La casa romana di Pasolini diventerà un museo

Poeta, scrittore, regista, ma soprattutto uno degli intellettuali più illustri del Novecento italiano, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-monaco-arte-cinema-pasolini" target="_blank">Pier Paolo Pasolini</a> nacque a Bologna nel 1922. Tuttavia visse diversi anni a Roma, sua città d’adozione, dove a partire dai primi anni Cinquanta diede vita ad alcuni dei suoi capolavori immortali, sia letterari che cinematografici. Oggi, l’appartamento in cui risiedette dal 1951 al 1954, è stato donato allo Stato dal produttore cinematografico e televisivo Pietro Valsecchi.<h2>LA CASA DI PIER PAOLO PASOLINI A ROMA DIVENTA DI PROPRIETÀ DELLO STATO</h2>Situata in via Giovanni Tagliere 3 a Roma, nel quartiere di Casal de' Pazzi e a pochi passi da Rebibbia, l’abitazione accolse Pasolini e sua madre negli anni in cui lo scrittore insegnava in una scuola privata a Ciampino, lavorando parallelamente al suo primo e più iconico romanzo, Ragazzi di vita. Dopo gli adeguati lavori di ristrutturazione, il <a href="https://arte.sky.it/news/donne-architettura-bando-ministero-cultura" target="_blank">Ministero della Cultura</a>, attraverso la <a href="https://arte.sky.it/news/giornate-europee-archeologia-2024" target="_blank">Direzione Generale Musei</a>, restituirà questo spazio alla comunità, rendendolo una casa-museo aperta al pubblico con l'obiettivo di promuovere il lascito dell’intellettuale. In aggiunta, l’edificio sarà dedicato alla promozione della creatività mettendo a disposizione di giovani artisti emergenti degli spazi per residenze.<h2>UN HUB CULTURALE NELLA CASA APPARTENUTA A PIER PAOLO PASOLINI</h2>L’idea di una casa-museo volta a custodire il lavoro di Pier Paolo Pasolini sembra più necessaria che mai, soprattutto in virtù della portata della sua eredità artistica: “È doveroso celebrare la sua memoria”, sottolinea il ministro <a href="https://arte.sky.it/news/mosaici-romani-piazza-pia-roma-giubileo" target="_blank">Gennaro Sangiuliano</a>, “e con questo atto le istituzioni si preparano al meglio per creare, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte nel 2025, una casa-museo che diventi un centro di studi, un luogo aperto ai giovani che vogliano approfondire il suo pensiero”. L’iniziativa non si limita solo a ricordare il passato, ma si proietta anche nel futuro, presentandosi come “un esperimento interessante, che unirà la consueta attività di tipo museale, volta ad assicurare la pubblica fruizione, a una funzione più innovativa di hub culturale e luogo di sviluppo della creatività, soprattutto dei giovani”, conclude il direttore generale dei musei italiani, <a href="https://arte.sky.it/news/piattaforma-digitale-musei-italiani" target="_blank">Massimo Osanna</a>.[Immagine in apertura: crediti foto Emanuele Antonio Minerva ‐ Ministero della Cultura]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

È il mese di marzo del 1966 quando una foto apparsa sulla copertina di Vogue UK cambia per sempre la storia della moda: Peggy Ann Freeman, in arte Donyale Luna, diventa la prima modella di colore ad essere ritratta su una cover. La sua storia è raccontata dal documentario Donyale Luna: Supermodel, in onda domenica 28 luglio su Sky Arte.La pellicola ripercorre la vita della<a href="https://arte.sky.it/news/donyale-luna-supermodel-programmi-tv-17-maggio" target="_blank"> modella</a>, a partire dall’infanzia nel sobborgo di Detroit dove nacque nel 1945. Da giovanissima viene scoperta dal fotografo inglese David McCabe a New York, città in cui si era trasferita per cambiare vita: da qui, è tutto in discesa. Iniziano le collaborazioni con Richard Avedon e Andy Warhol, di cui diventa la musa. Viaggia in Europa, dove lavora con Salvador Dalì a Londra, Federico Fellini e <a href="https://arte.sky.it/news/vita-carmelo-bene-documentario" target="_blank">Carmelo Bene </a>in Italia e incontra l'amore della sua vita, il fotografo Luigi Cazzaniga.Nel documentario, i rari materiali d’archivio si accostano ai contributi delle modelle Beverly Johnson e Pat Cleveland, del redattore globale di Vogue Hamish Bowles, degli stilisti Zandra Rhodes e Aurora James, ma soprattutto alla preziosa testimonianza della figlia, Dream Cazzaniga, che legge diversi brani tratti dai diari della madre, prematuramente scomparsa 45 anni fa.

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