Fabrizio e Cristiano De André a confronto

Il 18 febbraio di 84 anni fa nasceva una delle voci più acute, poetiche e intense del cantautorato italiano: <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fabrizio-de-andre" target="_blank">Fabrizio De Andrè</a>. Sky Arte rende omaggio alla sua memoria con il documentario DeAndré#DeAndré – Storia di un impiegato, in onda domenica 18 febbraio. Presentata per la prima volta alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la pellicola – con la produzione artistica di Cristiano De André e Stefano Melone – indaga, attraverso un racconto inedito, il rapporto speciale tra un padre e un figlio, approfondendo l’eredità artistica e umana dell’indimenticabile cantautore. Con la regia di Roberta Lena, il film segue le tappe dello speciale tour con cui Cristiano De André, nel 2018, ha riproposto dal vivo i brani di uno dei più celebri album del padre: Storia di un impiegato. Scritto nel 1973 da De André con Giuseppe Bentivoglio e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/08/a-salerno-lulisse-di-nicola-piovani-e-milo-manara" target="_blank">Nicola Piovani</a>, il disco è “una metafora della società di allora”, spiega la regista, “ma che sembra un monito al rimanere umani, valido e necessario ancora nella nostra epoca. Nelle gesta dell’impiegato ho ritrovato la parabola di una generazione e un monito per quelle future in un destino umano che si ripete; la violenza come arma inutile e goffa e la necessità ancora oggi di invocare una giustizia sociale in nome di quell’umanità di cui spesso ci riempiamo la bocca qui declinata in parole sapienti, utili a focalizzare concetti di cui riappropriarci. Nella parabola narrativa del personaggio principale, che ho spesso mescolato metaforicamente alla vita di Cristiano, sono compresi conflitti e risoluzioni del carattere umano in cui tutti possiamo riconoscerci”.

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Fabrizio e Cristiano De André a confronto | Sky Arte

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All’interno di un’isolata comunità gitana nel sud della Francia sono nati alcuni dei gruppi gipsy più famosi di sempre. Band come i Reyes, famosi come i <a href="https://arte.sky.it/news/gipsy-kings-programmi-tv-3-agosto" target="_blank">Gipsy Kings</a>, i Balliardo, discendenti di Manitas de Plata, e i loro cugini Regis, adepti solitari del flamenco nella sua dimensione più pura, hanno contribuito a portare quel genere musicale oltre i suoi confini. Nonostante la popolarità, la storia di queste formazioni unite tra loro da legami di sangue rimane sconosciuta in gran parte del globo. Il documentario Kings of the World – The Gipsy Kings, in onda sabato 17 febbraio su Sky Arte, conduce gli spettatori alla scoperta delle origini di questi gruppi e delle loro sonorità uniche. Con una narrativa poetica e oltre venti spezzoni di esibizioni musicali, la pellicola girata in 4K esplora la loro cultura e il loro stile di vita. Il pubblico impara così a comprendere i valori di questa comunità, che vanno oltre la fama e il successo, concentrandosi invece sugli affetti familiari e sulla passione per la musica.

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