A Napoli nasce la prima biblioteca internazionale del fumetto

<p>Sorge nei <a href="https://arte.sky.it/video/sette-meraviglie-napoli-i-quartieri-spagnoli-617398" target="_blank">Quartieri Spagnoli di Napoli</a> il primo polo culturale d’Europa interamente dedicato alla nona arte: la Biblioteca Internazionale del Fumetto viene istituita grazie a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/12/installazione-mimmo-paladino-quartieri-spagnoli-napoli" target="_blank">FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli</a>, l’organizzazione che da più di dieci anni si occupa della rigenerazione urbana di uno dei quartieri più fragili della città partenopea. E lo fa nella sua sede, l’ex Istituto Montecalvario, un complesso del 1560 che si estende per 10mila metri quadrati e che, oltre alla nuova biblioteca, ospita numerose realtà formative e ricreative che agiscono sul territorio.</p><h2>A NAPOLI APRE LA BIBLIOTECA INTERNAZIONALE DEL FUMETTO</h2><p>Avviata con un primo fondo di circa duecento titoli raccolti attraverso campagne di donazione, la biblioteca riunisce fumetti diversi tra loro, suddivisi per lingue e Paesi: sono numerose le edizioni italiane, francesi, spagnole e inglesi, e ovviamente non mancano quelli coreani, taiwanesi e i manga giapponesi. </p><p>“<em>L’obiettivo principale della biblioteca</em>”, ha spiegato Rachele Furfaro, presidente della Fondazione Quartieri Spagnoli, “<em>è quello di fornire ai ragazzi un’opportunità unica di scoprire e apprezzare il mondo dei fumetti. Leggere fumetti sin da piccoli può contribuire in modo significativo allo sviluppo delle capacità di lettura, stimolando l’immaginazione e la creatività</em>”. Creatività che, grazie alle iniziative della biblioteca, viene incoraggiata anche dagli eventi di lettura, dai laboratori e dai cicli di incontri organizzati con i professionisti del settore.</p><h2>L’ORGANIZZAZIONE FOQUS – FONDAZIONE QUARTIERI SPAGNOLI A NAPOLI</h2><p>FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli nasce nel 2013 per perseguire una missione fondamentale: riqualificare il quartiere grazie alle nuove funzioni dell’ex Istituto Montecalvario, riconvertito in un luogo di scambio culturale grazie alle iniziative dell’organizzazione. </p><p>Il complesso, infatti, è ad oggi un vero e proprio punto di riferimento per la comunità locale: oltre alla nuova Biblioteca Internazionale del Fumetto, ospita le scuole per l’infanzia, l’Accademia di Belle Arti (corso di Design della comunicazione e Fashion design), l’Istituto Cervantes, l’associazione fotografica Kontrolab. E ancora, nella corte dell’edificio, trovano spazio il cinema e la collezione permanente d’arte contemporanea della fondazione, con opere donate da artisti del panorama nazionale e internazionale.</p><p>[Immagine in apertura: foto di Zsolt Cserna su Unsplash]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

<p>“<em>Un’arte povera, impegnata con la contingenza, con l’evento, con l’astorico, col presente</em>”: con queste illuminanti parole, il critico genovese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/04/morte-germano-celant-critica" target="_blank">Germano Celant</a> definì nel 1967 il senso di una corrente artistica emergente, stabilendo un parallelo immediato fra il Teatro Povero di Jerzy Grotowski e le opere realizzate negli stessi anni in Italia da artisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-maxxi-roma-2024 " target="_blank">Giovanni Anselmo</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-arte-numero-aosta" target="_blank">Alighiero Boetti</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/nuova-venere-stracci-pistoletto-napoli" target="_blank">Michelangelo Pistoletto</a>.</p><p>A distanza di quasi sessant’anni, la <a href="https://arte.sky.it/news/parigi-bourse-de-commerce-apertura-mostre" target="_blank">Bourse de Commerce di Parigi</a> si prepara a ospitare una ricca retrospettiva su questo movimento: si intitolerà <em>Arte Povera</em>, e dal prossimo 9 ottobre fino al 27 gennaio approfondirà il percorso seguito da artisti e intellettuali impegnati in una costante riflessione sul superamento dell’arte tradizionale, dei suoi stilemi e delle sue sovrastrutture, al fine di istaurare un rapporto diretto e materiale con l’opera d’arte e con il suo significato più profondo.</p><h2>IN FRANCIA LA MOSTRA SULLA STORIA DELL’ARTE POVERA</h2><p>Presentando al pubblico le opere di ben tredici esponenti dell’<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-milano-triennale-arte-povera " target="_blank">Arte Povera</a>, l'esposizione parigina consentirà ai visitatori di ripercorrere l’intera evoluzione di un movimento pioneristico, capace di cambiare per sempre la pittura, la scultura e le arti performative.</p><p>Fin dai suoi esordi, questa corrente si è distinta per l’impiego di materie prime immediate, attraverso cui i suoi esponenti hanno dato vita a opere e installazioni in grado di indagare l'esperienza soggettiva del materiale, le sue mutazioni e il suo rapporto con lo spazio.</p><p>Per tracciare la storia di un movimento artistico rivoluzionario, la mostra curata da Carolyn Christov-Bakargiev presenterà una ricca selezione di opere della Pinault Collection dell’istituto parigino, armoniosamente integrata con pezzi provenienti dal Castello di Rivoli e dalla <a href="https://arte.sky.it/news/artissima-fiera-torino-2023" target="_blank">Fondazione Arte CRT</a>, nonché con i prestiti concessi da importanti collezionisti pubblici e privati.</p><h2>ESPOSTE A PARIGI LE OPERE DI PISTOLETTO, KOUNELLIS E ANSELMO</h2><p>Trasformando radicalmente il linguaggio dell'arte contemporanea, artisti come Pistoletto, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-jannis-kounellis-minneapolis" target="_blank">Jannis Kounellis</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-mario-merz-zac-palermo" target="_blank">Mario Merz</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pino-pascali-fondazione-prada-milano" target="_blank">Pino Pascali</a> hanno espressamente rinunciato alla definizione di uno stile distintivo unico, puntando piuttosto alla creazione di opere eterogenee e non convenzionali che avessero un impatto immediato sugli osservatori.</p><p>La mostra autunnale alla Bourse de Commerce di Parigi documenterà la carica innovatrice dell’Arte Povera, invitando i visitatori a riflettere sulla grande attualità e originalità di un’esperienza artistica tanto diretta quanto svincolata da codici e ideologie predefinite.</p><p>[Immagine in apertura: Michelangelo Pistoletto, <em>Venere degli stracci</em>, 1967, reproduction de Vénus en ciment recouvert de mica et de chiffons, 150 × 280 × 100 cm (installation). Courtesy du Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Rivoli-Turin). Prêt de la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Photo : Paolo Pellion]</p>

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