Si trova in Germania la Capitale europea della cultura 2025

<p>Oltre 1000 eventi e 150 progetti tra festival, mostre, spettacoli, concerti, appuntamenti culinari e sportivi, con partecipazioni da ben 40 Paesi: nel 2025 sarà Chemnitz, in Germania, la <a href="https://arte.sky.it/news/matera-documentario-programmi-tv-14-maggio" target="_blank">Capitale europea della cultura</a>. Con il tema <em>C the Unseen</em>, la città industriale e i suoi dintorni esortano i visitatori a vedere l'invisibile, esplorando luoghi e storie non ancora conosciuti. Le iniziative prenderanno il via il 18 gennaio con un festival di strada, proseguendo con un calendario ricco di eventi che metterà in risalto persone e spazi spesso nascosti, educando visitatori e abitanti alle meraviglie storiche e culturali della regione.</p><h2>CHEMNITZ È LA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2025</h2><p>Tra i progetti più ambiziosi e inclusivi spicca <em>Purple Path</em>, un appassionante percorso artistico che attraverserà i Comuni della regione, unendo città e campagna in una straordinaria rete all'insegna dell'arte contemporanea. Celebri artisti internazionali, come Alice Aycock e <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/tony-cragg-museo-nazionale-romano-terme-diocleziano" target="_blank">Tony Cragg</a>, proporranno opere in dialogo con il territorio, fondendo storia e modernità in un affascinante intreccio di creatività e innovazione. Tra queste anche l'installazione<em> 7 Colours for a Chimney</em> di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-daniel-buren-gamec-bergamo" target="_blank">Daniel Buren</a>, che illumina l'orizzonte e rappresenta un ponte simbolico fra la tradizione e il futuro artistico della regione. Decorando i paesaggi rurali con un'eredità artistica vibrante, l'itinerario rinvigorisce così anche il dialogo tra Chemnitz e le comunità circostanti, promuovendo uno scambio culturale che attraversa i confini del tempo e dello spazio, offrendo un'opportunità di crescita e scambio unica nel suo genere.</p><h2>LE ATTIVITÀ DI CHEMNITZ 2025</h2><p>Dietro ogni angolo di Chemnitz c’è una storia da raccontare, e il progetto <em>#3000Garages</em> è pronto a trasformare quelle storie in realtà tangibile. I garage – luoghi di incontro sociale e rifugi durante l’epoca comunista – saranno interpretati come innovativi spazi socio-culturali. Con la riqualificazione di questi ambienti, Chemnitz punta a creare un nuovo modello di convivenza che include festival, laboratori ed eventi al fine di trasformare i cortili dei garage in aree di condivisione, coinvolgendo la comunità. Iniziative come il <em>Garage-Campus</em> e la riqualificazione della Hartmannfabrik riflettono l’approccio partecipativo, radicato nei bisogni reali degli abitanti. “<em>Non si tratta solo di presentare la diversità culturale</em>”, afferma Andrea Pier, responsabile di <em>Chemnitz 2025</em>, “<em>ma anche di creare strutture a lungo termine che rafforzino in modo sostenibile il potenziale economico della regione</em>”.</p><p>[Immagine in apertura: Industrial Culture © Chemnitz 2025 GmbH/ Ernesto Uhlmann]</p>

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Anche la Luna tra i luoghi più fragili e da salvaguardare

A Riyadh lo stadio che ospiterà i futuri grandi eventi dell'Arabia Saudita

<p>Non solo sport: quando sarà completato – secondo le previsioni entro la fine del 2029 – lo stadio King Salman di Riyadh accoglierà al suo interno grandi eventi di intrattenimento di respiro internazionale. Futura "casa" della nazionale di calcio dell'Arabia Saudita, l'impianto e il relativo masterplan sono stati progettati dallo studio <a href="https://arte.sky.it/news/stadio-milano-cattedrale" target="_blank">Populous</a>, che ha all'attivo strutture funzionalmente analoghe come il Tottenham Hotspur Stadium, lo Stadio di Wembley e, proprio nel regno saudita, è artefice del <a href="https://arte.sky.it/news/arabia-saudita-stadio-prince-mohammed-bin-salman-populous" target="_blank">Prince Mohammed bin Salman Stadium</a>, del King Fahad International Stadium e dell'Aramco Stadium.</p><h2>A RIYADH LO STADIO DI MAGGIORE CAPIENZA DELL'ARABIA SAUDITA</h2><p>Destinato a sorgere nella parte settentrionale di Riyadh, lungo la King Salman Road e in posizione adiacente al King Abdulaziz Park, lo stadio King Salman è stato recentemente approvato dalla Royal Commission di Riyadh e dal Ministero dello Sport saudita. Un nullaosta che apre quindi il campo alla costruzione di una delle strutture sportive più grandi del mondo, nonché dello stadio di maggiore capienza dell'intera <a href="https://arte.sky.it/news/arabia-saudita-centro-arte-digitale-bando-residenza" target="_blank">Arabia Saudita</a>. Alla base del progetto si colloca la volontà di dotare la capitale di un impianto capace di combinare la pratica sportiva quotidiana, anche attraverso la presenza di dotazioni complementari (come un centro acquatico con una piscina olimpionica, uno stadio di atletica, strutture commerciali, campi di calcio per l’allenamento, aree per praticare sport al coperto, pallavolo, pallacanestro e altre discipline), con gli eventi che attirano un nutrito pubblico. Circostanza quest'ultima destinata a verificarsi in più occasioni nel prossimo futuro, data anche l'assegnazione dei Mondiali maschili di calcio del 2034 da parte della FIFA risalente allo scorso 11 dicembre. Proprio a Riyadh, inoltre, si svolgerà l'<a href="https://arte.sky.it/news/expo-2030-riyadh-arabia-saudita" target="_blank">edizione 2030 dell'Esposizione Universale</a>.</p><h2>IL DESIGN DELLO STADIO DISEGNATO DA POPULOUS A RIYADH</h2><p>Lo stadio King Salman di Riyadh è stato disegnato "<em>in piena conformità con gli standard FIFA, il che significa che potrà ospitare partite al più alto livello, offrendo al contempo la flessibilità necessaria per ospitare una gran varietà di eventi</em>" ha precisato Mark Craine, Direttore Senior di <a href="https://arte.sky.it/news/stadio-calcio-casablanca-marocco" target="_blank">Populous</a> e Architetto Responsabile del progetto, evidenziando che l'impianto "<em>si integrerà perfettamente con un più ampio piano regolatore che fonde architettura e paesaggio, paesaggio e architettura</em>". Con una capacità complessiva di oltre 92.000 posti a sedere per gli sport su campo, lo stadio disporrà di una tribuna d’onore (royal box), suite esclusive, skybox e lounge, 300 posti VVIP e 2.200 posti VIP. Dotato di giardini e di un percorso pedonale in copertura, con vista sul King Abdulaziz Park, lo stadio attinge al paesaggio naturale dell'Arabia Saudita per il proprio design: in particolare, al pari delle strutture del medesimo masterplan, intende evocare simbolicamente un seme che germoglia, emergendo dal sottosuolo. Il riferimento, più in generale, è agli investimenti con cui il regno intende far germogliare e coltivare la passione e la pratica sportiva, a tutti i livelli.<br /></p><p>[Immagine in apertura: King Salman International Stadium – Daytime Aerial © Populous]</p>

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