La mostra inaugurale del nuovo polo per l'arte dell'India

Finalmente il nuovo polo museale per l’arte contemporanea nello stato indiano di Karnataka è pronto ad aprire le porte ai visitatori: l’<a href="https://arte.sky.it/news/india-centro-arte-contemporanea-hampi-art-labs" target="_blank">Hampi Art Labs</a> – fondato dalla filantropa, mecenate e collezionista Sangita Jindal, presidente della JSW Foundation, insieme alla figlia Tarini Jindal Handa – inaugurerà il prossimo 6 febbraio. Situato nel villaggio di Hampi, riconosciuto come sito <a href="https://arte.sky.it/news/canto-lirico-italiano-patrimonio-unesco" target="_blank">Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO</a> e immerso tra le rovine dell'antica città di Vijayanagara, il centro è stato progettato dall'architetto indiano Sameep Padora, e accoglierà spazi espositivi, laboratori artistici e residenze.<h2>LA PRIMA MOSTRA DELL'HAMPI ART LABS</h2> La mostra inaugurale, aperta al pubblico dal 6 febbraio al 31 maggio, si intitola Right Foot First, e presenta le opere della collezione privata di Sangita Jindal, che include artisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/ai-weiwei-intelligenza-artificiale-circa" target="_blank">Ai Weiwei</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-andy-warhol-museo-fanteria-roma" target="_blank">Andy Warhol</a>, Annie Morris, Atul Dodiya e Bharti Kher, solo per citarne alcuni. Invitando l’osservatore a prendere parte al dialogo visivo libero e intergenerazionale che si instaura tra le opere (realizzate tra il 1998 e il 2023 ma sempre affini per tematiche e per estetica), la rassegna evidenzia i momenti cruciali dell'arte contemporanea indiana degli ultimi 25 anni. E tutto questo abbracciando l'architettura "fluida" della galleria, posizionando i lavori degli artisti (che spaziano tra le tecniche più disparate) in uno spazio le cui forme organiche sono ispirate alle curve del fiume Tungabhadra.<h2>IL PROGRAMMA DI RESIDENZA DELL’HAMPI ART LABS</h2> Prerogativa fondamentale della JSW Foundation è favorire lo sviluppo dell’arte contemporanea indiana: per questo motivo, l’Hampi Art Labs presenta anche un nuovo programma di residenza, suddiviso in diversi cicli dalla durata di tre mesi ognuno. Richiamando a raccolta artisti da diversi campi (dalla scultura alla fotografia, dalla pittura alla performance), l’iniziativa li esorta a lavorare a contatto con l'ambiente locale e artigiano, riflettendo sulle peculiarità del territorio: dalla vicinanza ai siti archeologici, alle unità industriali contemporanee e al senso di isolamento che generano. “Hampi Art Labs segna la determinazione della JSW Foundation nel continuare a favorire la crescita dell’ecosistema artistico dell'India”, ha dichiarato Sangita Jindal. “Dopo aver sostenuto iniziative artistiche nella regione e il restauro del patrimonio mondiale dell'UNESCO di Hampi, Hampi Art Labs offre la giusta cornice per invitare gli artisti a sperimentare con la produzione delle arti contemporanee”.
[Immagine in apertura: Andy Warhol, Atul Dodiya, Ai Weiwei, Praneet Soi and Rohini Devasher. Installation View, Right Foot First, 2023, courtesy of the artists and Hampi Art Labs]

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La call per un progetto espositivo dedicato all’universo femminile

“Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi, Signori, davanti ad una Donna”. Così recita il primo verso di una nota poesia, falsamente attribuita a <a href="https://arte.sky.it/news/amleto-william-shakespeare-fumetto" target="_blank">William Shakespeare</a>, ma in realtà tratta dallo spettacolo teatrale del Don Chisciotte di William Jean Bertozzo, ben più contemporaneo. A partire da questo componimento, l’assessorato alle pari opportunità del Comune di Foiano della Chiana (in provincia di Arezzo) lancia Perché donna, una call per un progetto espositivo interamente dedicato al femminile.<h2>COME PARTECIPARE A BANDO</h2> L’obiettivo della call è dare vita a una mostra collettiva di sole donne, che avrà luogo presso la Galleria Furio del Furia di Foiano della Chiana, dal 2 al 10 marzo. La sfida rivolta alle artiste è quella di rielaborare le parole di William Jean Bertozzo, creando un’opera d’arte originale, che sia un dipinto o una scultura. Per partecipare, basta inviare la propria domanda di partecipazione entro il 16 febbraio, allegando foto e breve descrizione del lavoro. Il regolamento completo è consultabile <a href="https://comune.foiano.ar.it/notizie/2360880/perche-donna#lg=1&slide=1" target="_blank">online</a>. Le proposte passeranno poi al vaglio del curatore dell’esposizione, che le valuterà in base ai criteri di pertinenza al tema, capacità di utilizzare modalità espressive contemporanee, innovazione e sperimentazione, valore della ricerca artistica, originalità e utilizzo dei linguaggi in modo trasversale. La partecipazione è gratuita, mentre il trasporto dell’opera, che dovrà pervenire alla galleria entro il 24 febbraio, è a carico dell’artista. [Immagine in apertura: foto di Steve Johnson su Unsplash]

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