Il libro pop-up che celebra una delle imprese umane più epiche della storia

<p>Non è la prima volta che dedichiamo spazio alle opere pop-up di El Pacino, Aniv Delarev e Yghor Kowalvsky – ovvero le tre menti dietro il progetto <a href="https://arte.sky.it/news/libri-finti-clandestini-venezia" target="_blank">Libri Finti Clandestini</a>. Nato con l’obiettivo di realizzare libri d’arte usando solamente “carta trovata in giro”, il gruppo di lavoro si è distinto negli anni per le sue creazioni capaci di coniugare minuzia tecnica e poesia. </p><p>La nuova opera entrata nel catalogo del collettivo si intitola <em>August 7, 1974 - Le Funambole</em>, ed è un tributo al funambolo Philippe Petit, che il 7 agosto del 1974 camminò tra le Torri Gemelle del World Trade Center di New York su un filo sospeso a più di 400 metri di altezza, teso clandestinamente la sera prima.</p><h2>UN OMAGGIO POP A PHILIPPE PETIT</h2><p>L'impresa, passata alla storia come una delle più audaci e spericolate di sempre, è “raccontata” dal collettivo con un <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/libri-finti-clandestini-nordwand" target="_blank">volume pop-up</a>, realizzato utilizzando carte provenienti da varie stamperie e magazzini della provincia milanese, piegate e tagliate a mano con l'aggiunta di piccoli personaggi stampati digitalmente, e un unico filo che percorre il libro-narrazione. Un lavoro minuzioso ed elegante, nel quale la sagoma di Petit spicca completamente vestita di nero, con un’asta per tenersi in equilibrio.</p><p>Definita il "crimine artistico del secolo", la storica iniziativa fu possibile grazie a sei anni di pianificazione, iniziando il tutto mentre le torri si trovavano ancora in fase di costruzione. Petit trasportò in cima alle torri tutta l’attrezzatura tecnica con l’aiuto dei suoi collaboratori, riuscendo a farlo con falsi documenti e travestimenti.</p><h2>LE PAROLE DEGLI AUTORI</h2><p>“<em>'August 7, 1974 - Le Funambole, è un omaggio di Libri Finti Clandestini a Philippe Petit e al 'Coup' artistico del secolo”</em>, hanno commentato i membri del collettivo. “<em>L’opera, un libro pop-up realizzato a mano in copia unica secondo la filosofia del progetto LFC che punta a riutilizzare scarti cartacei di varie tipologie e provenienze, presenta un unico filo che percorre tutte le pagine e, districandosi tra vari elementi, incontra le due torri di carta che emergono all’apertura della parte centrale, svelandone infine il vero protagonista</em>".</p><p>[Immagine in apertura: Libri Finti Clandestini]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Mestre si prepara ad accogliere la pittura "luminosa" di Matisse

<p>Nel corso della sua carriera, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-lettere-henri-matisse" target="_blank">Henri Matisse</a>, uno dei protagonisti indiscussi dell'arte moderna europea, ha dedicato grande attenzione all’esplorazione artistica della luce e del colore. Aperta a partire dal prossimo 28 settembre negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/vetrine-artista-default-mestre " target="_blank">Centro Culturale Candiani</a>, a Mestre, la mostra <em>Matisse e la luce del Mediterraneo </em>indagherà come il grande pittore francese abbia cercato di restituire nelle sue tele l'abbagliante bellezza del Mediterraneo e del "Midi" francese attraverso colori netti, saturi e vivaci. Tra litografie, disegni e tele, le oltre cinquanta opere esposte evidenzieranno l’attualità del lascito artistico di Matisse nel settantesimo anniversario della sua morte.</p><h2>LA LUCE E IL COLORE NELL’ARTE DI HENRI MATISSE</h2><p>L’allestimento della mostra si dispiega come un viaggio attraverso sette aree tematiche che presentano i capolavori di Henri Matisse e gli ambienti che li hanno ispirati, oltre a un interessante raffronto con artisti coevi e successivi, affascinati dalle medesime atmosfere mediterranee. </p><p>Passando attraverso sezioni dedicate a temi come il mare, la luce e la modernità dell’opera di Matisse, la suddivisione del percorso espositivo permetterà ai visitatori di esplorare il focus della mostra, offrendo fino al 4 marzo del prossimo anno una panoramica completa della produzione artistica del maestro francese, del suo rapporto con il Mediterraneo, nonché un interessante confronto creativo con i principali esponenti delle avanguardie del Novecento, tra cui Henri Manguin, <a href="https://arte.sky.it/news/raoul-dufy-mostra-roma-palazzo-cipolla" target="_blank">Raoul Dufy </a>e André Derain, e altri artisti stregati dalle opere di Matisse, come Saverio Barbaro, <a href="https://arte.sky.it/foto/scultura-luce-marinella-senatore-galleria-cracco-milano" target="_blank">Marinella Senatore </a>e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/larazzo-di-chris-ofili-alla-national-gallery-di-londra" target="_blank">Chris Ofili</a>.</p><h2>I CAPOLAVORI DI MATISSE ESPOSTI A MESTRE</h2><p>Le opere raccolte per l’esposizione, tutte provenienti da prestigiose collezioni italiane e internazionali come la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pablo-picasso-galleria-nazionale-roma" target="_blank">Galleria Nazionale d’Arte Moderna</a>, il Philadelphia Museum of Art e il <a href="https://arte.sky.it/news/centre-pompidou-parigi-ristrutturazione" target="_blank">Centre Pompidou</a> di Parigi, comprendono disegni, litografie e i celebri <em>papiers découpés</em>, i <a href="https://arte.sky.it/news/libro-collage-henri-matisse " target="_blank">collage</a> che chiudono idealmente il percorso della mostra evidenziando l’ultima rivoluzione artistica del maestro francese, centrata sull’esaltazione dell’ornamento e sulla stilizzazione delle figure. </p><p><em>Matisse e la luce del Mediterraneo </em>concentra così la propria attenzione sulla rappresentazione della luce e del colore nell’opera di uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea, indagando il legame intimo fra le opere di Henri Matisse e la magia di quelle atmosfere mediterranee che furono una delle sue principali fonti d’ispirazione.</p><p>[Immagine in apertura: Henri Matisse: <em>Odalisca gialla</em>, 1937, Philadelphia Museum of Art.]</p>

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