L'aeroporto di New York si trasforma in un centro d'arte contemporanea

Manca poco più di un anno all’attesa inaugurazione nel 2026 del Terminal 6 del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/trasformato-il-terminal-di-eero-saarinen-allaeroporto-jfk-di-new-york " target="_blank">John Fitzgerald Kennedy</a>, il principale scalo internazionale della città di New York, la cui struttura in costruzione è al centro di un ambizioso progetto che mira ad arricchire l'esperienza dei viaggiatori attraverso l'integrazione di opere d'arte permanenti. Le autorità responsabili della gestione dell’aeroporto hanno infatti selezionato diciotto artisti che saranno chiamati a realizzare opere e installazioni site-specific per celebrare la diversità culturale e l'energia creativa della Grande Mela. Sulla falsariga di iniziative simili adottate presso gli altri due scali dell'area metropolitana, il LaGuardia e il Newark-Liberty, il progetto da 4,2 miliardi di dollari intende popolare uno spazio urbano molto frequentato con le opere di artisti locali e internazionali, che nobiliteranno le diverse aree del terminal con la propria visione artistica e il proprio stile distintivo, per offrire a tutti i viaggiatori un'esperienza culturale unica.<h2>18 ARTISTI PER TRASFORMARE IL JFK IN UNA “GALLERIA D’ARTE”</h2>Le opere d'arte commissionate per il nuovo terminal del JFK dovranno riflettere la diversità e la complessità della città di New York. Grazie alla presenza di sculture, installazioni sospese, opere murarie e grandi mosaici in vetro, il transito attraverso la nuova sezione dello scalo aeroportuale si trasformerà in un percorso immersivo creato da alcuni dei grandi protagonisti della scena artistica contemporanea. Tra questi, spiccano i nomi di artiste internazionali affermate, come la francese <a href="https://arte.sky.it/news/facciata-museo-kanal-bruxelles-laure-prouvost" target="_blank">Laure Prouvost</a>, la somala Uman o la sud-coreana <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/a-milano-tornano-gli-appuntamenti-con-larte-di-furla-series-e-la-volta-di-haegue-yang" target="_blank">Haegue Yang</a>, e talenti statunitensi come Charles Gaines, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/robert-smithson-nacy-holt-isola-programma-arte-contemporanea" target="_blank">Sky Hopinka</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-barbara-kruger-serpentine-gallery-londra" target="_blank">Barbara Kruger</a>, che saranno chiamati a portare “lo spirito unico della nostra regione nel nuovo Terminal 6 del JFK, accogliendo tanto i viaggiatori internazionali quanto quelli statunitensi", come ha sottolineato Kevin O'Toole, presidente della Port Authority dello scalo newyorchese.<h2>L’ARTE PUBBLICA NEL GRANDE SCALO DI NEW YORK</h2>Oltre a migliorare in modo significativo l’estetica degli affollati spazi aeroportuali, la presenza di opere d'arte permanenti all’interno del nuovo terminal rappresenta un'importante occasione per promuovere la fruizione pubblica dell’arte contemporanea, valorizzando contestualmente il patrimonio di una città stimolante come New York. L’iniziativa offre infatti ai viaggiatori in transito l’opportunità unica di interagire con opere che rifletteranno la ricchezza culturale della metropoli statunitense, la sua diversità e la sua vitalità. L'iniziativa delle autorità dello scalo newyorchese si prefigge così di diventare un modello di eccellenza per l'integrazione dell'<a href="https://arte.sky.it/news/festival-aeroporto-hong-kong " target="_blank">arte negli spazi pubblici</a>, finalizzata a migliorare l'esperienza quotidiana dei cittadini e dei visitatori.[Immagine in apertura: The Port Authority of New York and New Jersey. East Hall. This rendering shows the new Terminal 6's east hall. Credit: JFK Millennium Partners]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

I maestri del Surrealismo italiano protagonisti a Rovereto

È il 1924 quando <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giacometti-breton-parigi" target="_blank">André Breton </a>scrive un testo seminale che cambierà per sempre la storia dell’arte, superando i limiti della rappresentazione come conosciuta fino a quel momento: il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-surrealismo-bruxelles" target="_blank">Manifesto del Surrealismo</a>. Cento anni dopo, numerose <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-100-anni-surrealismo" target="_blank">mostre in tutto il mondo</a> celebrano questa rivoluzione espressiva: tra queste, anche Surrealismi. Da De Chirico a Gaetano Pesce, allestita fino al 20 ottobre al <a href="https://arte.sky.it/news/maternita-malinconia-mostra-mart-rovereto" target="_blank">MART di Rovereto</a>.<h2>A ROVERETO LA MOSTRA SUL SURREALISMO ITALIANO</h2>La rassegna, nata a partire da un’idea di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/01/a-teatro-vittorio-sgarbi-racconta-leonardo-da-vinci" target="_blank">Vittorio Sgarbi</a> e curata da Denis Isaia, riunisce ben 160 opere di oltre 70 artisti, accendendo i riflettori sulla pluralità di esperienze surrealiste nel territorio italiano. Da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giorgio-de-chirico-metafisica-conegliano" target="_blank">Giorgio de Chirico </a>ad <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/mostra-alberto-savinio-roma-palazzo-altemps" target="_blank">Alberto Savinio</a>, passando per<a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/lecco-milano-anni-60" target="_blank"> Enrico Baj</a> (di cui a Rovereto si conserva l’archivio), Alberto Martini ed <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-futurismo-matera-treviso" target="_blank">Enrico Prampolini</a>, il progetto espositivo fa luce su una nicchia espressiva rimasta a lungo marginale. In Italia, infatti, i temi surrealisti nella pittura nazionale vengono intercettati già nel 1939, con il saggio Fantasia degli italiani del critico Raffaele Carrieri. Molti degli artisti da lui individuati come precursori del Surrealismo si ritrovano nel corso della mostra.<h2>LO SVILUPPO DEL SURREALISMO IN ITALIA</h2>Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni che ripercorrono i temi nevralgici ed eterogenei affrontati dai surrealisti italiani. Si parte già dalla piazza del MART, con la grande Sedia Portaritratti di Gaetano Pesce che, alta più di quattro metri, accoglie i visitatori, per poi passare alla sala introduttiva. Ci si addentra successivamente nella prima sezione, L’oltrestoria, che indaga la vena più oscura del Simbolismo a partire dalle sperimentazioni di Giorgio de Chirico, in cui affondano le radici del Surrealismo. Si prosegue con l'episodio Surrealtà, dove emerge più nettamente la vena fantastica, irreale e onirica: gli artisti danno qui vita a scenari fiabeschi e perturbanti, abitati da soggetti che pur essendo inanimati sembrano vivi. La terza sezione, I principi del piacere, esplora la sessualità freudiana e inconscia, mentre l’ultimo capitolo si concentra sui Parasurrealismi e sulla ripresa del Surrealismo a partire dalla fine degli anni Cinquanta da parte delle delle neo-avanguardie.[Immagine in apertura: Surrealismi. Da de Chirico a Gaetano Pesce. Ph Mart]

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