Conto alla rovescia per il FENIX Museum di Rotterdam

Nel cantiere dell’attesissimo <a href="https://arte.sky.it/news/rotterdam-museo-mad-architects" target="_blank">FENIX Museum di Rotterdam</a>, il primo museo al mondo interamente dedicato alla storia delle migrazioni, è stata recentemente installata la svettante struttura denominata Tornado. Un monumentale e scintillante landmark, posto a coronamento dell'edificio che si prepara ad aprire al pubblico nella primavera del 2025.<h2>IL PROGETTO DELLO STUDIO MAD ARCHITECTS</h2>Concepito dallo studio <a href="https://arte.sky.it/news/installazione-mad-architects-triennale-giappone" target="_blank">MAD Architects</a>, il museo si insedia in un dismesso magazzino nel cuore del porto storico della città olandese, a sua volta al centro di un'ampia riqualificazione guidata dallo stesso studio di architettura, affiancato dall’agenzia di restauro Bureau Polderman. Una scelta, quella di recuperare un immobile esistente, che l'architetto <a href="https://arte.sky.it/foto/cina-installazione-edificio-disuso">Ma Yansong</a>, fondatore di MAD Architects, ha così commentato: ”quando ci è stato chiesto di lavorare su FENIX, sapevamo che dovevamo creare un dialogo con l'edificio esistente e il suo ambiente – e con un passato così ricco di storie di migrazione, ricordi e incertezze. Nel progettare una nuova struttura, abbiamo voluto mostrare un dialogo tra futuro e passato”. Simbolo del viaggio intrapreso dai migranti, lo straordinario Tornado – alto ben 30 metri e composto da 297 pannelli di acciaio inossidabile – ricorda un turbine d’aria. La parte superiore è coperta da una tettoia di 17 metri, mentre all'interno una scala in legno a doppia elica, lunga 550 metri, conduce fino alla terrazza panoramica dell'edificio, da cui ammirare lo skyline di Rotterdam.<h2>NEL 2025 APRIRÀ A ROTTERDAM IL MUSEO DEDICATO ALL’IMMIGRAZIONE</h2>L’imminente apertura di questo nascente polo culturale rappresenta un momento storico nella cultura globale, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche per la scelta di dedicare un museo alla storia dell’immigrazione. Una storia che, come sottolinea Anne Kremers, direttrice di FENIX, “è quella di Rotterdam. Ed è la storia del mondo intero. Una storia fatta di arrivi e partenze, e di costante cambiamento per affrontare il futuro”. Senza precedenti a livello internazionale, il museo ospiterà una collezione di opere di oltre 80 artisti internazionali. [Immagine in apertura: FENIX Tornado Installation. Photo by Henry Verhorst]

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Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

La fotografia sublime e provocatoria di David LaChapelle

È giunto a conclusione l’ampio progetto editoriale di un’antologia in cinque libri dedicati agli scatti di uno dei grandi fotografi del nostro tempo: <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-david-lachapelle-trieste" target="_blank">David LaChapelle</a>. Gli ultimi due volumi, entrambi pubblicati di recente dalla casa editrice <a href="https://www.taschen.com/it/books/photography/02210/david-lachapelle-lost-found/" target="_blank">Taschen</a>, si intitolano Lost + Found e Good News, e rappresentano la chiusura ideale della serie centrata sulla carriera fotografica di LaChapelle inaugurata ventotto anni fa da LaChapelle Land e proseguita dal secondo e terzo volume della collana, Hotel LaChapelle e Heaven to Hell, usciti rispettivamente nel 1999 e nel 2006. La panoramica integrale delle opere più iconiche del fotografo statunitense permette di apprezzare compiutamente l’incredibile produzione di un artista in grado di raccontare con i suoi scatti le diverse sfaccettature della realtà e della società contemporanea, sempre filtrate dalla lente unica e personalissima del suo obiettivo.<h2>GLI ULTIMI DUE LIBRI DELLA SERIE ANTOLOGICA SU DAVID LACHAPELLE</h2>Passando in rassegna una vasta gamma di temi, dalla critica sociale alla spiritualità, le immagini raccolte nelle due opere documentano come l’approccio estetico di LaChapelle abbia saputo veicolare in questi anni una visione artistica del tutto peculiare, per invitare l’osservatore a interrogarsi sulle grandi questioni del nostro tempo. Da un punto di vista tematico, Lost + Found presenta scatti dedicati ad aspetti importanti della vita quotidiana, come la cultura delle celebrità e la politica: i numerosi ritratti di figure iconiche come <a href="https://arte.sky.it/news/libro-david-bowie" target="_blank">David Bowie </a>e <a href="https://arte.sky.it/news/naomi-campbell-mostra-londra-moda " target="_blank">Naomi Campbell</a> combinano sapientemente elementi di Surrealismo, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pop-art-italia-palazzo-buontalenti-pistoia" target="_blank">Pop Art</a> e critica sociale, per rappresentare una visione sempre potente e provocatoria. Di contro, il filo conduttore di Good News è maggiormente legato all’introspezione e alla sfera spirituale: attraverso gli scatti dedicati a eminenti personalità della cultura e dello showbiz, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-5-agosto-michael-jackson-musica-pop " target="_blank">Michael Jackson</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/estate-2024-concerti-internazionali " target="_self">Lana Del Rey</a>, il grande fotografo statunitense mette in scena le sue personali riflessioni su temi come l’identità e la mortalità.<h2>SPIRITUALITÀ E CRITICA SOCIALE NEGLI SCATTI DI LACHAPELLE</h2>La pubblicazione dei capitoli finali di questa vasta antologia fotografica chiude un percorso monografico destinato a consolidare il ruolo di David LaChapelle come uno dei fotografi più influenti dell’ultimo secolo. Grazie alla loro inusuale e riuscita combinazione di raffinatezza, provocazione e ricerca estetica, le sue fotografie sfidano da sempre le convenzioni, puntando a far riflettere il pubblico sui temi di maggior importanza nel mondo di oggi. Celebrando l’assoluta peculiarità di un linguaggio visivo costruito pazientemente nel corso di un’intera carriera, Lost + Found e Good News, riportano sotto i riflettori l’importanza della fotografia di un artista coerente e innovativo come David LaChapelle.[Immagine in apertura: courtesy Taschen]

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