Svelati i 7 finalisti del più ambito premio europeo di architettura

La rosa dei finalisti dell'ambito premio biennale <a href="https://arte.sky.it/news/grafton-architects-eu-mies-award-2022" target="_blank">EU Mies Awards</a> – istituito nel 1987 e giunto quest’anno alla 19esima edizione – si riduce da 40 a 5 candidati. Con l’eliminazione del <a href="https://arte.sky.it/news/finalisti-eu-mies-awards-studio-demogo">Bivacco Fanton,</a> realizzato ad Auronzo di Cadore dallo studio DEMOGO, non resta in lizza nessuno studio di architettura italiano. <h2>IL PIÙ AMBITO PREMIO EUROPEO DI ARCHITETTURA </h2>Due le categorie in cui si articola il <a href="https://arte.sky.it/news/grafton-architects-eu-mies-award-2022" target="_blank">riconoscimento</a>: quella riservata alle realtà emergenti, che coinvolge due studi, e quella principale, per la quale restano in corsa cinque edifici completati. Secondo la Commissione – presieduta da Frédéric Druot e composta da Martin Braathen, Pippo Ciorra, Tinatin Gurgenidze, Adriana Krnáčová, Sala Makumbundu e Hrvoje Njiric – le opere selezionate in entrambe le sezioni sono in grado di diventare un punto di riferimento per le città in cui si trovano, grazie all’elevata inclusività dei loro spazi. Pur nella loro eterogeneità i progetti finalisti sono accomunati dal rispetto dei principi della sostenibilità e dalla capacità di "nobilitare l’architettura".<h2>I PROGETTI FINALISTI DELL’EU MIES AWARDS</h2>Scendendo nel dettaglio, le cinque strutture finaliste si trovano in<a href="https://arte.sky.it/foto/repubblica-ceca-restauro-teatro-jirasek-adam-rujbr-architects" target="_blank"> Repubblica Ceca</a>, Germania, Spagna, Francia e Svezia: due sono edifici con funzione culturale, due sono strutture per la formazione, la restante è un'opera a carattere paesaggistico. Si comincia con la Plato Contemporary Art Gallery di Ostrava, il cui progetto di riqualificazione – che ha previsto il recupero di un edificio storico, coinvolgendo anche lo spazio esterno e restituendo un parco d’arte aperto ai cittadini – è stato curato dello studio polacco KWK Promes. Lo Study Pavilion della tedesca Technical University di Braunschweig è stato poi disegnato da Gustav Düsing e Max Hacke, mentre la Reggio School di <a href="https://arte.sky.it/news/madrid-museo-galeria-colecciones-reales" target="_blank">Madrid</a>, progettata dallo studio guidato da Andrés Jaque, combina ecologia, sostenibilità e pedagogia. Amelia Tavella Architectes firma il nuovo volto del convento Saint-François in Corsica, un edificio del 1480 nascosto tra le montagne e parzialmente crollato. Si raggiunge infine la Svezia con lo spazio pubblico e meditativo Hage, ideato da Brendeland &amp; Kristoffersen architects. <h2>I MIGLIORI ARCHITETTI EMERGENTI D'EUROPA</h2>A contendersi il titolo fra gli emergenti, infine, sono lo studio SUMA arquitectura, con sede a Barcellona, e gli architetti Branco del Rio, a loro volta di base a Coimbra. Ai primi si deve l'acclamata <a href="https://arte.sky.it/news/barcellona-migliore-biblioteca-pubblica-garcia-marquez">Biblioteca Gabriel García Márquez</a> di Barcellona, già nominata migliore nuova biblioteca pubblica dell'anno nel 2023. Nel villaggio di Piódão, in Portogallo – che conta poco più di 200 anime – Brando del Rio ha invece firmato il nuovo ufficio turistico. A marzo la giuria visiterà le opere finaliste per stilare la classifica definitiva: il vincitore di ogni categoria sarà proclamato il 25 marzo a Bruxelles, mentre la premiazione ufficiale si terrà il 14 maggio. Come sempre, a ospitarla sarà la cornice unica del <a href="https://arte.sky.it/news/padiglione-barcellona-mies-van-der-rohe-installazione" target="_blank">Mies van der Rohe Pavilion</a> di Barcelona. [Immagine in apertura: Reggio School, Madrid © José Hevia]

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Il docu-film su Borromini e Bernini vince il Nastro d'argento

Quella tra <a href="https://arte.sky.it/news/film-architettura-francesco-borromini" target="_blank">Francesco Borromini</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/bernini-programmi-tv-5-giugno" target="_blank">Gian Lorenzo Bernini</a> è forse la rivalità più famosa e prolifica della storia dell’arte: il primo fu architetto dal carattere inquieto e ribelle, che rifiutò la mondanità e i meccanismi dell’aristocrazia romana; il secondo, perfettamente inserito nell’alta società e nelle sue dinamiche di potere, è ricordato per le formidabili creazioni commissionate dalle più alte cariche del suo tempo. In un instancabile gioco al rialzo, il loro iconico antagonismo ha dato forma ad alcuni dei capolavori più straordinari della scultura e dell’architettura barocca. Parte da questi presupposti il docu-film <a href="https://arte.sky.it/news/borromini-bernini-programmi-tv-25-dicembre" target="_blank">Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione,</a> premiato ai <a href="https://arte.sky.it/news/sergio-leone-documentario-nastro-argento" target="_blank">Nastri d’argento</a> 2024 nella categoria "Documentario d’arte".<h2>LA RIVALITÀ TRA BORROMINI E BERNINI</h2>“Da me e da tutti i colleghi del nostro Direttivo Nazionale”, ha dichiarato Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, premiando il film, “i complimenti anche ai produttori e a tutto il team che firma questo viaggio straordinario in un mondo di eccellenza creativa e di rivalità assoluta, che aggiunge qualcosa di irresistibilmente spettacolare e contemporaneo alla storia di un ‘duello’ tra due geni dell’arte”. La pellicola – prodotta da Sky e Quoiat Films, con la regia di <a href="https://arte.sky.it/news/intervista-giovanni-troilo-film-borromini">Giovanni Troilo</a> e il soggetto di Luca Lancise – non racconta semplicemente la storia di due uomini ambiziosi e dall’innato talento, ma accende i riflettori sulla rivoluzione architettonica barocca, che cambiò per sempre l'immaginario e la topografia della città eterna.<h2>BORROMINI E BERNINI MAESTRI DELLA PERFEZIONE</h2>Protagonista assoluto del lungometraggio è Borromini, genio tormentato – rivale di Bernini ma, in primo luogo, in lotta con sé stesso – che arriverà a scegliere la morte pur di toccare l’eternità. Arricchito dal racconto di critici, registi, professori ed esperti di caratura internazionale, il film vede la partecipazione straordinaria, tra gli altri, di Daria Borghese, Aindrea Emelife, Waldemar Januszczak e Paolo Portoghesi. Disponibile on demand sulla piattaforma di streaming di Sky, il documentario andrà in onda, in replica, martedì 27 febbraio alle 19:30 su Sky Arte.

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