L’incredibile Casa delle bambole della Regina Mary compie 100 anni

<p>Donata dal popolo inglese alla Regina come segno di gratitudine per il suo sostegno alla popolazione durante la Prima Guerra Mondiale, la Queen Mary's Dolls' House è una delle <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/01/la-storia-dellarchitettura-attraverso-le-case-delle-bambole" target="_blank">case delle bambole</a> più famose e dettagliate al mondo, e rappresenta una delle attrattive di maggior richiamo per i turisti in visita al <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-dipinto-artemisia-gentileschi" target="_blank">Castello di Windsor</a>, residenza estiva della famiglia reale inglese.</p><p>Il libro <em>The Miniature Library of Queen Mary’s Dolls’ House</em>, scritto dalla curatrice Elizabeth Clark Ashby e pubblicato dal Royal Collection Trust, ne esplora l'affascinante storia, concentrando la propria attenzione su uno dei suoi ambienti più incredibili: la sua straordinaria biblioteca in miniatura, che corre lungo tutto il piano terra della casa e che espone sui suoi scaffali quasi seicento libri, molti dei quali scritti a mano dai più famosi autori dell'epoca, come Sir Arthur Conan Doyle, Aldous Huxley e A. A. Milne, il “papà” di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/winnie-the-pooh-da-record-allasta-unillustrazione-di-e-h-shepard" target="_self">Winnie the Pooh</a>.</p><h2>UNA BIBLIOTECA IN MINIATURA CON OLTRE 600 VOLUMI</h2><p>La Casa delle bambole della Regina Mary e la sua biblioteca rappresentano uno straordinario esempio di artigianato, offrendo al contempo un’importante testimonianza storica sulla cultura letteraria e artistica degli anni '20.</p><p>Il libro di Elizabeth Clark Ashby esplora nel dettaglio la creazione di questa biblioteca, riportando la corrispondenza intercorsa tra il suo progettista, l'architetto Sir Edwin Lutyens, e gli artisti coinvolti, e rendendo omaggio all’abilità di chi scrisse e assemblò centinaia di volumi grandi non più di un francobollo: tutti i libri in miniatura, infatti, sono riccamente rilegati in pelle e decorati con ex libris creati su misura.</p><p>Oltre a una serie di saggi dedicati al mondo delle bambole, tra le opere più notevoli della "mini-collezione" vi sono un racconto originale e inedito di <a href="https://arte.sky.it/news/sherlock-holmes-programmi-tv-20--gennaio" target="_blank"><em>Sherlock Holmes</em></a> di Conan Doyle e la poesia <em>Vespers</em> di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/12/mostra-winnie-the-pooh-victoria-and-albert-museum-londra" target="_blank">Milne</a>, che introdusse per la prima volta il personaggio di Christopher Robin.</p><h2>IL CENTENARIO DELLA STORICA CASA DELLE BAMBOLE DELLA REGINA MARY</h2><p>Progettata da Edwin Lutyens, la casa è una replica perfetta in scala 1:12 di una residenza aristocratica in stile edoardiano, completa di elettricità, ascensori funzionanti e acqua corrente: la sua costruzione coinvolse oltre 1.500 artisti e artigiani, che contribuirono con opere di altissima qualità, rendendo la casa un capolavoro di artigianato e creatività.</p><p>Nel centenario del completamento di questo gioiello in miniatura, il libro di Ashby non si limita a documentare la creazione e i contenuti della biblioteca, ma permette ai lettori di comprendere meglio il contesto storico e culturale in cui è nata la Casa delle bambole della Regina Mary, offrendo uno spaccato unico della società dell'epoca e rendendo omaggio a un’opera simbolo di collaborazione.</p><p>[Immagine in apertura: Credit Royal Collection Trust / © His Majesty King Charles III 2024]</p>

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<p>La <a href="https://arte.sky.it/news/donne-architettura-bando-ministero-cultura" target="_blank">Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura</a> annuncia quali sono le 23 città che concorreranno per il titolo di <a href="https://arte.sky.it/news/capitale-italiana-arte-contemporanea-2026" target="_blank">Capitale dell'Arte contemporanea</a> nel 2026, nuovo riconoscimento lanciato quest’anno con l’obiettivo di favorire la produzione e la promozione dell'arte del nostro tempo, incoraggiando e sostenendo la capacità progettuale delle città italiane. </p><p>Con un investimento di un milione di euro rivolto alla realizzazione delle attività, il ministero punta a finanziare progetti culturali che prevedano mostre, festival, rassegne e interventi di riqualificazione. Ma quali sono le città in lizza per la prima edizione?</p><h2>LE 23 CITTÀ CANDIDATE COME CAPITALE DELL’ARTE CONTEMPORANEA 2026</h2><p>Il bando per candidare la propria città si è chiuso lo scorso 30 giugno. Ad aver inviato la propria candidatura sono 23 Comuni, da nord a sud: Aielli (L’Aquila), Bolsena (Viterbo), Carrara, Cassano allo Ionio (Cosenza), Catanzaro, Fabriano (Ancona), Gallarate (Varese), Gibellina (Trapani), Lignano Sabbiadoro (Udine), Mantova, Moliterno (Potenza), Nichelino (Torino), Palazzolo Acreide (Siracusa), Palmi (Reggio Calabria), Peccioli (Pisa), Pescara, Quarto (Napoli), Quattordio (Alessandria), Reggio Calabria, Rionero in Vulture (Potenza), Todi (Perugia), Venezia e Vigevano (Pavia).</p><h2>NEL 2026 LA PRIMA CAPITALE ITALIANA DELL’ARTE CONTEMPORANEA</h2><p>Come ribadisce il ministro della Cultura,<a href="https://arte.sky.it/news/mosaici-romani-piazza-pia-roma-giubileo" target="_blank"> Gennaro Sangiuliano</a>, l’iniziativa “<em>nasce per creare il passato del nostro futuro, ponendo l’obiettivo di proiettarsi in avanti e soprattutto permettere ai giovani di misurarsi con l’arte e le loro idee. Nell’Italia di domani</em>”, aggiunge Sangiuliano, “<em>ci dovrà essere qualcosa di bello e apprezzabile che è stato creato in questi anni. Questa attività consentirà di accendere un faro sulle città capaci di fare della creatività il cardine del proprio sviluppo</em>". </p><p>Entro il prossimo 15 settembre la giuria, composta da cinque esperti indipendenti di comprovata fama nel settore, individuerà una rosa di cinque finalisti e infine, entro il 30 ottobre, proporrà al ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea.</p><p>[Immagine in apertura: foto di Antonio Sessa su Unsplash]</p>

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