A Londra un concorso per il nuovo volto del British Museum

Oltre un terzo degli spazi espositivi del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-gioielli-rubati-british-museum-londra" target="_blank">British Museum</a> sono pronti a essere completamente ridisegnati: un cambiamento epocale, destinato a segnare la storia della museologia contemporanea. L'istituzione londinese ha infatti indetto un concorso internazionale (articolato in due fasi) per individuare lo studio di architettura a cui affidare il progetto del nuovo volto del museo. Come dichiarato dal presidente del British Museum George Osborne, l'obiettivo è la "ricerca di pratiche architettoniche che abbiano l’immaginazione, la compassione e la visione giusta per aiutarci a ricostruire e rinnovare una delle gallerie più famose del museo, in cui si trovano le sculture dell’antica Grecia, Roma e Mesopotamia”.<h2>IL CONCORSO PER RIDISEGNARE IL BRITISH MUSEUM</h2>Accettate fino al 21 giugno, le candidature saranno vagliate da una giuria d’eccezione, presieduta dallo stesso Osborne e composta una rosa di esperti, a partire dall'architetta <a href="https://arte.sky.it/news/grafton-architects-mostra-londra" target="_blank">Yvonne Farrell</a>, che nel 2020 con la collega architetta <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/pritzker-prize-yvonne-farrell-shelley-mcnamara-edifici" target="_blank">Shelley McNamara</a> si aggiudicò il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/architettura-yvonne-farrell-shelley-mcnamara-premio-pritzker-prize-2020" target="_blank">Pritzker Prize</a>. Al loro fianco anche Meneesha Kellay, Mahrukh Tarapor, Sarah Younger, Mark Jones e Nicholas Cullinan, insieme ai rappresentanti del consiglio del British Museum <a href="https://arte.sky.it/foto/libro-monografia-opere-tracey-emin" target="_blank">Tracey Emin</a>, Charlie Mayfield e Alejandro Santo Domingo. La proposta vincente dovrà emergere per capacità creativa ed estro progettuale, ma anche innovazione architettonica: si punta, infatti, a reinventare l’edificio pur lasciando i riflettori puntati sulla collezione, che dovrà continuare a essere la vera protagonista dell'esperienza di visita. Particolare attenzione verrà riservata alle strategie adottate in chiave sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico.<h2>IL FUTURO DEL BRITISH MUSEUM DI LONDRA</h2>Mantenendo l'armonia con l’edificio dal gusto neoclassico progettato da Robert Smirke nel 1823, il progetto vincitore dovrà coniugare la modernità della collezione del museo con una visione architettonica contemporanea. Inoltre saranno valutate positivamente le proposte che consentiranno al museo di rimanere aperto durante i lavori. In questa prima fase, in ogni caso, non verrà selezionato direttamente il progetto da realizzare, ma il team di architetti che dovrà occuparsi di sviluppare il progetto in collaborazione con gli esperti del museo. Tutti i raggruppamenti selezionati saranno al centro di una mostra attesa nel museo entro la fine dell'anno in corso. Il bando integrale è consultabile <a href="https://colander.co.uk/architectural-competitions/colander-competitions/the-british-museum" target="_blank">online</a>. [Immagine in apertura: Foto di Matthieu Gouiffes su Unplash]

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Può la natura ispirarci a raggiungere un equilibrio tra crescita economica e rispetto dell'ambiente? A questa fondamentale domanda prova a rispondere Francesco Camillo Giorgino, lo street artist italiano meglio noto come <a href="https://arte.sky.it/news/murale-millo-francia" target="_blank">Millo</a>, con un grande murale intitolato Learning. Realizzata ad <a href="https://arte.sky.it/news/aarhus-grattacielo-faro" target="_blank">Aarhus</a>, in Danimarca, nell’ambito del progetto collettivo 17 Walls, la nuova opera è un manifesto visivo che esprime la necessità di un'economia globale equa e sostenibile: partendo dalla rappresentazione di un alveare, simbolo di comunità e cooperazione, affiancato da un giovane studente raffigurato nel classico stile di Millo, l'artista invita a riflettere sul ruolo che ciascuno può avere nel promuovere un lavoro dignitoso e nell'arrestare le pratiche di sfruttamento lavorativo.<h2>L’ARTE DI MILLO PER PROMUOVERE LO SVILUPPO SOSTENIBILE</h2>Nell’opera di Millo, l'alveare non è solo una metafora dell'ordine naturale, ma anche un richiamo all'armonia che dovrebbe regnare nel mondo del lavoro: proprio come in un alveare infatti, ogni individuo ha un ruolo fondamentale, e dall’equilibrio fra gli sforzi di ciascuno nasce il benessere collettivo. La reinterpretazione in chiave artistica di questo principio, si inserisce perfettamente nel quadro del progetto 17 Walls, che mira a rendere artisticamente visibili i diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall'ONU: attraverso la rappresentazione dell’ottavo obiettivo, dedicato alla promozione di “una crescita economica sostenuta, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti”, il murale Learning è un invito all'azione collettiva per realizzare gli obiettivi fissati per il 2030.<h2>LA STREET ART PER IL CAMBIAMENTO SOCIALE</h2>Attraverso la sua arte, Millo ha preso parte attivamente a molte campagne di sensibilizzazione, dimostrando come la <a href="https://arte.sky.it/news/inclusione-opera-street-art-montebelluna " target="_blank">street art </a>possa rappresentare un potente veicolo di messaggi sociali. Anche con questa sua ultima opera, dedicata tanto all’ambiente quanto ai diritti dei lavoratori, il lavoro dell’artista pugliese è un esempio di come si possa contribuire alla costruzione di un mondo più verde, equo e migliore, ispirando la società a lavorare insieme per il cambiamento.[Immagine in apertura: crediti Millo]

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