I Bon Jovi festeggiano 40 anni con un nuovo album

Quarant’anni di trionfi, dalle strade del New Jersey alla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/rock-roll-hall-of-fame-candidati-2021" target="_blank">Hall of Fame del Rock</a>: per festeggiare questo importante traguardo, i Bon Jovi ristamperanno il loro primo album in una nuova edizione esclusiva, che uscirà il prossimo 22 marzo. Disco fra i più attesi dal pubblico nel 2024, Bon Jovi Deluxe Edition sarà disponibile in formato digitale, in vinile a tiratura limitata e in CD. Quest’ultima versione includerà, oltre alle tracce rimasterizzate del disco originale, alcune registrazioni inedite e alternative, fra cui spiccano le versioni live di Runaway e Breakout. L’edizione in vinile color rubino conterrà invece una litografia esclusiva dalle prime sessioni fotografiche della band con Ross Halfin.
<h2>L’ESORDIO E IL SUCCESSO DEI BON JOVI </h2> Era il 21 gennaio 1984 quando usciva il primo album della band statunitense, intitolato semplicemente Bon Jovi: conteneva dieci canzoni caratterizzate da un sound ricco di elementi hard rock, pop e glam metal, influenzato da artisti come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/02/ultimo-tour-per-gli-aerosmith" target="_blank">Aerosmith</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/kiss-libro-editoria-musica-rock" target="_blank">Kiss</a> e Van Halen. L’album ottenne un eccellente riscontro di critica e pubblico, vendendo oltre due milioni di copie negli Stati Uniti. Fu l'inizio di un’incredibile carriera, che ha portato i Bon Jovi a diventare una delle band più famose e prolifiche del rock, con oltre 130 milioni di dischi venduti, numerosi premi e riconoscimenti, e una presenza costante sui palchi di tutto il mondo.
<h2>LA BAND AL LAVORO SU UN NUOVO DISCO DI INEDITI?</h2> La ristampa del primo album dei Bon Jovi è un'occasione per ripercorrere la storia e il presente di una band che ha segnato la storia del rock, con canzoni indimenticabili come Livin' on a Prayer, You Give Love a Bad Name e Always. Composta originariamente da Jon Bon Jovi, Richie Sambora, David Bryan, Tico Torres e Alec John Such, la formazione del gruppo ha subito alcuni cambiamenti nel corso degli anni. Dopo l’uscita di <a href="https://arte.sky.it/news/canzone-natale-bon-jovi" target="_blank">Christmas Isn’t Christmas</a>, singolo natalizio pubblicato a fine 2023, i fan attendono con trepidazione anche un nuovo tour mondiale e un nuovo album in studio, a quattro anni di distanza dal loro <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/nuovo-album-tour-bon-jovi-bryan-adams" target="_blank">ultimo disco</a>, 2020, che affrontava con maturità temi come la pandemia, il razzismo e l'ambiente.

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Dal 1° gennaio, l’<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/m9-museo-900-mestre" target="_blank">M9 – Museo del ’900</a> ha una nuova direttrice: Serena Bertolucci. Sotto la sua egida, l’istituzione punta a diventare un luogo di cultura inclusivo e accessibile, di riferimento e crescita per tutta la comunità. Come? “Lo faremo nel territorio e nei territori, progettando nuove forme di coinvolgimento per le comunità locali e parlando al pubblico nazionale con grandi mostre che possano fornire gli strumenti per leggere il tempo presente e quello che verrà”, spiega Bertolucci, presentando al pubblico il nuovo attesissimo programma espositivo della stagione 2024-2025.<h2>BANKSY AL MUSEO M9 DI MESTRE</h2> Bertolucci inaugura il proprio mandato con due grandi monografiche da non perdere. La prima aprirà i battenti il 23 febbraio, portando in città le opere del misterioso artista di Bristol <a href="https://arte.sky.it/news/banksy-asta-street-art-juliens-auctions" target="_blank">Banksy</a>, con l'obiettivo di tracciare un ponte concettuale con la laguna veneziana, dove cinque anni fa l’artista realizzò Migrant Child (opera che intanto si prepara a essere <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-opera-banksy-venezia" target="_blank">restaurata</a>). Visitabile fino al 2 giugno, la rassegna Banksy. Painting Walls, a cura di Sabina de Gregori, metterà in relazione il murale in Rio Novo con le circa cento opere esposte in mostra, proponendo anche incontri e visite guidate in bicicletta da Venezia a Mestre. Fulcro del percorso espositivo sono tre lavori straordinari, provenienti da collezioni private e originariamente realizzati su tre muri a Londra, nel Devon e nel Galles: Season’s Greetings, Heart Boy e Robot/Computer Boy.<h2>GLI SCATTI DI EDWARD BURTYNSKY</h2> In estate sarà il turno della grande fotografia contemporanea, con il canadese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/limpronta-delluomo-sul-mondo-nelle-fotografie-di-edward-burtynsky" target="_blank">Edward Burtynsky</a>. Dopo la celebre mostra <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/anthropocene-la-mostra-multimediale-di-edward-burtynsky-in-canada" target="_blank">Anthropocene</a> – progetto multimediale dal successo planetario, in cui il fotografo documentava le modificazioni della superficie terrestre e del paesaggio provocate dall’azione umana –, l’artista presenta a Mestre la rassegna BURTYNSKY: Extraction/Abstraction. Aperta al pubblico dal 21 giugno al 12 gennaio 2025, la retrospettiva, a cura di Marc Mayer, continua a testimoniare l’impatto ambientale del sistema industriale sul nostro pianeta, attraverso oltre ottanta fotografie di grande formato, tredici murales ad alta definizione e un'esperienza in realtà aumentata. A questo si aggiunge una sezione inedita, intitolata Process Archive, che presenta all’osservatore gli “strumenti del mestiere” del fotografo, ma anche la pluripremiata proiezione multimediale In the Wake of Progress, nella nuova sala immersiva <a href="https://arte.sky.it/news/spazio-immersivo-museo-m9-mestre" target="_blank">M9 Orizzonti</a>.[Immagine in apertura: Salinas #2, Cádiz, Spain, 2013. Photo © Edward Burtynsky, courtesy Flowers Gallery, London]

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