In Finlandia una settimana tra le architetture di Alvar Aalto

Al via il 30 agosto l'Alvar Aalto Week, il festival itinerante che nel corso delle sue otto edizioni ha toccato le città della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-skateboard-architettura-alvar-aalto-finlandia" target="_blank">Finlandia</a> (ad eccezione di Wolfsburg, in Germania, nel 2022) legate alla vita e all’opera del noto architetto. L’edizione 2024 della manifestazione si svolgerà ad Alajärvi, un piccolo comune di diecimila abitanti al centro del paese scandinavo a cui il maestro era molto legato: <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-alvar-aalto-architettura-maxxi-roma " target="_blank">Alvar Aalto </a>era infatti nato in una cittadina, Kuortane, distante appena pochi chilometri, e qui da giovane trascorreva le vacanze estive. Quest'anno il tema della manifestazione è Humanity, harmony and organic life (Umanità, armonia e vita organica), e rispecchia in pieno l'approccio all'architettura di Aalto, che ha sempre cercato di coniugare nelle sue opere funzionalità e bellezza in modo organico e armonioso.<h2>L'ARCHITETTO ALVAR AALTO OMAGGIATO IN FINLANDIA</h2>La settimana dedicata al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-architettura-musei-alvar-aalto" target="_blank">maestro finlandese</a> e alle sue opere consente ai visitatori di esplorare le diverse fasi della sua carriera, estesa per sette decenni. Potendo vantare ben undici siti legati al grande progettista, Alajärvi offre un contesto ideale per la manifestazione, avvicinando il pubblico ad alcuni dei lavori più rappresentativi della sua filosofia e del suo distintivo stile. Ideato per celebrare l'eredità architettonica del maestro coinvolgendo visitatori di tutte le età, il programma della Alvar Aalto Week spazia dai concerti alle mostre fotografiche, dai workshop per ragazzi alle conferenze. Tra gli eventi in programma fino al prossimo 8 settembre, spiccano le visite guidate ai principali edifici cittadini realizzati da Aalto, tra cui il municipio, la biblioteca e Villa Väinölä, ovvero la residenza-ufficio di suo fratello, Väinö Aalto, che è stata recentemente restaurata.<h2>UNA SETTIMANA DEDICATA ALL'ARCHITETTURA DI AALTO</h2>Ponendo il focus su alcuni dei temi essenziali dell’opera di Aalto, come l’attenzione all’umanità e alla progettazione di edifici organicamente armoniosi, la manifestazione rende omaggio all’eredità culturale di uno dei più grandi architetti del XX secolo. Al contempo valorizza il patrimonio architettonico di Alajärvi, che quest’anno presiede il network internazionale delle “città di Alvar Aalto”. Grazie al coinvolgimento diretto della comunità locale nella sua organizzazione, l’evento si prefigge di rafforzare il senso di appartenenza e identità della cittadinanza, sensibilizzando il pubblico sull'importanza della conservazione e della divulgazione di un patrimonio architettonico straordinario come quello lasciato dal maestro finlandese scomparso nel 1976. [Immagine in apertura: Alajärvi library (1982–91) and Town Hall (1967). Photo Maija Holma © Alvar Aalto Foundation.]

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Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Il Ragusa Foto Festival invita a prendersi una pausa

In un mondo frenetico, costantemente connesso a livello globale, e immerso in una cultura di massa che porta l’individuo a porsi standard sempre più irrealistici e prestazioni sempre più performanti, la lentezza è diventata un lusso riservato a pochi. Per questo motivo la proposta della 12esima edizione del <a href="https://arte.sky.it/news/premio-ragusa-foto-festival-studenti-fotografia-2024" target="_blank">Ragusa Foto Festival</a> è particolarmente interessante: la manifestazione siciliana dedicata ai diversi linguaggi della fotografia contemporanea invita i visitatori a Prendersi una pausa, immergendosi nel quartiere più antico e suggestivo del capoluogo ibleo, Ragusa Ibla. Un elogio dunque a rallentare il passo, da sperimentare attraverso la lente dell'arte dello scatto.<h2>LA 12ESIMA EDIZIONE DEL RAGUSA FOTO FESTIVAL</h2>Diretta da Stefania Paxhia e Massimo Siragusa, la kermesse prende il via il 30 agosto e prosegue fino al 30 settembre. Nelle tre giornate inaugurali (fino a domenica 1 settembre) si susseguono eventi e lecture (tra cui quella di Michele Smargiassi dal titolo L'occhio del pollo. Il futuro della fotografia nell'epoca dell'intelligenza artificiale). In calendario anche workshop e letture portfolio (che permetteranno il confronto diretto tra giovani fotografi e professionisti di primo piano e curatori, photo editor), tutti tenuti da esperti di fotografia nazionali e internazionali. In cartellone 15 esposizioni, di cui 13 personali e 2 collettive, disseminate in quattro diverse location: Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca, la chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri e l’interno del Giardino Ibleo.<h2>DA SCIANNA A CRESCI: 15 MOSTRE FOTOGRAFICHE A RAGUSA</h2>Palazzo La Rocca fa da scenografia alla retrospettiva monografica Dormire, forse sognare di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fotografia-ferdinando-scianna" target="_blank">Ferdinando Scianna di Bagheria </a>(il primo fotografo italiano ad entrare nella scuderia della prestigiosa agenzia <a href="https://arte.sky.it/news/libro-75-anni-magnum-photos" target="_blank">Magnum Photos</a>), dedicata al momento intimo del sonno. Stessa sede anche per la mostra rivolta all’Editoria Indipendente, che riunisce le pubblicazioni di 25 case editrici, e la serie di immagini distopiche del pluripremiato fotografo d’architettura Marco Zanta. A Palazzo Garofalo, invece, trovano casa gli scatti inediti della mostra Limen, soglia di passaggio: sono opere di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-mario-cresci-roma-iccd" target="_blank">Mario Cresci</a>, risultato di una residenza d’artista svoltasi a giugno scorso proprio a Ragusa, durante la quale il fotografo si è confrontato con le preziose cartografie della Sicilia. Sono invece due gli appuntamenti dedicati all'isola nelle sale di Palazzo Cosentini: Sicilia, progetto inedito dell’artista rumena di base a Berlino Loredana Nemes, che riflette sul legame tra gli alberi e l’uomo, e Stadi di Sicilia del fotografo documentarista Umberto Coa. Sempre nella stessa location troviamo anche l'artista visiva e regista Simona Ghizzoni, che racconta un suo momento di riflessione esistenziale vissuto nel corso di un intimo isolamento. Completano il programma del Ragusa Foto Festival le mostre del vincitore del Miglior Portfolio 2023, Alessandro Cristofoletti, e delle due menzioni, Ciro Battiloro e Claire Power [Immagine in apertura: © Mario Cresci]

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