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A Pompei riemergono 13 statuine in terracotta

Altro

27 dicembre 2023

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A Pompei riemergono 13 statuine in terracotta

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27 dicembre 2023

Dagli scavi archeologici in corso a Pompei sono recentemente state riportate alla luce 13 statuine. Presumibilmente facevano parte di una composizione rituale legata al mito di Cibele e Attis, che celebra il ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra.

Dagli scavi in corso a Pompei continuano a emergere reperti affascinanti, che delineano con crescente precisione le tradizioni e i culti rituali della civiltà rimasta coinvolta nell’eruzione del Vesuvio, avvenuta nel 79 d.C.. È il caso delle 13 statuine in terracotta recentemente venute alla luce nell’ambiente di una domus confinante con la celeberrima casa di Leda e il cigno. Opere che vanno a sommarsi ai manufatti che, anche nel corso del 2023, hanno costantemente tenuto accesi i riflettori sul Parco Archeologico di Pompei e sul suo formidabile patrimonio.

RITROVATE A POMPEI 12 STATUINE

Alte circa 15 centimetri, le statuine riaffiorate nel sito rappresentano figure umane, ma anche la testa di un gallo in argilla, una pigna in vetro e altri oggetti. Sono emerse tute insieme, da un lapillo ad un’altezza superiore ai 2 metri rispetto al piano pavimentale. Rinvenuta in posizione eretta sul piano orizzontale di uno vano di uno scaffale, questa particolare composizione scultorea era collocata nell’atrio di una casa e lì sono state rinvenute anche eleganti decorazioni parietali.

IL MITO DI CIBELE E ATTIS A POMPEI

Quel che rende unico questo corpus è il suo significato simbolico: nel suo insieme, infatti, il gruppo lascia pensare che si tratti di un allestimento a carattere rituale. Secondo i primi studi, i soggetti che lo compongono rimanderebbero al mito di Cibele – divinità anatolica che rappresentava la forza creatrice della Natura – e Attis, la cui morte e successiva resurrezione simboleggiano il ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra. Si rimanda, dunque, all’equinozio di primavera. Lo scavo nel corso del quale sono state scoperte le statuine è legato ai lavori per la messa in sicurezza dell’area di alcuni ambienti della casa di Leda e quelli di ulteriori due domus, non meglio identificate, che si sviluppano a nord e a sud della dimora citata. Anche nel cantiere della casa di Leda, promosso con l'obiettivo di rimuovere la terra ancora presente per arrivare alla quota pavimentale, è parallelamente emersa una stanza sfarzosamente affrescata: presenta 4 tondi raffiguranti altrettanti volti femminili. [Immagine in apertura: le statuine ritrovate in una domus a Pompei (collage). Courtesy Parco Archeologico di Pompei]

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