Il documentario su Sergio Leone vince il Nastro d'argento

Sono trascorsi 34 anni dalla scomparsa dell'indimenticabile <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/sergio-leone-roma-mostra" target="_blank">Sergio Leone</a>. La sua produzione cinematografica continua a essere fonte di ispirazione per generazioni di cineasti e per i suoi i film la definizione di "pellicole cult" non risulta certo azzardata. A confermare la duratura influenza del regista, produttore e sceneggiatore romano e il profondo interesse verso la sua poetica è oggi il successo del documentario Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America. Scritta e diretta da Francesco Zippel, l'opera ha infatti vinto il Nastro d’Argento come "Documentario dell’Anno" 2023. <h2>IL DOCUMENTARIO SU SERGIO LEONE È IL MIGLIORE DEL 2023</h2> L'annuncio arriva dal Direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani, che nella motivazione ha evidenziato "l’originalità e l’emozione che si respira fin dalla prima inquadratura del film, rinnovando con affetto e grande cura l’omaggio a un Maestro mai abbastanza celebrato con un taglio inedito, ricco delle più prestigiose testimonianze internazionali. Un racconto che esalta il valore dello sguardo innovativo e della creatività unica di Sergio Leone, un uomo nato nel cinema che del suo cinema ha reso immortali sequenze, protagonisti, musica, e immagini". Classe 1979, il regista Francesco Zippel sarà quindi premiato il prossimo mese: subito dopo il Festival di Berlino, al via il 16 febbraio 2023, gli verrà consegnato il Nastro d’Argento a Roma. Nella medesima occasione saranno anche assegnati i premi per i migliori documentari dedicati al racconto del Cinema del reale e della sezione Cinema, Spettacoli e Cultura.<h2>IL TRIONFO DEL DOC SU SERGIO LEONE AI NASTRI D'ARGENTO</h2>
Prodotto da Sky Studios e Sky Italia con Leone Film Group, Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America è stato presentato in concorso alla <a href="https://arte.sky.it/news/venezia-mostra-cinema-2022" target="_blank">79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia</a>, nella sezione <a href="https://arte.sky.it/news/premi-mostra-cinema-venezia-2022" target="_blank">Venezia Classici</a>. Padre del genere spaghetti western, <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-30-aprile-sergio-leone" target="_blank">Leone</a> è considerato una delle leggende del cinema internazionale. Con le sue pellicole, è riuscito a disegnare una traiettoria professionale unica, oltrepassando i confini italiani per divenire un punto di riferimento globale grazie alle innovazioni di stile e linguaggio. Il documentario restituisce un ritratto inedito dell'artista e, oltre ai materiali d’archivio concessi dalla Cineteca di Bologna, è arricchito dalla partecipazione senza precedenti della famiglia del regista. Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America sarà trasmesso in esclusiva su Sky Documentaries il 4 febbraio alle 21:15, in streaming solo su NOW e sarà disponibile anche on demand.

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C'è ancora tempo per votare il miglior murale del Pianeta, e chissà che il destinatario delle vostre preferenze non sia il grande intervento di JDL realizzato in Italia. Dipinto la scorsa estate nell'ambito del festival <a href="https://arte.sky.it/foto/street-art-taranto-trust" target="_blank">T.R.U.St. – Taranto Regeneration Urban and Street</a>, la manifestazione culturale che chiama a raccolta in Puglia alcuni dei nomi più influenti della street art internazionale, il grande “affresco urbano” dell'artista olandese (al secolo Judith de Leeuw) si è infatti aggiudicato un posto tra le dieci opere a cielo aperto più belle del mondo. A stilare la classifica è stato il sito specialista Street Art Cities, riferimento per ogni appassionato di questa disciplina. 
<h2>L'OPERA DI JDL A TARANTO</h2> Nota per la sua app (che raccoglie oltre 40mila opere d'arte situate in più di mille città del globo), la piattaforma digitale ha invitato il pubblico a selezionare una cerchia ristretta di interventi urbani tra cento provenienti da oltre novanta Paesi. In questa prima fase erano ben sette le opere italiane: dalla Ragazza del futuro di Giulio Rosk a Palermo al capolavoro “mistico” di Vesod a Mantova (dal titolo Psiche), da Reflecting Again di Vera Bugatti ad Adria al dittico Controcorrente di Andrea Buglisi a Cefalù. A passare la selezione però è stata, appunto, l'opera tarantina Love is stronger than death di JDL, che ha superato la prima fase del concorso Street Art Cities Award 2022 saltando a quella successiva. 
<h2>LE DIECI OPERE FINALISTE</h2> L'opera in questione (realizzata sul muro laterale di un palazzo popolare del quartiere Paolo VI di Taranto) raffigura il corpo di una donna abbracciata dalle mani di un uomo senza volto. Si tratta di una riflessione sul senso della morte, sulla presenza e sulla permanenza nelle nostre vite da parte di chi scompare. Dedicato al padre dell'artista, il lavoro dovrà ora vedersela con gli altri nove in lizza per il titolo di miglior murale del 2022. Tra questi l'opera in bianco e nero Enraizado no Presente di Huariu (a La Coruña, Spagna), il francese Rabbit Hole di Seth Globepainter e Travel Study (il grande dipinto di Martin Ron realizzato a Buenos Aires). Per votare la vostra opera preferita potete <a href="https://streetartcities.com/best-of/2022#press-section" target="_blank">accedere al sito della piattaforma</a>, sfogliare i dieci progetti finalisti ed esprimere il vostro gradimento. 
[Immagine in apertura: TRUSt 2022, JDL]

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