Per la prima volta al Parco del Colosseo aprono gli antichi magazzini delle spezie

<p>Il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-immersiva-colosseo-anatolia" target="_blank">Parco archeologico del Colosseo</a> ha recentemente aperto al pubblico gli Horrea Piperataria, antichi magazzini destinati allo stoccaggio di spezie pregiate risalenti all'epoca di Domiziano. Situati tra la via Sacra e la collina Velia, questi depositi testimoniano la storia commerciale e sanitaria dell'<a href="https://arte.sky.it/news/nuovo-ingresso-domus-aurea-roma" target="_blank">antica Roma</a>, raccontata anche da noti storici antichi come Plinio e Cassio Dione. Gli Horrea, infatti, non solo servivano da centro di approvvigionamento delle spezie, ma anche come cuore pulsante di un quartiere dedito alle scienze, evidenziato dalla presenza storica di illustri medici come Galeno e dalle successive istituzioni sanitarie e farmaceutiche.</p><h2>AL PARCO DEL COLOSSEO VISITABILI GLI ANTICHI MAGAZZINI DELLE SPEZIE</h2><p>Il percorso di visita inizia nell'antico vicolo delle Carinae, meticolosamente restaurato, per poi approdare in un’affascinante esperienza multimediale. I visitatori vengono guidati attraverso varie fasi storico-architettoniche del sito, che spaziano dal periodo precedente all'incendio dell'anno 64 d.C. fino alla costruzione delle sovrastanti strutture di epoca massenziana. Attraverso un inedito uso di illuminazione e supporti multimediali, l'itinerario si presenta come un'affascinante viaggio nel tempo: i visitatori percorrono passerelle vetrate sospese, che permettono di ammirare le antiche strutture sotto i propri piedi, in una sorta di "effetto di levitazione" attraverso i secoli. Parallelamente, un gioco di luci e proiezioni scandiscono il percorso, riportando in auge le storie di un passato lontano, mentre le tecniche di storytelling invitano verso una scoperta graduale e emozionante. La narrazione visiva segue un ordine cronologico inverso, dal recente al più antico, offrendo un'esperienza immersiva e sensoriale in cui l'evoluzione storica delle principali strutture si intreccia con il contesto socio-culturale di Roma antica.</p><h2>IL RUOLO DEI MAGAZZINI DELLE SPEZIE DA DOMIZIANO IN POI</h2><p>Le indagini archeologiche condotte dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità hanno svelato l'articolato sistema che definiva queste strutture, confermando il loro ruolo centrale nel sistema logistico dell'antica Roma. Gli Horrea erano infatti strategicamente congegnati su più livelli e terrazzamenti, ordinati attorno a cortili con pozzi di deflusso, adeguandosi alla topografia della collina. Questi spazi, dove il prezioso carico proveniente dall'<a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-forever-is-now-arte-contemporanea-egitto" target="_blank">Egitto</a>, Arabia e India veniva immagazzinato e commerciato, erano cruciali per l'uso farmaceutico delle spezie, considerate come beni di prestigio e valore economico. Il progetto di scavo ha ulteriormente documentato le fasi di trasformazione degli Horrea precedenti all’instaurazione di questo sistema commerciale elaborato, mettendo in luce la persistenza del loro ruolo nell’arco dei secoli, che ha contribuito alla reputazione del quartiere come epicentro della farmacopea romana.<br /><br />[Immagine in apertura: Horrea Piperataria, nuovo percorso di visita. Ph. Simona Murrone, Parco archeologico del Colosseo]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Prosegue la corsa agli Oscar 2025 del film italiano "Vermiglio"

<p>Dopo il trionfo all’ultima <a href="https://arte.sky.it/news/festival-cinema-venezia-2024" target="_blank">Mostra del Cinema di Venezia</a>, dove è stato premiato con il <a href="https://arte.sky.it/news/premi-mostra-cinema-venezia-2024" target="_blank">Leone d’argento – Gran premio della giuria</a>, <em>Vermiglio</em> di Maura Delpero prosegue la sua strada verso gli Oscar, che al momento sembra essere tutta in discesa. </p><p>Dopo la selezione come <a href="https://arte.sky.it/news/vermiglio-maura-delpero-film-candidato-italia-oscar-2025" target="_blank">candidato ufficiale per rappresentare l’Italia</a> alla notte più magica del cinema hollywoodiano, la pellicola è stata nominata tra i sei candidati come Miglior film in lingua straniera ai<a href="https://arte.sky.it/news/vincitori-golden-globe-2024" target="_blank"> Golden Globe</a>, che si terranno il 5 gennaio. Ma non finisce qui: il lungometraggio è infatti entrato nella shortlist dell'Academy con i quindici titoli selezionati da tutto il mondo, in lizza per aggiudicarsi il premio cinematografico più ambito degli Stati Uniti.</p><h2>"VERMIGLIO” DI MAURA DELPERO NELLA SHORTLIST DEGLI OSCAR</h2><p><em>Vermiglio </em>è in lista insieme ad <em>Armand </em>del norvegese Halfdan Ullmann Tøndel, il documentario <em>Dahomey</em>, diretto in Senegal da Mati Diop, e <em>The Seed of the Sacred Fig</em> del regista iraniano Mohammad Rasoulof, in gara per la Germania. Gli altri Paesi in competizione sono Francia, Lettonia, Palestina, Tailandia, Brasile, Irlanda, Inghilterra, Islanda, Canada e Repubblica Ceca.</p><p>Quali sono ora i prossimi passi verso la notte degli Oscar? Le votazioni per le nomination, da cui emergerà finalmente una rosa di cinque titoli per ogni categoria, inizieranno mercoledì 8 gennaio e si concluderanno la domenica successiva: i candidati saranno annunciati ufficialmente il 17 gennaio. La notte degli Oscar, infine, avrà luogo domenica 2 marzo 2025 al Dolby Theatre di Hollywood, e sarà trasmessa in diretta in oltre duecento Paesi di tutto il mondo.</p><h2>LA TRAMA DI “VERMIGLIO”</h2><p>Scritto e diretto da Maura Delpero, <em>Vermiglio</em> è ambientato nel 1944 nella città natale della regista. Il film racconta le conseguenze dell’arrivo di Pietro, un soldato siciliano, che sconvolge la vita di un insegnante e della sua famiglia, intrecciandosi con i sentimenti e le scelte della giovane Lucia. Tra amore, perdita e segreti, la protagonista affronta sfide personali e familiari in un contesto di trasformazioni storiche e sociali. Il film esplora temi profondi come la maternità, il sacrificio e la resilienza, offrendo uno sguardo intimo e toccante sulla complessità delle relazioni umane e sulle difficoltà del ricominciare.</p><p>[Immagine in apertura: foto di Denise Jans su Unsplash]</p>

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