Il festival di arte digitale che illumina le strade di Kiev

<p>Sono ormai passati 931 giorni dall’inizio dell’<a href="https://arte.sky.it/news/ucraina-russia-guerra-appello-pace" target="_blank">offensiva russa in Ucraina</a>, scoppiata il 24 febbraio del 2022. Tuttavia il popolo ucraino resiste, e anzi continua, nonostante la tragedia della guerra, a promuovere l’arte, la cultura e l’innovazione tecnologica: ne è prova l’<em>UArt Media Fest</em>, la manifestazione dedicata alle nuove tecnologie che, ospitata nel cuore di Kiev, si prepara ad alzare il sipario il prossimo 5 ottobre.</p><h2>A KIEV IL FESTIVAL CHE CONIUGA ARTE E NUOVE TECNOLOGIE</h2><p>Con l’obiettivo di promuovere la creatività in Ucraina, con un occhio di riguardo ai più recenti sviluppi dell’arte digitale, la kermesse riunisce artisti che lavorano con i nuovi media provenienti da tutto il mondo, mirando a facilitare la collaborazione internazionale e lo scambio culturale nel territorio di conflitto. ‌</p><p>In collaborazione con MEET FUTURE, agenzia specializzata nell’organizzazione di eventi legati alla tecnologia, la manifestazione si terrà nel complesso multifunzionale Gulliver, attivo da oltre un decennio nel cuore della Capitale. </p><h2>LA NUOVA EDIZIONE DI "UART MEDIA FEST"</h2><p>Sono ventidue gli artisti selezionati tra quelli che hanno mandato la propria candidatura per partecipare al festival, tramite una open call su scala mondiale. Le loro creazioni, suddivise in due categorie – nuovi media e <a href="https://arte.sky.it/news/damien-hirst-asta-crypto-art" target="_blank">crypto art</a> – saranno proiettate su uno degli schemi LED più grandi d'Europa che, suddiviso in cinque maxi-pannelli, darà vita a uno spettacolo multimediale godibile dalle strade della città e online. Al termine della manifestazione, una giuria di esperti decreterà i due vincitori, che riceveranno un premio di 3mila dollari per il miglior video e di mille dollari per il miglior NFT.</p><p>[Immagine in apertura: © 2024 UART MEDIA FEST (www.uart-fest.com]</p>

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A Modena i grandi artisti si interrogano sull'amore

<p>L’identità, i sentimenti, i simboli e la ricca iconografia artistica a essi associata nel corso dei secoli è il tema centrale di <em>Psiche allo specchio. Omnia vincit amor</em>, la mostra allestita presso la Galleria BPER Banca di Modena. L’inaugurazione è prevista per domani, venerdì 13 settembre, in corrispondenza con l’avvio della 24esima edizione del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/09/parlare-filosofia-oggi-festival-modena-carpi-sassuolo" target="_blank"><em>Festival Filosofia</em></a>, che animerà le strade di Modena, Carpi e Sassuolo fino al 15 settembre, e che quest’anno approfondirà proprio il tema di "psiche", in tutte le sue accezioni. </p><p>La rassegna modenese si propone di esplorare questo concetto attraverso una serie di opere d'arte che, spaziando dal XVI al XX secolo, costituiscono le tappe di un viaggio attraverso le emozioni umane, partendo da miti e simboli per riflettere sulla natura dei sentimenti.</p><h2>AMORE E PSICHE NELL’ARTE, DA GUIDO RENI AI CONTEMPORANEI</h2><p>Punto di partenza del percorso di visita è uno specchio unico al mondo, la <em>Psyché Impero</em> proveniente dalla <a href="https://arte.sky.it/news/promenade-renoir-mostra-fondazione-magnani-rocca" target="_blank">Fondazione Magnani Rocca</a>: questo specchio, risalente al XIX secolo, fu il primo a restituire l’immagine completa della figura umana posta di fronte, segnando un punto di svolta nella storia dell’immagine e dell’identità di sé. L'esposizione, curata da Daniela Ferrari, presenta una ricca selezione di dipinti provenienti dalla raccolta dell’istituto titolare della galleria, nonché opere concesse in prestito da prestigiose collezioni private. </p><p>Il percorso espositivo si snoda attraverso esempi illustri dell’arte moderna a opera di artisti del calibro di Francesco Albani e Jean Boulanger, fino alle acqueforti di Max Klinger e agli oli su tela dell’impressionista italiano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/10/mostra-federico-zandomeneghi-palazzo-zabarella-padova " target="_blank">Federico Zandomeneghi</a>. Questi dipinti sono poi messi a confronto con opere di artisti contemporanei, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-omar-galliani-palazzo-reale-milano" target="_blank">Omar Galliani</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/spazio-indipendente-disegno-bergamo " target="_blank">Andrea Mastrovito</a>, per tracciare un quadro completo dei temi indagati, che culmina simbolicamente con il capolavoro di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bellezza-rubens-reni-magritte-domodossola" target="_blank">Guido Reni</a>, <em>Amore dormiente</em>, perfetta sintesi del ricco apparato simbolico tradizionalmente abbinato all’eros e alla psiche umana.</p><h2>LA MOSTRA E IL "FESTIVAL FILOSOFIA" DI MODENA</h2><p>Giocando con i molteplici significati dei simboli dell'iconografia classica e moderna, la mostra <em>Psiche allo specchio. Omnia vincit amor</em> propone ai visitatori, fino al 9 febbraio del prossimo anno, un’indagine attraverso epoche, movimenti e linguaggi della storia dell'arte, offrendo loro una preziosa chiave di interpretazione dei grandi temi rappresentati dalle opere esposte. </p><p>Il progetto prende il via in sintonia con le grandi tematiche esplorate parallelamente dal noto festival di filosofia organizzato nella città emiliana, promuovendo in tal modo una ricerca multidisciplinare sulle complesse dinamiche emotive e psicologiche che muovono l’essere umano.</p><p>[Immagine in apertura: Guido Reni, <em>Amore dormiente</em>, 1620 ca., olio su tela, 105 × 136 cm, Collezione BPER Banca, Modena]</p>

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