Castelli, rocche, ville, parchi, giardini: in occasione della Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, le architetture storiche di tutta Italia aprono i battenti (in forma rigorosamente gratuita) domenica 26 maggio. Giunta quest’anno alla 14esima edizione, l'iniziativa permette al visitatore non solo di riscoprire il territorio, ma anche di immergersi in luoghi senza tempo, colonne portanti del patrimonio artistico e culturale della Penisola.

IL PATRIMONIO DELLE DIMORE STORICHE ITALIANE

Quella delle dimore private di rilevanza storico-culturale è una ricchezza spesso sottovalutata eppure fondamentale: non si tratta soltanto del più ampio "museo diffuso" d’Italia, ma anche di un mezzo essenziale per lo sviluppo del Paese, soprattutto per i centri urbani più piccoli e "fuori rotta" rispetto alle mete turistiche più gettonate. Sono infatti oltre 8200 le dimore private abitualmente aperte al pubblico, molte delle quali situate in Comuni con meno di 5000 abitanti. Ecco perché le ville, i castelli, i palazzi nobiliari e le residenze sono tra le risorse più efficaci per attivare una rete turistica “decentrata”, lontana dai circuiti più tradizionali.

I MONUMENTI DA VISITARE IL 26 MAGGIO

Sono oltre 450 i monumenti coinvolti nell'iniziativa quest'anno: dal salone del Casino delle Delizie Branconio dell'Aquila, deliziosamente affrescato nel Cinquecento, ai meravigliosi giardini di Villa Fabris di Feltre, nel Veneto. E poi ancora Villa Zari a Bovisio Masciago in provincia di Monza e Brianza, il Castello Odescalchi di Bracciano, nel Lazio, e Palazzo Matarazzo a Carlentini, in provincia di Siracusa. Si tratta di centinaia di “gioielli nascosti” in grado di generare un grande valore culturale anche per i borghi più piccoli, favorendo il turismo a breve raggio. Per prendere parte all’iniziativa è necessario prenotarsi sul sito ufficiale.

[Immagine in apertura: Villa Zari, Bovisio Masciago (MB)]