Il mestiere dell’attrice secondo Isabelle Huppert

Tra le attrici più affermate e apprezzate del cinema contemporaneo, la francese Isabelle Huppert si rivela davanti alla macchina da presa nel documentario Isabelle Huppert – Autoritratto, in onda su Sky Arte domenica 17 marzo. Attraverso le parole stesse dell'interprete, la <a href="https://arte.sky.it/news/isabelle-huppert-programmi-tv-23-settembre" target="_blank">pellicola</a> ripercorre la sua carriera e la sua vita personale. A prendere forma è un intenso e intimo autoritratto, che riflette sulle sfide del mestiere attoriale. Nel documentario Huppert si racconta infatti con sincerità, dai primi passi nel mondo del cinema fino all’affermazione: giovanissima scopre la passione per il grande schermo attraverso le commedie di Charlie Chaplin e Stanlio e Ollio, divenendo poi “protagonista” dei filmati in Super 8 del padre, figura che lei ricorda con affetto. E poi finalmente l’avvio della sua straordinaria carriera, in cui furono decisivi gli incontri con Yves Montand e Romy Schneider, seguiti dal debutto in Les Valseuses di Bertrand Blier. Ad oggi Isabelle Huppert (71 anni da compiere il 16 marzo) ha preso parte a più di 150 pellicole e nel documentario ricostruisce alcune delle collaborazioni con i massimi registi francesi e internazionali: da Claude Chabrol a Michael Haneke, passando per <a href="https://arte.sky.it/news/morte-jean-luc-godard-regista" target="_blank">Jean-Luc Godard</a>, Paul Verhoeven, Maurice Pialat, Werner Schroeter, Benoit Jacquot e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/07/addio-a-michael-cimino-regista-fuori-dal-coro" target="_blank">Michael Cimino</a>.

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Il mestiere dell’attrice secondo Isabelle Huppert | Sky Arte

A Ferrara il nuovo spazio che omaggia il regista Antonioni

La vita turbolenta del pittore Pellizza da Volpedo

Nato a Campi Salentina, in provincia di Lecce, nel 1937, Carmelo Bene debutta – dopo aver lasciato l'Accademia di Arte Drammatica Silvio D'Amico, convinto della inutilità di quel tipo di formazione – come protagonista del Caligola di Albert Camus. Di lì a poco si afferma come un enfant terrible del teatro. A ripercorrere tutta la sua carriera è il documentario Bene! Vita di Carmelo, la macchina attoriale, in onda su Sky Arte sabato 16 marzo, nel giorno esatto in cui ricorre l’anniversario della sua scomparsa, avvenuta nel 2002. Scritta a quattro mani da Lorenzo Bagnatori e Samuele Rossi, che ne firma la regia, la <a href="https://arte.sky.it/news/vita-carmelo-bene-documentario" target="_blank">pellicola</a> accende i riflettori sugli aspetti più controversi e affascinanti di questa figura immortale, considerata da molti il più grande attore del Novecento italiano: una “macchina attoriale”, come si autodefinì egli stesso adottando un significativo neologismo. La vita di Carmelo Bene (interpretato nel film da Filippo Timi) viene ripercorsa minuziosamente in questo docu-film, con una narrazione arricchita dal materiale inedito proveniente dall'Archivio Carmelo Bene della Fondazione Teatro della Toscana. L’incredibile talento di uno dei più influenti attori e drammaturghi di sempre viene inoltre analizzato da chi lo ha conosciuto personalmente o studiato a lungo: dalle compagne Lydia Mancinelli e Raffaella Baracchi alla figlia Salomè, fino agli esperti Franco Ungaro, Pietrangelo Buttafuoco e Simone Giorgino.

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L'Iliade diventa un avvincente spettacolo teatrale

Alla Scala di Milano la Turandot di Puccini in versione ipertecnologica

La storica Biennale Teatro diretta da Luca Ronconi nel 1975


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