali d'artista, offrendo al visitatore la possibilità di immergersi in un'atmosfera fiabesca e sognante: un mondo parallelo in cui le specie vivono in totale libertà, lontane da ogni tipo di minaccia. Tra sculture, disegni e pitture, il risultato è un “viaggio” nel mondo animale che combina bestiari fantastici, giochi medievali, ibridi metamorfici, fantascienza, surrealismi pop e citazioni letterarie. </p> <p>A dare vita ai capolavori esposti sono alcuni dei più apprezzati artisti del nostro tempo, da <a href="https://arte.sky.it/news/aosta-mostra-amniotica-marco-bettio" target="_blank">Marco Bettio</a> a <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/volti-pittura-ritratto-bellano-tremezzina-lago-como" target="_blank">Velasco Vitali</a>, fino a Camilla Ancilotto, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/piccole-donne-libro-illustrazione-bambini" target="_blank">Valeria Petrone</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/01/solo-roba-per-bambini-alla-fondazione-volume" target="_blank">Giovanni Albanese</a>. Tra i contributi spiccano <em>Siamo mutanti</em> di Sandro Gorra, dedicato alle affascinanti giraffe, <em>Siamo fattoria</em> di Marco Bettio che vede protagonisti asini, scimmie, topolini e cervi, e <em>Siamo Mondi</em> di Fulvio Di Piazza, ispirato all'immaginario fantastico di <em>Jurassic Park</em> e all'arte di <a href="https://arte.sky.it/news/salvador-dali-casa-natal-figueres-spagna" target="_blank">Salvador Dalí</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-max-ernst-francia" target="_blank">Max Ernst</a>.</p><h2>UN NUOVO SAFARI MUSEALE A BOLOGNA</h2> <p>Prodotta e organizzata da Artemisia, con il patrocinio del Comune di Bologna, la mostra restituisce al pubblico un inaspettato e coinvolgente safari, a metà tra arte e divertimento. “<em>La mostra è la perfetta metafora di un mondo dove le enormi diversità e la molteplicità linguistica si sciolgono in una gigantesca famiglia allargata, una specie di pianeta ideale dove condividere spazi e risorse, senza disuguaglianze, confermando il teorema di Tom Regan che considera i diritti degli animali identici ai diritti degli umani. In questo mondo ideale, forse utopico ma certamente affascinante, il diritto al piacere e la percezione del dolore sono la chiave per considerare umani e animali su uno stesso piano normativo. Sapendo quanto sia difficile che ciò possa accadere nella realtà, ci siamo inventati questo viaggio espositivo con la migliore delle armi poetiche: l’arte visiva</em>”, afferma il curatore Gianluca Marziani.</p> <p>[Immagine in apertura: foto di Gianfranco Fortuna per Arthemisia]</p>

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