Il bando dedicato a paesaggisti e architetti di giardini

<p>In un’epoca in cui la sensibilizzazione nei confronti della crisi climatica non è più rimandabile, tendiamo a guardare alla natura come una ricchezza da preservare, ma anche come una potenza distruttiva che può insorgere e ribellarsi agli interventi invasivi dell'essere umano. Mentre il nostro rapporto con il mondo naturale si evolve in un’ottica post-antropocentrica, l’architettura non può che muoversi di conseguenza, non solo immaginando soluzioni progettuali sostenibili ecologicamente, ma anche ripensando il ruolo degli spazi verdi.</p><h2>LA CALL PER LA REALIZZAZIONE DI 7 GIARDINI TEMPORANEI</h2><p>Per questo motivo, la quinta edizione della "call for ideas" del <a href="https://arte.sky.it/news/sicilia-radicepura-garden-festival" target="_blank"><em>Radicepura Garden Festival </em></a>– prima manifestazione biennale dedicata al “garden design”, ospitata nel Parco botanico di Radicepura a Giarre, in provincia di Catania – chiama a raccolta i “<em>progettisti di ogni estrazione, dotati di conoscenza della natura, capacità artistiche e umiltà, per individuare strategie stilistiche e pratiche in grado di stare in equilibrio, con leggerezza, tra ordine e disordine, assecondando la natura ma senza addomesticarla</em>”, spiega Antonio Perazzi, direttore artistico della kermesse.</p><h2>COME PARTECIPARE AL BANDO</h2><p>I designer sono chiamati a progettare i sette giardini temporanei che animeranno il parco botanico durante il festival, da maggio a dicembre 2025: l'obiettivo è quello di <span>tutelare e celebrare la biodiversità, favorendo l’incontro e la socialità</span>. Per ogni progetto è previsto un finanziamento di 10mila euro. Per partecipare basta mandare la propria candidatura entro il 15 settembre. Il bando integrale è consultabile <a href="https://www.radicepurafestival.com/call-for-ideas-2024/" target="_blank">online</a>.</p><p>[Immagine in apertura: © Alfio Garozzo. Shadow and Stone]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

La prima grande retrospettiva di Henri Cartier-Bresson in Germania dopo 20 anni

<p>Dopo ben venti anni dall’ultima retrospettiva in Germania, il lavoro dell’illustre fotografo francese <a href="https://arte.sky.it/news/henri-cartier-bresson-martin-parr-mostra-parigi" target="_blank">Henri Cartier-Bresson</a> viene finalmente celebrato da un’ampia monografica allestita dal 15 giugno al 22 settembre al <a href="https://arte.sky.it/news/amburgo-mostra-lee-miller" target="_blank">Bucerius Kunst Forum</a> di Amburgo. </p><p>Attraverso una selezione di 230 scatti in bianco e nero, ma anche una raccolta di articoli e copertine di riviste e libri, <em>Watch! Watch! Watch! Henri Cartier-Bresson </em>ripercorre l’intera carriera dell’autore, che si estende per quasi tutto il secolo scorso.</p><h2>LA MOSTRA DI HENRI CARTIER-BRESSON AD AMBURGO</h2><p>Parte fondamentale del progetto espositivo è il nucleo di ritratti realizzato da Cartier-Bresson a famosi artisti e scrittori (tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/coco-chanel-programmi-tv-28-gennaio" target="_blank">Coco Chanel</a>, Simone de Beauvoir e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-nuoro-metamorfosi-matisse" target="_blank">Henri Matisse</a>), così come le immagini prodotte in età giovanile che aprono il percorso, chiaramente influenzate dalla poetica e dall’estetica del <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-100-anni-surrealismo" target="_blank">Surrealismo</a>. </p><p>In esposizione troviamo, inoltre, le copertine delle famose riviste associate alla figura dell'artista<em>. </em>Immancabile una sezione dedicata alla <em>street photography</em>, genere di cui <span>Henri Cartier-Bresson fu</span> il primo sperimentatore: affascinato dalla vita quotidiana, dalle azioni e dai piccoli gesti delle persone comuni, l’artista fu tra i primi a decidere di immortalare ciò che avveniva per strada, dando origine a un nuovo “stile” fotografico.</p><h2>GLISCATTI DI HENRI CARTIER-BRESSON TRA REPORTAGE E SURREALISMO</h2><p>Nato nel 1908, Cartier-Bresson acquista la sua prima macchina fotografica a 24 anni. In oltre settant'anni di carriera non solo contribuisce alla fondazione – nel 1948, insieme a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-robert-capa-milano" target="_blank">Robert Capa</a>, Chim Seymour e George Rodger – dell’agenzia più famosa della storia, la <a href="https://arte.sky.it/news/libro-75-anni-magnum-photos" target="_blank">Magnum Photos</a>, ma si fa anche testimone di alcuni degli eventi più significativi del Novecento. In mostra ad Amburgo, anche le immagini di reportage storici come l’incoronazione di Re d’Inghilterra Giorgio VI nel 1937, la liberazione di Parigi dai nazisti nel 1944, il funerale di Gandhi nel 1948 e la Russia dopo la morte di Stalin nel 1954.</p><p>[Immagine in apertura: Henri Cartier-Bresson: <em>Henri Matisse at Home</em>, Vence, France, 1944, © 2024 Fondation Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos]</p>

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Addio al maestro della fotografia Oliviero Toscani

Il mondo dei bambini negli scatti di Steve McCurry

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Il bando dedicato a paesaggisti e architetti di giardini

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Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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