Il museo del futuro secondo Migliore+Servetto

<p>In quasi trent’anni di carriera, lo studio di progettazione italiano con sede a Milano <a href="https://arte.sky.it/news/bookshop-colosseo-prix-versailles-migliore-servetto" target="_blank">Migliore+Servetto</a> ha realizzato oltre ottocento progetti in ventuno nazioni, ottenendo prestigiosi riconoscimenti internazionali. Si è così progressivamente affermato come un punto di riferimento nel panorama contemporaneo dell'architettura e del design. Ai due co-founder, Ico Migliore e Mara Servetto, si deve oggi il libro <em>Museum Seed. The Futurability of Cultural Places</em>: esito di ricerche pluriennali da parte del duo, delinea una nuova prospettiva sui musei, concependoli come entità dinamiche e in continua evoluzione. </p><h2>IL MUSEO COME “SEME” SECONDO MIGLIORE+SERVETTO </h2><p>Nel volume, portato sugli scaffali da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-bambini-enigmistica-gentile" target="_blank">Electa</a>, quindici esperti – <wbr><wbr>tra direttori di musei, curatori, collezionisti, accademici, architetti, designer, giornalisti e psicologi – si confrontano sull'importanza di reinventare gli spazi museali affinché rispondano alle esigenze di un pubblico globale e diversificato. Come semi, i musei devono germogliare, trasformandosi in organismi viventi che promuovono la comunità e l'inclusione, attraverso l'integrazione di tecnologia, intelligenza artificiale e neuroscienze. Questo approccio innovativo ridefinisce il concetto tradizionale di museo, facendo leva su un'interazione profonda tra conservazione e narrazione, rivoluzionando non solo la struttura fisica, ma anche l'esperienza dell'utente. Ponendo l'accento sulla necessità di accessibilità universale e di engagement emotivo, nel futuro gli spazi culturali del futuro saranno in grado di assicurare al loro pubblico esperienze dinamiche, in modo da stimolare la curiosità e l'apprendimento attivo, ma dovranno rendersi accessibili anche a persone con capacità e background culturali eterogenei. La sinergia tra architettura, design e nuove tecnologie punta quindi a riconciliare storia e innovazione, sintetizzandosi in spazi che parlano al presente pur radicandosi nel passato.</p><h2>ICO MIGLIORE E MARA SERVETTO ALLE GALLERIE D’ITALIA A TORINO</h2><p><em>Museum Seed. The Futurability of Cultural Places</em> sarà presentato al pubblico nel corso di un incontro con gli autori alle <a href="https://arte.sky.it/news/museo-gallerie-italia-torino" target="_blank">Gallerie d’Italia di Torino</a>, in programma per martedì 10 dicembre. I due architetti guideranno gli spettatori in un viaggio attraverso gli otto punti del manifesto che ispira il loro approccio progettuale; a completare il quadro sarà il dialogo con esperti come Andrea Gaggioli, che approfondirà la dimensione psicologica dell’esperienza culturale, ed Eleonora Gerbotto, che porterà il suo contributo sui progetti legati alla “cultura di base”. Il professor Paolo Inghilleri, inoltre, estenderà la conversazione con un focus sul ruolo terapeutico degli spazi museali, arricchendo il dibattito moderato da Christiane Bürklein. L'imminente appuntamento torinese si prospetta quindi come un'occasione di confronto per ripensare i luoghi della cultura come spazi trasformativi, capaci di parlare a una società in continua evoluzione.<br /><br />[Immagine in apertura: Museo di Storia Naturale, Milano. Photo Andrea Martiradonna]</p>

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Il bando per fotografi sui temi delle migrazioni e dei diritti umani

<p>Il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-adrian-paci-mudec-milano" target="_blank">tema della migrazione</a> è uno dei più urgenti e complessi della nostra epoca. Per indagarlo, Nexus ETS lancia un invito a tutti i fotografi, professionisti e dilettanti da ogni parte del mondo, con il concorso <em>Il Mosaico della Migrazione</em>. L’obiettivo è creare un mosaico virtuale e collettivo composto da fotografie e microtesti che raccontano e documentano le esperienze migratorie in tutte le loro sfaccettature. Ogni partecipante avrà l'opportunità di offrire il proprio contributo andando a formare un grande disegno collaborativo, all'interno del quale ogni immagine racconterà una storia singolare e al contempo universale. L'iniziativa incoraggia non solo la riflessione individuale, ma anche la condivisione di testimonianze diverse, sottolineando che la migrazione è un fenomeno che ci riguarda tutti, in modo differente ma interconnesso.</p><h2>IL CONCORSO CHE INVITA A COMPORRE UN “MOSAICO DELLA MIGRAZIONE”</h2><p>Le fotografie devono essere accompagnate da didascalie o testi brevi che arricchiscano le immagini con la forza evocativa delle parole. Questi testi, che possono essere presentati nella lingua madre dell’autore, aggiungono una dimensione narrativa al progetto, trasformandolo in un panorama multilingue accessibile a tutti via Internet. Il risultato sarà un mosaico multicolore che rappresenterà, nel suo complesso, la foto “vincitrice”: non solo servirà a documentare le storie di migrazione, ma diventerà anche un prezioso archivio di narrazioni che illumineranno le diverse sfaccettature di un fenomeno globale. Al termine del concorso, il mosaico sarà celebrato attraverso eventi pubblici e performance, tra cui una narrazione orale condotta da Annalisa Vandelli, rinomata fotoreporter e scrittrice italiana.</p><h2>UN "MOSAICO" DI FOTO ACCESSIBILE ONLINE</h2><p>Per partecipare c’è tempo fino al 31 dicembre 2024: basta inviare i propri scatti (fino a un massimo di cinque fotografie), ognuno accompagnato da un breve testo, tramite l’apposito <a href="https://www.nexusemiliaromagna.org/contest-fotografico-il-mosaico-della-migrazione/" target="_blank">modulo online</a>. Al termine delle iscrizioni le proposte passeranno al vaglio di una giuria composta da esperti nel campo della geografia, delle arti visive e della comunicazione, che garantirà che le opere selezionate riflettano al meglio la complessità e la bellezza del tema scelto. Il risultato finale sarà pubblicato sul sito di <a href="https://www.nexusemiliaromagna.org/" target="_blank">Nexus Emilia Romagna ETS</a>: cliccando su ogni singola immagine si aprirà una finestra pop-up con le parole di accompagnamento scritte dall'autore, permettendo all’osservatore di approfondire la storia che ognuna delle fotografie racchiude.</p><p>[Immagine in apertura: foto di Markus Spiske Unsplash]</p>

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