Tributo a Michela Murgia al Festival Letterario della Sardegna

Presentazioni di libri, tavole rotonde, mostre, musica dal vivo, ma soprattutto dibattiti costruttivi e aperti a tutti: come ormai da tradizione, dal 4 al 7 luglio a Gavoi torna L’Isola delle Storie, il festival letterario più atteso della Sardegna. La 18esima edizione prende il via nel pomeriggio del 4 luglio con l’inaugurazione dei progetti espositivi in cartellone (come quello in collaborazione con il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-sensorama-man-nuoro" target="_blank">Museo MAN di Nuoro</a>, che a Gavoi presenterà l’opera Interazioni antologiche di Francesco Panozzo). A seguire, saranno svelati al pubblico i risultati della residenza musicale Concerto per l’Europa, che quest’anno ha coinvolto Nikolaj Nikitin al sassofono, Miroslav Hloucal alla tromba, Patryk Dobosz alla batteria, Nenad Vasilić al contrabbasso, la cantante Francesca Corrias e il pianista ucraino Yuriy Seredin.<h2>TORNA IL FESTIVAL LETTERARIO DELLA SARDEGNA</h2>‌Si entra nel vivo il 5 luglio con l’avvio del programma di incontri Dal Balcone dedicati agli Universi Femminili e condotti dalla giornalista e scrittrice Elvira Serra: durante il weekend si susseguiranno la scrittrice marchigiana Giulia Baldelli, con il suo secondo libro Le parole che mi hai lasciato (Guanda 2024), Milena Agus con il romanzo di formazione Notte di vento che passa (Mondadori 2024), e infine Nicoletta Verna, con il suo I giorni di vetro (Einaudi 2024), opera che narra la storia di resistenza e salvezza di Redenta e Iris. Per i più giovani c’è invece il ciclo Orizzonti, mentre lo spazio Mezzogiorno di Fuoco mette al centro, come sempre, le questioni più impellenti e attuali della nostra contemporaneità: dalla violenza di genere (come nel caso dell’incontro Cara Giulia, con ospite Gino Cecchettin, padre della compianta Giulia Cecchetin, e autore del libro che dà il titolo alla presentazione) fino all’intelligenza artificiale (con il saggista Stefano Bartezzaghi).<h2>OMAGGIO A MICHELA MURGIA CON IL SUO “RICORDATEMI COME VI PARE”</h2>Imprescindibili i tributi a tre figure fondamentali per il festival recentemente scomparse: Daniela Zedda, Enrico Lai e <a href="https://arte.sky.it/news/libro-michela-murgia-dare-vita" target="_blank">Michela Murgia</a>. In particolare, alla scrittrice femminista e attivista sarda, amica di lunga data della kermesse, viene dedicato l’evento Oggi splende Michela Murgia. Nella giornata conclusiva del 7 luglio, l'intellettuale originaria di Cabras – <a href="https://arte.sky.it/news/morte-michela-murgia" target="_blank">venuta prematuramente a mancare il 3 giugno 2023</a>, all’età di 51 anni – sarà al centro di un omaggio realizzato dagli ospiti del festival: insieme leggeranno alcuni brani tratti dal suo libro <a href="https://arte.sky.it/news/libro-michela-murgia" target="_blank">Ricordatemi come vi pare</a>, testamento intellettuale definitivo di Murgia, pubblicato postumo da Mondadori nel 2024. [Immagine in apertura: Festival Letterario della Sardegna L'Isola delle Storie, 2022. Foto Enrico Lai]

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A Venezia la scala ipnotica e surreale di Carsten Höller

Il dubbio, l’incertezza, quella sensazione che qualcosa non sia esattamente come dovrebbe essere: sono queste le suggestioni che si trovano alla base della ricerca dell’artista tedesco <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/carsten-holler-mostra-copenaghen" target="_blank">Carsten Höller</a>, che in modo giocoso e ironico, da ormai diversi decenni, invita l’osservatore ad aprirsi a ciò che non conosce, a “correre un rischio”. E lo fa attraverso grandi installazioni ambientali, che lo spettatore è invitato a percorrere: come nel caso dell’opera Scala del dubbio/Doubt Staircase, installata permanentemente a<a href="https://arte.sky.it/news/venezia-palazzo-diedo-nicolas-berggruen" target="_blank"> Palazzo Diedo</a> a Venezia, nuova sede della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-gallerie-accademia-venezia-museum-berggruen" target="_blank">Berggruen Arts &amp; Culture</a>.<h2>LA “SCALA DEL DUBBIO” DI CARSTEN HÖLLER A VENEZIA</h2>Da poco svelato al pubblico, l’intervento di Höller va ad ultimare una scala incompiuta del palazzo del XVIII secolo, ottenendo una struttura a chiocciola perfettamente integrata con l’architettura originaria, che però presenta una leggera alterazione che rende il tutto impercettibilmente surreale. La struttura, infatti, è inclinata di cinque gradi: una modificazione minima eppure impossibile da non percepire. Così, mentre il visitatore del palazzo si reca dal piano nobile al secondo piano, non può fare a meno di avvertire un lieve senso di incertezza indecifrabile. "Carsten Höller è famoso<a href="https://arte.sky.it/news/carsten-holler-scivolo-danish-architecture-centre" target="_blank"> per gli scivoli che ha costruito</a>”, ha spiegato il curatore Baldo Hauser, “ma ora si cimenta nella costruzione di una scala ovale. Deve aver avuto in mente le scale veneziane di Palazzo Contarini del Bovolo e di Palladio, ma questa è inclinata, come forse la città nel suo complesso, o la mente umana: come facciamo a gestire la verticalità, e l'ordine in generale, quando il mondo in cui viviamo è tutto fuorché dritto?".<h2>LA FONDAZIONE BERGGRUEN ARTS AND CULTURE A VENEZIA</h2>L’installazione inaugurata da Höller è solo la più recente delle iniziative intraprese dalla Berggruen Arts &amp; Culture – fondazione benefica creata dal collezionista <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/09/herzog-de-meuron-costruiranno-il-berggruen-institute-di-los-angeles" target="_blank">Nicolas Berggruen</a> – nella Laguna veneziana. È il 2022 quando il filantropo acquista Palazzo Diedo, avviando un imponente intervento di restauro che si è concluso soltanto lo scorso aprile. L'obiettivo dell'istituzione è quello di mettere a disposizione i suoi cinque piani e oltre 4mila metri quadrati di spazi espositivi per ospitare residenze d'artista, mostre, eventi, proiezioni e performance. Attualmente lo spazio è aperto al pubblico con la mostra collettiva inaugurale Janus (visitabile fino al 24 novembre), che riunisce i lavori di undici artisti di fama internazionale, tra cui lo stesso Carsten Höller, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/libro-fotografia-studi-artista-marco-anelli">Urs Fischer</a>, Mariko Mori e Sterling Ruby.[Immagine in apertura: Carsten Höller, Scala del dubbio-Doubt Staircase, 2024, installation view, ph. Massimo Pistore, courtesy Berggruen Arts &amp; Culture]

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