La fine dei CCCP (e l'inizio dei CSI) nelle testimonianze inedite dei protagonisti

<p>A poche settimane dall'inizio del tour che porterà i CCCP a solcare i palchi italiani, a quattro decenni dal primo EP <em>Ortodossia</em>, un nuovo saggio racconta la storia dei protagonisti della band a partire dal loro scioglimento e dalla costituzione dei CSI. Autore del volume, pubblicato da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-italia-jean-michel-basquiat" target="_blank">Aliberti Compagnia Editoriale</a>, è <a href="https://arte.sky.it/news/libro-lucio-battisti" target="_blank">Donato Zoppo</a>.</p><p>Reduce dal successo dell'ultimo testo dedicato a Lucio Battisti, lo scrittore e giornalista ha realizzato un racconto corale sul debutto del Consorzio Suonatori Indipendenti, dialogando con gli artefici del primo storico album <em>Ko de mondo</em>, pubblicato nel gennaio del 1994.</p><h2>IL NUOVO LIBRO SUI CSI</h2><p>“<em>CCCP e CSI sono state due storie assai legate, la fine dei primi coincise con l’inizio dei secondi, anche se le due vicende si sono talmente confuse da essere di difficile leggibilità. Ci stavamo volutamente autodistruggendo. Era difficile chiudere una storia come la nostra, l’ultimo anno facemmo l’impossibile per portarla a termine. La chiusura dei CCCP per me fu proprio la fine della giovinezza</em>”, dichiara <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/08/proiezione-film-giovanni-lindo-ferretti-paolo-boriani-casa-museo-asger-jorn-albissola" target="_blank">Giovanni Lindo Ferretti</a>, lo storico leader della band in uno dei contenuti esclusivi presenti all'interno del libro.</p><p>Sono diversi i temi affrontati da Zoppo tra le oltre duecento pagine del saggio, dal titolo <em>CSI. È stato un tempo il mondo</em>: la dissoluzione dell'iconico gruppo composto da Danilo Fatur, Giovanni Lindo Ferretti, Annarella Giudici e Massimo Zamboni, e la successiva nascita dei CSI; la creazione dell'album <em>Ko de mondo</em> e il ritiro della band in Bretagna; l'accoglienza da parte del pubblico e gli stravolgimenti che il disco portò sulla scena italiana.</p><h2>I MUSICISTI CHE HANNO CONTRIBUITO AL LIBRO</h2><p>Ad accompagnare le parole dell'autore anche una serie di interviste inedite ai protagonisti: tra questi Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali, Ginevra Di Marco, Alessandro Gerbi e Pino Gulli, il discografico Stefano Senardi, Finaz della Bandabardò, e il fotografo <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-guido-harari-ferrara" target="_blank">Guido Harari</a>. La prefazione è invece di Federico Guglielmi, decano del giornalismo rock nostrano, testimone privilegiato dell'impatto che <em>Ko de mondo</em> e i CSI ebbero nel panorama musicale nostrano.</p><p>[Immagine in apertura: photo Claudio Martinez]</p>

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Al via il rinnovamento di uno storico museo a Sydney

<p>È stato svelato pochi giorni fa l’ambizioso progetto di rivitalizzazione del <a href="https://arte.sky.it/news/powerhouse-ultimo-sydney-progetto" target="_blank">Powerhouse Museum</a>, l’importante centro museale di Ultimo, sobborgo dell’area metropolitana di <a href="https://arte.sky.it/news/sydney-museo-apertura-sanaa" target="_blank">Sydney</a>, in Australia. Il piano di rinnovamento, elaborato da Durbach Block Jaggers Architects in collaborazione con Architectus, Youssofzay + Hart, e gli architetti del paesaggio di Tyrell Studio, mira a preservare e valorizzare il patrimonio storico dell'edificio, migliorando al contempo l'accessibilità e l'interazione con il pubblico. La nuova configurazione prevede spazi espositivi ampliati e aree pubbliche rinnovate, che renderanno il museo un punto di incontro ancora più accogliente e inclusivo.</p><h2>IN AUSTRALIA RINASCE UNO STORICO MUSEO </h2><p>Ospitato all’interno della storica centrale elettrica di Ultimo, edificata alla fine del XIX secolo, il Powerhouse è un museo di scienze e arti applicate; la sua collezione conta oltre 500mila oggetti, destinati a essere presentati in maniera più coinvolgente nei nuovi spazi espositivi. Collegandosi alle diverse istituzioni culturali adiacenti, il Powerhouse punta a diventare un polo museale innovativo e moderno, in grado di ospitare mostre internazionali e dare maggiore visibilità alla propria raccolta, permettendo ai visitatori di intraprendere un un viaggio attraverso la scienza, l'innovazione e il design. Il progetto di riqualificazione della struttura museale sarà bilanciato tra la conservazione del patrimonio storico e architettonico esistente e l'integrazione di nuove funzionalità e tecnologie all'avanguardia.</p><h2>DAL 2027 SYDNEY AVRÀ UN NUOVO POLO CULTURALE</h2><p>Durante i tre anni di chiusura per lavori, gli interventi di rinnovamento interesseranno tanto gli spazi espositivi interni, quanto la realizzazione di un'ampia piazza pubblica, sulla quale affaccerà il nuovo ingresso del museo. Il progetto di rivitalizzazione del Powerhouse Museum Ultimo, i cui costi complessivi si aggirano sui 250 milioni di dollari australiani, mira dunque a rafforzare il ruolo del museo come istituzione culturale di primo piano, promuovendo lo sviluppo di un dinamico distretto culturale nel cuore della metropoli australiana.</p><p>[Immagine in apertura: Powerhouse Ultimo renewal concept design. Credit DBJ]</p>

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