Le nuove storie della Pimpa dedicate alla salvaguardia del Pianeta

<p>Dall’importanza delle verdure di stagione al ruolo fondamentale delle api, passando per le meraviglie della fauna marina: il mondo della natura è al centro di tre nuove divertenti storie della <a href="https://arte.sky.it/news/galleria-nazionale-umbria-pimpa" target="_blank">Pimpa</a>, la buffa cagnolina a pois rossi ideata quasi cinquant’anni fa da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fumetti-altan " target="_blank">Altan</a>, pseudonimo del celebre disegnatore Francesco Tullio-Altan. I libri raccontano le avventure del simpatico personaggio in contesti naturali diversi, come l'orto, il mare e il mondo delle api, e invitano i giovani lettori a immedesimarsi nelle storie della Pimpa per avvicinarsi in modo giocoso e consapevole al mondo della natura, imparando a rispettare l’ambiente e a prendersene cura.</p><h2>3 LIBRI PER SCOPRIRE LA NATURA CON LA PIMPA</h2><p>Pubblicati da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-christian-greco-tutankhamun" target="_blank">Franco Cosimo Panini Editore</a>, i nuovi libri della Pimpa si caratterizzano come sempre per il loro approccio giocoso e interattivo agli argomenti trattati: sono quindi passate in rassegna la bellezza e la varietà dei colori della frutta e della verdura di stagione, tema centrale di <em>Pimpa e i colori dell'orto</em>, l’importanza naturalistica delle api per l’impollinazione raccontata da <em>Pimpa e le amiche api</em>, e un’allegra missione di soccorso di un piccolo rettile in <em>Pimpa e la tartaruga marina</em> (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertine). </p><p>Ogni storia è poi arricchita da una serie di note divulgative disseminate tra le pagine del volume, nascoste sotto delle apposite alette che stimolano la curiosità dei bambini, invitandoli a interagire con il libro, trasformando la lettura in un’esperienza di apprendimento coinvolgente.</p><h2>3 LETTURE DIVERTENTI, EDUCATIVE E RISPETTOSE DELL’AMBIENTE</h2><p>A testimonianza dell'impegno dell’editore per la sostenibilità ambientale, i tre nuovi libricini sono stati stampati utilizzando esclusivamente cartone riciclato. La scelta di un materiale eco-sostenibile e la rilevanza dei temi affrontati da ciascun libro, come l'inquinamento del mare e l'importanza delle api, portano coerentemente avanti un messaggio ammirevole anche agli occhi dei lettori più piccoli: quello dell’amore e del rispetto per la natura, che passa dal prendersi cura del nostro ambiente, adottando fin dalla più tenera età comportamenti ecologicamente responsabili.</p>

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Per il bicentenario del Museo Egizio riaprono la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesiya

<p>In occasione del <a href="https://arte.sky.it/news/progetto-oma-museo-egizio-torino" target="_blank">200esimo anniversario del Museo Egizio di Torino</a>, dopo quasi otto mesi di lavori di restauro e riallestimento, sono stata riaperte al pubblico la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesiya. Un importante traguardo per il prestigioso museo, che il proprio bicentenario ha promosso un programma di celebrazioni scandito da eventi culturali, ma anche riallestimenti e interventi architettonici in programma fino al 2025.</p><h2>LE NOVITA DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO PER IL BICENTENARIO</h2><p>Grazie all’intervento dello studio di architettura di Rotterdam <a href="https://arte.sky.it/news/torino-museo-egizio-concorso-studio-oma" target="_blank">OMA – Office for Metropolitan Architecture</a> (in collaborazione con Andrea Tabocchini Architecture), la Galleria dei Re ha subito una metamorfosi significativa, che ha riportato a vista la struttura originale dello statuario monumentale risalente al XVII secolo. Seguendo il concept ispirato al concetto di transizione dall'oscurità alla luce (un tema centrale nella cultura egizia), il riallestimento, curato da un team di egittologi, ha dato vita un'atmosfera eterea e solenne realizzata attraverso il rinnovo dell'illuminazione e della disposizione delle statue. Quest’ultime, non più su piedistalli ma esposte a livello del pavimento, a ridosso di pareti in alluminio riflettenti, richiamano l'originale collocazione negli antichi templi egizi, permettendo ai visitatori di stabilire un contatto visivo ravvicinato con i faraoni. Al centro della galleria troneggia la famosa statua di Ramesse II, simbolo di potere e bellezza: incarna l'eredità dell'egittologia ed è circondato dalle altre divinità. Tornano visibili, inoltre, due importanti iscrizioni ottocentesche che celebrano i natali del Museo Egizio: una in memoria di Bernardino Drovetti, e l’altra in onore di Jean-François Champollion, colui che decifrò i geroglifici, diventando il padre dell’Egittologia.</p><p>"<em>L'opportunità di progettare la Galleria dei Re</em>", ha dichiarato <a href="https://arte.sky.it/news/rem-koolhaas-taipei-performing-arts-center-taiwan" target="_blank">David Gianotten</a> Managing Partner Architect di OMA, "<em>ci ha spinti a esplorare come l'esperienza museale contemporanea e il contesto storico degli artefatti possano coesistere attraverso l'architettura. È stato un onore lavorare a questo progetto con il team del museo, altamente professionale e dedicato. Siamo entusiasti di vedere come i visitatori locali e internazionali interagiranno con questa collezione inestimabile in modi nuovi</em>"<em>.</em></p><h2>RIAPERTO IL TEMPIO DI ELLESIYA AL MUSEO EGIZIO</h2><p>Donato all’Italia nel 1966, dopo la campagna di salvataggio dei templi nubiani, il Tempio di Ellesiya è stato a sua volta oggetto di un restauro: da pochi giorni è tornato anch'esso accessibile al pubblico, con un ingresso indipendente. La Cappella Rupestre di Ellesiya, una delle meraviglie del Museo Egizio, è stata riallestita grazie al lavoro di esperti egittologi e al supporto di tecniche moderne di conservazione. Guardando al futuro, un video mapping digitale (ideato da Robin Studio) offre ai visitatori una coinvolgente narrazione della sua genesi e del suo trasferimento in Italia, dalla costruzione in Egitto fino all'attuale collocazione a Torino. Un rinnovamento che non solo valorizza l’importanza storica e culturale del tempio, ma contribuisce anche a rendere l'arte e la storia dell'antico Egitto fruibili a un pubblico più ampio.</p><h2>AL MUSEO EGIZIO DI TORINO DEBUTTA L'ARTE CONTEMPORANEA </h2><p>Infine, nell’ottica di rinnovare il proprio ruolo come museo archeologico con uno sguardo attento al contemporaneo, il Museo Egizio ha avviato un programma senza precedenti di residenze artistiche: due artisti contemporanei, Ali Cherri e Sara Sallam, hanno così sviluppato progetti ispirati alla storia della collezione. <em>Returning the Gaze</em> di Ali Cherri esplora il significato mutevole degli oggetti museali; l'installazione di Sara Sallam, <em>The Sun Weeps for the Land And Calls from the Garden of Stones</em>, affronta invece la diaspora delle statue di Sekhmet, sollecitando una riflessione profonda sulle esperienze spirituali delle antiche divinità egizie. Questi interventi artistici dimostrano come, in un contesto museale profondamente legato all’antichità, l'arte contemporanea possa dialogare con la storia, incoraggiando un'analisi critica sul passato e sulle sue implicazioni nel presente.<br /><br />[Immagine in apertura: © Marco Cappelletti, courtesy of OMA and Andrea Tabocchini Architecture]</p>

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