Da Banksy alla fotografia d'autore: il programma dell'M9 per il 2024

Dal 1° gennaio, l’<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/m9-museo-900-mestre" target="_blank">M9 – Museo del ’900</a> ha una nuova direttrice: Serena Bertolucci. Sotto la sua egida, l’istituzione punta a diventare un luogo di cultura inclusivo e accessibile, di riferimento e crescita per tutta la comunità. Come? “Lo faremo nel territorio e nei territori, progettando nuove forme di coinvolgimento per le comunità locali e parlando al pubblico nazionale con grandi mostre che possano fornire gli strumenti per leggere il tempo presente e quello che verrà”, spiega Bertolucci, presentando al pubblico il nuovo attesissimo programma espositivo della stagione 2024-2025.<h2>BANKSY AL MUSEO M9 DI MESTRE</h2> Bertolucci inaugura il proprio mandato con due grandi monografiche da non perdere. La prima aprirà i battenti il 23 febbraio, portando in città le opere del misterioso artista di Bristol <a href="https://arte.sky.it/news/banksy-asta-street-art-juliens-auctions" target="_blank">Banksy</a>, con l'obiettivo di tracciare un ponte concettuale con la laguna veneziana, dove cinque anni fa l’artista realizzò Migrant Child (opera che intanto si prepara a essere <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-opera-banksy-venezia" target="_blank">restaurata</a>). Visitabile fino al 2 giugno, la rassegna Banksy. Painting Walls, a cura di Sabina de Gregori, metterà in relazione il murale in Rio Novo con le circa cento opere esposte in mostra, proponendo anche incontri e visite guidate in bicicletta da Venezia a Mestre. Fulcro del percorso espositivo sono tre lavori straordinari, provenienti da collezioni private e originariamente realizzati su tre muri a Londra, nel Devon e nel Galles: Season’s Greetings, Heart Boy e Robot/Computer Boy.<h2>GLI SCATTI DI EDWARD BURTYNSKY</h2> In estate sarà il turno della grande fotografia contemporanea, con il canadese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/limpronta-delluomo-sul-mondo-nelle-fotografie-di-edward-burtynsky" target="_blank">Edward Burtynsky</a>. Dopo la celebre mostra <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/anthropocene-la-mostra-multimediale-di-edward-burtynsky-in-canada" target="_blank">Anthropocene</a> – progetto multimediale dal successo planetario, in cui il fotografo documentava le modificazioni della superficie terrestre e del paesaggio provocate dall’azione umana –, l’artista presenta a Mestre la rassegna BURTYNSKY: Extraction/Abstraction. Aperta al pubblico dal 21 giugno al 12 gennaio 2025, la retrospettiva, a cura di Marc Mayer, continua a testimoniare l’impatto ambientale del sistema industriale sul nostro pianeta, attraverso oltre ottanta fotografie di grande formato, tredici murales ad alta definizione e un'esperienza in realtà aumentata. A questo si aggiunge una sezione inedita, intitolata Process Archive, che presenta all’osservatore gli “strumenti del mestiere” del fotografo, ma anche la pluripremiata proiezione multimediale In the Wake of Progress, nella nuova sala immersiva <a href="https://arte.sky.it/news/spazio-immersivo-museo-m9-mestre" target="_blank">M9 Orizzonti</a>.[Immagine in apertura: Salinas #2, Cádiz, Spain, 2013. Photo © Edward Burtynsky, courtesy Flowers Gallery, London]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Insuperabile icona di moda, Gabrielle “Coco” Chanel è stata una delle donne più potenti e straordinarie del 21esimo secolo. Il tubino nero e l’inconfondibile profumo Chanel N° 5 sono considerati simboli assoluti di stile e lusso senza tempo. A lei è dedicato Coco Chanel – Senza Segreti, il documentario definitivo sulla sua misteriosa e affascinante figura, il cui primo episodio va in onda – in prima visione – su Sky Arte domenica 28 gennaio. La pellicola, diretta dalla regista Hannah Berryman e suddivisa in due parti, restituisce un ritratto completo della stilista francese, scavando nel mito e facendo luce anche sugli aspetti più enigmatici della sua biografia. La narrazione procede infatti dall'infanzia, segnata dalla povertà, fino alla storia d’amore vissuta durante la Seconda guerra mondiale, che la portò ad essere accusata di collaborazione con i nazisti. In particolare, la prima puntata approfondisce gli esordi della sua carriera, esaminando inoltre il suo rapporto con gli artisti parigini degli anni Venti, con gli uomini dell’aristocrazia russa e inglese e il modo in cui queste relazioni influenzarono le sue creazioni. Nel complesso il documentario è impreziosito dalle parole della stessa Chanel (che prendono vita grazie alla voce di Sophie Marceau) e dai materiali concessi dagli archivi della House of Chanel. È da lì provengono le interviste esclusive a persone che le furono vicine, come la sua assistente Lilou Marquand e la sua musa degli anni Sessanta Jackie Rogers, ma anche le testimonianze di Caroline de Maigret, attuale volto del marchio, della stilista hip-hop Misa Hylton, della super modella Jerry Hall e di sua figlia Georgia May Jagger.

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Da Banksy alla fotografia d'autore: il programma dell'M9 per il 2024

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Banksy e la ribellione

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