Al Lucca Film Festival anche un tributo a Marcello Mastroianni

Paul Schrader, Ethan Hawke, Matthew Modine, Pupi Avati, Ruben Östlund: sono tante le personalità di spicco del mondo del cinema internazionale attese alla 20esima edizione del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/lucca-film-festival-europa-cinema-mostre-george-romero-mario-monicelli-marco-bellocchio" target="_blank">Lucca Film Festival</a>, in programma dal 21 al 29 settembre. In cartellone ben 230 proiezioni, oltre 50 opere in anteprima italiana (tra cui 12 lungometraggi, 12 cortometraggi, e 10 corti a tema ambientale).<h2>LA 20ESIMA EDIZIONE DEL LUCCA FILM FESTIVAL</h2>Con la direzione artistica di Nicola Borrelli, il programma del Lucca Film Festival accende i riflettori sull'opera del regista e sceneggiatore statunitense Paul Schrader, <a href="https://arte.sky.it/news/premi-mostra-cinema-venezia-2022" target="_blank">Leone d’Oro alla carriera nel 2022</a>, con una masterclass e di una retrospettiva dei suoi film; il 27 settembre, inoltre, riceverà il Premio alla Carriera. Oltre atteso ospite è l'attore, regista e produttore statunitense Ethan Hawke che presenterà, in anteprima italiana, il suo ultimo film da regista, Wildcat, e sarà premiato il Golden Panther Award. Sarà a Lucca anche il regista svedese Ruben Östlund, due volte Palma d'Oro a Cannes per The Square – (pellicola ispirata a un’installazione artistica eccezionalmente <a href="https://arte.sky.it/news/museo-cinema-torino-the-square-ruben-ostlund" target="_blank">allestita davanti al Museo del Cinema di Torino</a> fino al 14 ottobre) e Triangle of Sadness: il 28 settembre terrà una masterclass, ritirerà il Golden Panther Award e sarà omaggiato con una proiezione dei suoi lavori. Da segnalare anche la presenza di due opere imponenti, entrambe della durata di oltre tre ore: Rei del giapponese Toshihiko Tanaka (che narra dell’incontro tra la trentenne Matsushita Hikari e un fotografo paesaggista sordo durante un viaggio tra le montagne dell'Hokkaido) e The Old Bachelor dell’iraniano Oktay Baraheni (la storia di due fratelli di mezza età e del loro rapporto con un padre abusante).<h2>A LUCCA LA MOSTRA PER I 100 ANNI DI MASTROIANNI</h2>La madrina del festival sarà Chiara Mastroianni, attrice e figlia d’arte, che aprirà la kermesse con l'inaugurazione di una mostra dedicata al padre <a href="https://arte.sky.it/news/marcello-mastroianni-programmi-tv-28-maggio" target="_blank">Marcello</a>, allestita dal 21 settembre al 27 ottobre a Palazzo Pfanner. Nel <a href="https://arte.sky.it/news/viva-marcello-mastroianni-retrospettiva-casa-del-cinema" target="_blank">centenario della nascita del grande attore</a> – l’interprete italiano più premiato di sempre, con oltre cinquant’anni di carriera e 140 film all’attivo – l'esposizione Marcello l’antidivo di successo ne ripercorre la carriera: esposti manifesti originali, locandine, fotobuste e bozzetti del corredo pubblicitario dell'epoca all'uscita dei film (con particolare attenzione alla colonna sonora delle sue pellicole senza tempo), tutti provenienti dalla collezione del curatore Alessandro Orsucci. Come spiega il curatore, la retrospettiva si basa su “una ricerca fatta sulla filmografia, che mi ha permesso di selezionare le opere proprio tenendo conto dell’importanza del film e soprattutto del lavoro di Marcello con gli altri”. Doverosa la sezione dedicata a <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-4-marzo-sophia-loren" target="_blank">Sophia Loren</a>, con la quale Mastroianni ha condiviso ben 14 pellicole (prima tra tutte Cuori sul mare, in cui l’attrice aveva solo 16 anni). Il progetto offre anche l’opportunità di riscoprire il fondamentale legame dell'attore con la città di Lucca, dove aveva la sua casa di campagna (più precisamente a Pescaglia, sulle colline lucchesi). [Immagine in apertura: Lucca. Foto di Mayumi Maciel su Unsplash]

