Il nuovo francobollo dedicato ai Bronzi di Riace

È il 16 agosto 1972 quando un sub dilettante si immerge a 230 metri dalle coste di Riace Marina, scendendo a 8 metri di profondità: il suo stupore può solo essere immaginato quando sul fondale scorge due figure umane di bronzo. Il mondo dell’arte ha il fiato sospeso quando i <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bronzi-riace-firenze-luigi-spina" target="_blank">Bronzi di Riace</a> – una delle scoperte della storia dell’archeologia subacquea più straordinarie di sempre, se non la più iconica ed emblematica in assoluto – tornano finalmente alla luce. Ad emergere dall'acqua del mar Ionio è un gruppo scultoreo in ottime condizioni, risalente alla metà del V secolo a.C., composto da quelli che sembrano due eroi (forse i “Fratricidi” di Pitagora di Reggio). <h2>IL FRANCOBOLLO DEDICATO AI BRONZI DI RIACE</h2> In occasione del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bronzi-riace-reggio-calabria-luigi-spina" target="_blank">50esimo anniversario</a> del ritrovamento – ricorrenza che tra il 2022 e il 2023 ha visto susseguirsi una ricca serie di mostre, iniziative e convegni –, le due magnifiche sculture diventano protagoniste anche di un francobollo da collezione, emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Appartenente alla serie tematica dal titolo Il Patrimonio artistico e culturale italiano, la stampa riproduce le due statue, oggi custodite presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, a partire da un bozzetto a cura del Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Per tutti gli amanti dell’arte filatelica e i collezionisti più appassionati, il bollo del primo giorno di emissione è disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Reggio Calabria Centro, mentre il francobollo può essere acquistato presso tutti gli Uffici Postali d’Italia dotati di sportello filatelico (gli “Spazio Filatelia”) e sul sito di Poste Italiane. [Immagine in apertura: Bronzi di Riace. Foto Valentina Silvestrini]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Scoperto uno strato nascosto di piombo nella "Ronda di notte" di Rembrandt

Il celebre dipinto Ronda di notte, realizzato dal maestro fiammingo Rembrandt nel 1642, è una delle opere più rappresentative della preziosa collezione del <a href="https://arte.sky.it/news/rijksmuseum-amsterdam-programmi-tv-17-febbraio" target="_blank">Rijksmuseum</a> di Amsterdam. A partire dal 2019, la tela è stata esaminata nel dettaglio grazie a un imponente progetto di <a href="https://arte.sky.it/news/dipinto-rembrandt-restauro-rijksmuseum" target="_blank">restauro</a> e ricerca intitolato Operation Night Watch. Ad oggi, l’iniziativa ha previsto il recupero dell’opera, anche attraverso la ricostruzione della sua versione originale con l’impiego dell’intelligenza artificiale; seguita da una <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-ronda-notte-rembrandt" target="_blank">fase successiva</a> di ricerca, che ha portato alla <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-rembrandt-rijksmuseum-amsterdam" target="_blank">scoperta di un disegno preparatorio</a>. Infine il capolavoro è stato sottoposto a una <a href="https://arte.sky.it/news/ronda-notte-rembrandt-amsterdam-digitale" target="_blank">digitalizzazione ad altissima risoluzione</a>, per consentirne la fruizione anche online. E adesso si aggiunge un ulteriore tassello a questa serie di straordinarie iniziative. <h2>LA NUOVA SCOPERTA SUL CAPOLAVORO DI REMBRANDT</h2> Torna infatti alla luce un primissimo strato preparatorio innovativo, composto da una sostanza contenente piombo. La scoperta dimostra la grande capacità di sperimentazione di Rembrandt, che nel corso della sua attività non si sottrasse dal provare nuove tecniche: infatti, questo tipo di “impregnazione” non è mai stata osservata in altri suoi dipinti, né tantomeno in quelli dei suoi contemporanei. L’artista scelse di applicare un leggerissimo strato di piombo poiché il luogo dove il quadro sarebbe stato esposto – un muro perimetrale della grande sala del Kloveniersdoelen di Amsterdam – era noto per essere particolarmente umido. Non a caso, un olio ricco di questo metallo protegge dall’umidità e previene la muffa. L’indagine diagnostica, effettuata attraverso diverse tecniche specialistiche, ha portato inoltre alla luce anche il delicato movimento semicircolare delle pennellate con cui l’artista applicò la sostanza oleosa. <h2>L'“OPERATION NIGHT WATCH”</h2> Operation Night Watch è un progetto condotto in collaborazione con l'Università di Amsterdam, l'Università di Utrecht, l'Università di Anversa e DESY. Questa fase dell'iniziativa, in particolare, fa parte del progetto di ricerca 3D Understanding of Degradation Products in Paintings del Netherlands Institute for Conservation+Art+Science+ (NICAS).[Immagine in apertura: The Night Watch, Rembrandt, 1642. On loan from the City of Amsterdam]

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