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La magia dell'universo in una spettacolare installazione di luci
Altro
25 gennaio 2024
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La magia dell'universo in una spettacolare installazione di luci
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25 gennaio 2024
Il museo del collettivo digitale teamLab cambia sede, e si trasferisce nel nuovo quartiere di Azabudai Hills, a Tokyo. Per l’occasione vengono svelate due nuove installazioni immersive, che mettono l’osservatore di fronte a tutta la profondità insondabile dell’universo.
Fondato nel 2001 da Toshiyuki Inoko, il collettivo internazionale teamLab indaga da oltre vent’anni le potenzialità dell'incontro tra arte e scienza, dando vita a grandiose installazioni immersive, dinamiche e luminose. Nel giugno del 2018, gli artisti fondano il MORI Building Digital Art Museum: teamLab Borderless, un museo interamente dedicato alle loro spettacolari opere multimediali e interattive. Oggi, l’istituzione si trasferisce dall’isola artificiale di Odaiba di Tokyo a Azabudai Hills, quartiere della città giapponese immerso nel verde e progettato da Heatherwick Studio. L’inaugurazione della nuova sede è prevista per il 9 febbraio.
LE LUCI DELL’UNIVERSO IN UN’OPERA IMMERSIVA
Per l’occasione, teamLab presenterà al pubblico due monumentali installazioni inedite: Light Sculpture - Flow series e Microcosmoses - Wobbling Light.
Nella prima, una serie di raggi luminosi si intrecciano, formando una sorta di tunnel in movimento, che attira a sé lo spettatore, spostandosi avanti e indietro. “Stiamo lavorando alle nuove opere di ‘Light Sculpture’ proprio in questo momento, ed è qualcosa di incredibile”, ha dichiarato Toshiyuki Inoko. “Non ho idea di cosa stia succedendo nello spazio. Sono stato risucchiato nell'universo e sono diventato un tutt'uno con esso”, ha aggiunto Inoko, descrivendo la sensazione stimolata dall'ambiente immersivo.
LE NUOVE INSTALLAZIONI DI TEAMLAB A TOKYO
Nella seconda installazione, una miriade di luci colorate fluttuano placidamente nell'oscurità. Lo spazio, moltiplicato da uno specchio, sembra espandersi all'infinito. Così, come per magia, l’osservatore ha l’illusione di avere davanti a sé tutta l’incommensurabile profondità dell’universo, un ambiente quasi subacqueo, senza atmosfera. Il lavoro fa parte del più ampio e recente progetto di teamLab, Cognitive Sculpture: una ricerca artistica che spinge al limite la percezione umana, proponendo allo spettatore forme inusuali, che non si manifestano nel mondo fisico, ma soltanto in quello cognitivo. [Immagine in apertura: teamLab, Light Vortex © teamLab]PUBBLICITÀ