Torna il festival che celebra l'architettura Liberty italiana

Nei primi anni del Novecento il <a href="https://arte.sky.it/news/liberty-torino-mostra-palazzo-madama" target="_blank">Liberty</a> ha conquistato l’Europa intera, dando vita ad alcune delle architetture più affascinanti della storia, ma anche a dipinti delicatissimi e floreali firmati da artisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/gustav-klimt-programmi-tv-6-febbraio" target="_blank">Gustav Klimt</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/alphonse-mucha-mostra-provenza" target="_blank">Alphonse Mucha</a>. Come ogni anno, l’<a href="https://arte.sky.it/news/art-nouveau-week-programma-2023" target="_blank">Art Nouveau Week</a> celebra questo ricco patrimonio attraverso eventi, aperture straordinarie e visite guidate. Nella Penisola, il palinsesto della manifestazione è promosso dall’associazione Italia Liberty, e curato da Andrea Speziali insieme a un comitato scientifico di rilievo.<h2>GLI APPUNTAMENTI DELL’ART NOUVEAU WEEK 2024</h2>Dall’8 al 14 luglio, in tutto il territorio nazionale nascono e proliferano le iniziative volte a valorizzare i monumenti realizzati secondo i dettami di questo raffinatissimo stile. Oltre cento edifici solitamente non accessibili saranno restituiti al pubblico, creando una rete diffusa e una “mostra a cielo aperto”, grazie a ben quaranta percorsi di visite guidate giornaliere. Protagonista di questa edizione – che vede come fil rouge il tema La felicità – è Palermo, che ospita il ciclo internazionale di conferenze L’architettura e le Arti a Palermo nel periodo Liberty. A Milano e presso i <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-ottocento-lombardo-monza" target="_blank">Musei Civici di Monza</a>, invece, si celebra il 157esimo anniversario della nascita dell’architetto <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/09/riscoprire-lart-nouveau-attraverso-lopera-di-giuseppe-sommaruga" target="_blank">Giuseppe Sommaruga</a>, che ricorre proprio l’11 luglio. Nel capoluogo lombardo, in particolare, sarà possibile scoprire <a href="https://arte.sky.it/foto/art-nouveau-week-2020" target="_blank">Palazzo Castiglioni </a>e le sue facciate appena restaurate, la Stazione Centrale, Villa Romeo Faccanoni, ma anche dilettarsi in una passeggiata tra le architetture Liberty dedicate alle attività commerciali del centro.<h2>TUTTA ITALIA CELEBRA L’ART NOUVEAU</h2>Attraverso visite guidate pensate ad hoc, a Rimini i visitatori del Tempio Malatestiano potranno scoprire gli angeli musicanti e i putti che si stagliano contro il fondo azzurro scolpiti da Agostino di Duccio, mentre sempre in Emilia-Romagna aprono i Musei di Arte Povera e del Disco d’Epoca all’interno del Palazzo Ripa-Marcosanti di Sogliano al Rubicone. Anche la Sardegna svela il suo patrimonio, grazie tre appuntamenti nella città di Sassari: il primo dedicato alla moda e alla creatività femminile nell'Italia del primo Novecento, il secondo presso il Cimitero Monumentale della città, con una passeggiata alla scoperta dei monumenti funebri in stile Liberty, e l’ultimo nella suggestiva cornice del Parco di Monserrato al tramonto, dove l’associazione culturale Quiteria proporrà una lettura di testi dell'epoca.[Immagine in apertura: Grand Hotel Rimini. Foto di Daniel Carnevale]

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Occhi puntati sul design italiano, tra presente e futuro

Utilizzare il disegno come strumento di racconto. È questa l'ambizione di Salvatore “Salgar” Garzillo, l'illustratore napoletano già noto per i suoi reportage dalle zone “calde” del mondo, visitate come inviato per varie testate di settore.Ad accogliere le sue opere su carta è la mostra La geografia delle storie, in programma fino al prossimo 28 luglio a Rimini, nell’ambito del Circuito Open della Biennale del Disegno 2024.<h2>I DISEGNI “DAL FRONTE” DI SALVATORE GARZILLO</h2>Ospitata nelle sale dello studio Cumo Mori Roversi Architetti, nello storico palazzo Bartolini-Ugolini, la rassegna è una riflessione sulle potenzialità del racconto illustrato, una pratica affinata da Garzillo in oltre quindici anni di attività in territori fragili e da tempo al centro della cronaca internazionale. Su tutti l’Ucraina e l’Iraq, i due Paesi maggiormente presenti nel percorso espositivo.<h2>LA MOSTRA DI SALVATORE GARZILLO A RIMINI</h2>Sono due i “capitoli” che scandiscono il percorso si visita: il primo, dal titolo La Nera, presenta un nutrito corpo di schizzi realizzati sulle scene del crimine, nei tribunali e durante il “giro di nera” (l’appuntamento obbligatorio dei cronisti nelle questure per recuperare notizie, ottenere dettagli e incontrare le fonti).Porta invece lo sguardo fuori dai confini nazionali la seconda parte della mostra, dal titolo Laggiù. A popolare questa parte del percorso espositivo (curato da Alessandro Mori) sono schizzi, disegni rapidi e inquieti, pagine di block notes realizzati da Garzillo durante i reportage in zone di guerra. Protagonisti delle opere sono figure umane piegate dai conflitti: persone comuni – i cui volti sono spesso colorati con sfumature cupe e marroni prodotte attraverso l’utilizzo delle terre raccolte sul posto – costrette a vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo.

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