La puntata numero otto di The Square, in onda giovedì 23 febbraio, si apre con il racconto di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bergamo-gamec-vuoto" target="_blank">Salto nel vuoto</a>, ultima mostra della trilogia dedicata al tema della materia nell’arte, organizzata dalla GAMeC di Bergamo. Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC, e Domenico Quaranta, curatore della mostra, raccontano di questo ultimo capitolo che, dopo aver indagato la materia e le sue trasformazioni, esplora il vuoto e la smaterializzazione. 
In studio Nicolas Ballario accoglie la prima ospite della puntata, Silvia Borando di minibombo, casa editrice dedicata ai più piccoli che a marzo festeggia dieci anni. Attraverso la sua intervista scopriamo cosa c’è dietro il mondo dell’editoria per l’infanzia e quali sono le peculiarità dello scrivere per bambini, ma anche per gli adulti che li accompagnano nella lettura.
A seguire torna la rubrica di animazione Di cosa parliamo quando parliamo, dedicata in questa puntata all’Artivismo. 
L’artista <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-nari-ward-centro-balneare-romano-milano" target="_blank">Nari Ward </a>è il protagonista del breve format 3 domande a…, in cui risponde a domande sulla sua ricerca artistica ma anche sul tema del Black Lives Matter, celebrato in molti Paesi proprio nel mese di febbraio. 
Il secondo ospite in studio è il musicista Xabier Iriondo, chitarrista degli Afterhours che ai tour con la band alterna una vita da sperimentatore musicale: in trasmissione porta il suo strumento a corde chiamato Mahai Metak e composto da una tavola di legno, elementi elettronici e corde di acciaio. Il brano che esegue è un estratto da Tierra, ed è ottenuto percuotendo lo strumento con oggetti vari tra cui una retina, un batticarne e diversi pennelli. Durante l’intervista con Nicolas, Iriondo ci racconta qual è il suo percorso artistico e da cosa deriva la sua attrazione verso la sperimentazione sonora.
Prima di concludere, Nicolas segnala i principali appuntamenti dal mondo dell’arte e della cultura da non perdere durante le prossime settimane.

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Agli inizi del XX secolo, Egon Schiele è tra gli artisti più provocatori e controversi di Vienna. La sua arte è ispirata da donne affascinanti e disinibite, in un’epoca che sta volgendo al termine. Due donne in particolare condizioneranno davvero la sua vita e la sua espressione artistica: sua sorella e sua prima musa, Gerti, e la diciassettenne Wally, probabilmente l’unico vero amore di Schiele, immortalata nel famoso dipinto La morte e la fanciulla.
Mentre le opere di <a href="https://arte.sky.it/news/romanzo-donne-egon-schiele" target="_blank">Schiele </a>creano scandalo nella società di Vienna, portando l’artista anche in tribunale con l’accusa di abuso su una minorenne e di “pornografia”, collezionisti lungimiranti e artisti già acclamati come Gustav Klimt iniziano a riconoscere l’eccezionale valore dell’arte provocatoria e tormentata del giovane. 
Quando lo scoppio della Prima Guerra Mondiale minaccerà la sua ricerca e libertà creativa, Schiele sceglierà di sacrificare alla sua arte l’amore e la vita stessa, facendo del dolore e del disagio esistenziale la cifra stilistica che lo consacrerà tra i maggiori interpreti dell’Espressionismo.
A ripercorrere la sua vicenda è il documentario in onda su Sky Arte giovedì 23 febbraio, diretto da Dieter Berner.

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