Annunciate due mostre sull’unica donna tra i fondatori del movimento impressionista

<p>A 150 anni dalla nascita dell’<a href="https://arte.sky.it/news/150-anniversario-impressionisti-francia" target="_blank">Impressionismo</a>, è doveroso sottolineare l’importanza di una figura a suo modo unica all’interno di un pantheon di grandi artisti: quella di <a href="https://arte.sky.it/news/berthe-morisot-mostra-impressionismo-londra" target="_blank">Berthe Morisot</a>, la sola pittrice appartenente al nucleo che diede vita al grande movimento ottocentesco.</p><p>Per celebrare la sua arte e il ruolo cruciale da lei svolto nella storia dell’Impressionismo, saranno inaugurate il prossimo ottobre due diverse mostre, a Genova e Torino, che porteranno alla luce i legami personali e professionali fra Morisot e gli altri esponenti del movimento, nonché lo stile, così peculiare da offrire una prospettiva del tutto inedita su una corrente conosciuta e discussa come quella impressionista.</p><h2>A GENOVA E TORINO IN MOSTRA L’ARTE DI BERTHE MORISOT</h2><p>La prima mostra in programma è quella genovese, e si intitolerà <em>Impression, Morisot</em>. Allestita negli spazi di Palazzo Ducale dal prossimo 11 ottobre al 23 febbraio 2025, la retrospettiva genovese ripercorrerà la carriera artistica della pittrice francese, attraverso un corpus espositivo di oltre ottanta opere che delineeranno il profilo privato e professionale dell’artista, con particolare attenzione alle relazioni con gli altri impressionisti: Morisot era infatti sposata con <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-16-settembre-manet" target="_blank">Eugène Manet</a>, pittore e fratello del più celebre Édouard. </p><p>Il 16 ottobre, presso la a GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, inaugurerà invece la mostra <em>Berthe Morisot. Pittrice impressionista</em>, visitabile fino al 9 marzo 2025. Allestita in collaborazione con il museo che raccoglie il maggior numero di opere dell'artista, il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-berthe-morisot-parigi " target="_self">Musée Marmottan Monet</a> di Parigi, la mostra torinese si propone di sottolineare come lo stile della pittrice, luminoso e ricco di grazia, aderisse perfettamente alla poetica di un movimento sempre attento a rappresentare in modo immediato la natura circostante.</p><h2>L’IMPORTANZA DELL’UNICA ARTISTA DELL’IMPRESSIONISMO</h2><p>Esponente della primissima ora del movimento dei “reietti” impressionisti, insieme fra gli altri a <a href="https://arte.sky.it/news/cezanne-scoperta-cincinnati" target="_blank">Paul Cézanne</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-edgar-degas" target="_blank">Edgar Degas</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/monet-milano-esperienza-virtuale" target="_self">Claude Monet</a>, Berthe Morisot prese parte a ben sette delle otto mostre iniziali del movimento fra il 1874 e il 1886, inclusa la prima storica esposizione presso lo studio del fotografo Nadar a Parigi. </p><p>Grazie all’attenta rappresentazione nelle sue opere della sfera quotidiana della società del tempo, Morisot ha saputo conquistarsi un posto di rilievo nel panorama artistico moderno, degno di essere celebrato nel quadro delle molte <a href="https://arte.sky.it/news/impressionisti-alba-modernita-mostra-roma" target="_blank">iniziative</a> promosse per festeggiare il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-cezanne-renoir-milano-palazzo-reale" target="_blank">150esimo anniversario</a> dell’Impressionismo.</p><p>[Immagine in apertura: Berthe Morisot (1841–1895). <em>Woman with a Fan or At the Ball</em>, 1875. Oil on canvas, 62 × 52 cm. Gift of Eugène and Victorine Donop de Monchy, 1940. Inv. 4020. Paris, musée Marmottan Monet © Musée Marmottan Monet]</p>

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In Austria il nuovo museo dedicato all'Azionismo Viennese

<p>Emerso nel corso degli anni Sessanta come corrente radicale, in aperta opposizione alle convenzioni sociali e artistiche prevalenti all’epoca, l'<a href="https://arte.sky.it/news/parigi-mostra-hermann-nitsch" target="_blank">Azionismo Viennese</a> ha esplorato nuovi territori espressivi attraverso performance, body art e utilizzo di materiali organici. </p><p>Il suo complesso iter artistico è finalmente ripercorso al WAM, il Museo dell’Azionismo Viennese, inaugurato lo scorso 15 marzo nella capitale austriaca, dove è ospitata la più grande raccolta al mondo delle opere dei suoi esponenti, fra cui Günter Brus, Otto Muehl, <a href="https://arte.sky.it/news/morte-hermann-nitsch" target="_blank">Hermann Nitsch</a> e Rudolf Schwarzkogler, considerati i "padri fondatori" del movimento. Oltre ai quadri e alle altre opere d’arte visiva, la collezione del nuovo polo viennese comprende fotografie, film, schizzi e materiali documentari, per offrire ai visitatori un'esplorazione approfondita dell'arte provocatoria e senza tabù di questa importante avanguardia.</p><h2>LA STORIA DELL’AZIONISMO ATTRAVERSO 17MILA OPERE</h2><p>Concentrando il proprio sguardo sulle opere realizzate fra il 1957 e il 1973, l’allestimento museale traccia la storia dell’Azionismo e le influenze che diedero forma a questo movimento, rintracciabili tanto nell’arte di maestri del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-ronda-notte-rembrandt" target="_blank">Rembrandt</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-otto-gabos-francisco-goya" target="_blank">Francisco Goya</a> e Jackson Pollock, quanto in quella dei grandi rappresentanti del modernismo viennese: <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-immersiva-gustav-klimt-milano" target="_blank">Gustav Klimt</a>, Oskar Kokoschka ed <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-egon-schiele-tokyo" target="_blank">Egon Schiele</a>. </p><p>Attraverso le opere in esposizione viene inoltre sottolineata l’attenzione degli artisti viennesi a temi come quelli del corpo e della psiche umana, sempre esplorati con grande libertà e indipendenza espressiva e concettuale, due fattori che hanno distinto il movimento austriaco dai suoi nobili precursori, come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/mostra-franz-marc-august-macke-musee-orangerie-parigi" target="_blank">Der Blaue Reiter</a>.</p><h2>L’EREDITÀ ARTISTICA DELL’AZIONISMO VIENNESE</h2><p>Oltre a raccogliere ben 17mila opere d’arte, il WAM sarà animato da un ricco programma di mostre e attività, attraverso cui si potrà creare un ponte tra l'epoca d'oro dell'Azionismo e le opere contemporanee. </p><p>Sfruttando inoltre metodi innovativi di fruizione delle opere d’arte da parte del pubblico, il nuovo museo austriaco intende evidenziare la rilevanza del movimento nell'arte attuale, e mostrare “<em>l’enorme forza esplosiva, storico-artistica e socio-politica, che ha avuto e ha tuttora l’Azionismo Viennese</em>”, come racconta la direttrice del museo, Julia Moebus-Puck.</p><p>[Immagine in apertura: Wiener Aktionismus Museum © Philipp Schulz Boxquadrat]</p>

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