In arrivo agli Uffizi le lezioni di storia delle arti per tutti

Cos’è il collezionismo? E quali sono le dinamiche di potere che lo "regolavano" in passato? Cosa succede a una collezione quando viene dissipata? La risposta a queste (e ad altre domande) sarà fornita dai illustri esperti del campo dal ciclo di appuntamenti Brevissime. Lezioni di storia delle arti, ospitate dal 25 settembre nell’Auditorium delle <a href="https://arte.sky.it/news/uffizi-miglior-museo-italiano-mondo" target="_blank">Gallerie degli Uffizi</a>.<h2>AGLI UFFIZI LE LEZIONI DI STORIA DEL COLLEZIONISMO </h2>Lanciato dalla casa editrice Centro Di, il progetto di divulgazione si articolerà in due stagioni, tra settembre e novembre e poi ancora tra marzo e maggio. Il tema degli incontri della prima parte sarà L’insaziabile desiderio. Storia e storie del collezionismo, e seguirà il fil rouge della raccolta d’arte a partire dai grandi magnati del passato fino ai giorni nostri. Si tratta di un soggetto vasto e ambizioso, che sarà trattato, appuntamento dopo appuntamento, dai figure di rilievo. Si parte, il 25 settembre, con il direttore delle Gallerie degli Uffizi <a href="https://arte.sky.it/news/uffizi-firenze-progetti-simone-verde" target="_blank">Simone Verde</a> che sarà intervistato da Ginevra Marchi, ideatrice del progetto Brevissime, sul rapporto tra Collezionismo e potere, fornendo una cornice di contesto per gli incontri successivi.<h2>GLI APPUNTAMENTI ALLE GALLERIE DEGLI UFFIZI</h2>Appuntamento il 3 ottobre con il curatore del <a href="https://arte.sky.it/news/riapertura-gallerie-europee-met-new-york" target="_blank">Metropolitan Museum of Art di New York </a><a href="https://arte.sky.it/news/medici-mostra-newyork" target="_blank">Keith Christiansen</a>, che racconterà la storia del collezionismo di <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/caravaggio-verita-luce-catania" target="_blank">Caravaggio </a>in America, mentre la settimana successiva (il 10 ottobre) Laura Lombardi affronterà il tema del collezionismo come forma d’arte. Offrirà uno sguardo sulla storia del passato la lezione di Luca Mattedi, che il 24 ottobre approfondirà la fortuna dei Primitivi in Toscana. Il 7 novembre sarà quindi la volta di Marco Sammicheli, direttore del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-poetic-activism-adi-design-museum-milano" target="_blank">Museo del Design di Milano</a> e curatore della <a href="https://arte.sky.it/news/triennale-estate-2024" target="_blank">Triennale</a>, a trattare il tema del collezionismo nel design, seguito il 14 novembre dallo zoologo Marco Masseti, che racconterà delle raccolte di animali esotici e rari. Le collezioni dei romani saranno infine al centro dell’incontro del 21 novembre, con il tuffo nel passato guidato dall’archeologa Anna Anguissola, mentre il 28 novembre lo scrittore e studioso Luca Scarlini aprirà un varco sulla questione della dissipazione delle raccolte. [Immagine in apertura: Credits ufficio stampa delle Gallerie degli Uffizi]

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Dopo il debutto sul grande schermo, Hopper – Una storia d’amore americana arriva su Sky Arte – in prima visione – giovedì 26 settembre. Diretto da Phil Grabsky, il <a href="https://arte.sky.it/news/film-edward-hopper-cinema" target="_blank">documentario</a> Nexo Digital ripercorre la carriera e le vicende biografiche di uno degli artisti più rappresentativi delle contraddizioni della cultura americana:<a href="https://arte.sky.it/news/programmazione-grande-arte-cinema-2024" target="_blank"> Edward Hopper</a>.Chi era davvero l’influente artista? E come hanno fatto le sue opere a ottenere un tale successo, influenzando generazioni di artisti dopo di lui, da Rothko a <a href="https://arte.sky.it/news/banksy-museum-new-york" target="_blank">Banksy</a>, passando per cineasti come Alfred Hitchcock e David Lynch? La pellicola risponde a questa domanda con l'ausilio di interviste di esperti e letture di diari.“Inizialmente sono stato attratto dall'idea di un uomo scorbutico, monosillabico e sgradevole”, spiega il regista Phil Grabsky, “ma ho imparato che questa era una sintesi molto ingiusta dell'uomo Hopper, che è stato molto più complicato e complesso di così. Durante gli studi per il film, ho anche scoperto che non si può capire Edward Hopper senza capire sua moglie, Jo. È per questo motivo che, con il progredire delle ricerche, abbiamo cambiato il titolo in Hopper: Una storia d'amore americana, alludendo sia al suo amore per l'architettura e i paesaggi americani, sia al suo rapporto con Jo”.

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