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Lodi ricorda Alessandro Manzoni a 150 anni dalla scomparsa

Cos’hanno in comune la figlia di Cesare Beccaria, Marianna de Leyva, Enrichetta Blondel e Lucia Mondella? Sono tutte figure femminili, realmente esistite o frutto della fantasia di un grande autore, attorno a cui ha ruotato la vita e l’arte del più importante romanziere italiano di tutti i tempi: <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-alessandro-manzoni" target="_blank">Alessandro Manzoni</a>. L’impatto di queste donne sulle opere e sulla vita dello scrittore milanese, scomparso oltre <a href="https://arte.sky.it/news/murales-alessandro-manzoni-milano" target="_blank">150 anni</a> fa, costituisce il focus dell’esposizione Le donne di casa Manzoni. Percorsi d’arte, amicizia e letteratura, in apertura il prossimo 15 novembre a <a href="https://arte.sky.it/news/spazio-giuliano-mauri-lodi " target="_blank">Lodi</a>. Curata da Monja Faraoni e Luca Marcarini, la mostra documenta il legame tra Manzoni e una serie di importanti figure storiche, come la madre Giulia Beccaria, la prima moglie Enrichetta Blondel, e la figlia Vittoria Manzoni, dedicando ampio spazio alla notevole influenza sulla famiglia Manzoni dell’artista Maria Cosway.<h2>LA MOSTRA SULLE DONNE NELLA VITA E NELLE OPERE DI MANZONI</h2>Partendo dal ruolo di assoluto rilievo svolto dalle donne "reali" nel corso della vita dello scrittore e drammaturgo, la mostra presenta un inedito e approfondito contrappunto dedicato all'analisi delle "donne di carta", create da Manzoni per i suoi scritti; tra loro Lucia, protagonista de <a href="https://arte.sky.it/news/promessi-sposi-libro-bambini " target="_blank">I Promessi Sposi</a>, sua madre Agnese e la Monaca di Monza. I numerosi documenti esposti confermano come per dare forma e vita a tali personaggi femminili, Alessandro Manzoni si sia spesso lasciato ispirare dalle donne reali che lo circondavano nella vita di tutti i giorni. Accanto ad alcune rare edizioni delle opere manzoniane, che documentano l'influenza dell’universo femminile sulla produzione letteraria dell'autore, la mostra lodigiana presenta al pubblico numerose opere d’arte: si va da alcuni ritratti dello scrittore alle molte tele ispirate dalle vicende de I Promessi Sposi, a conferma dell’immediato successo riscosso dal suo capolavoro letterario nell’Italia del XIX secolo.<h2>MANZONI PROTAGONISTA ALLA FONDAZIONE COSWAY DI LODI</h2>Visitabile fino al 26 gennaio 2025 negli spazi della Fondazione Cosway, recentemente sottoposti a un attento lavoro di riqualificazione, la mostra intende infine rendere omaggio al rapporto di profonda amicizia che legava la madre e la moglie di Alessandro Manzoni all’artista Maria Cosway, proponendo una prospettiva inedita sulle dinamiche familiari che hanno certamente plasmato l’opera dell'influente scrittore. Attraverso un percorso espositivo che lega arte, letteratura e sfera privata, Le donne di casa Manzoni promette di condurre i visitatori alla scoperta del ruolo fondamentale delle figure femminili nella formazione del principale romanziere della storia della letteratura italiana. [Immagine in apertura: Maria Hadfield Cosway, Autoritratto con cappello ornato da piume di struzzo (da Rubens) 1785-86 circa, matita e acquerello su carta, 108 x 88 mm. Lodi, Fondazione Maria Cosway. Foto di Maria Teresa Carossa, Lodi]

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