Una cantina nel veronese si aggiudica la Medaglia dell’architettura del vino

È il progetto dello <a href="https://arte.sky.it/news/premi-festa-architetto-2022" target="_blank">studio di architettura Bricolo FalsarellaAssociati</a> per l’opera di rinnovamento della Cantina Gorgo, in provincia di Verona, il vincitore della Medaglia dell’architettura del vino, un premio assegnato dall’Ordine degli architetti di Treviso per celebrare l'eccellenza nella valorizzazione dei <a href="https://arte.sky.it/news/bevi-arte-vinificare-programmi-tv-4-giugno " target="_blank">territori vinicoli </a>attraverso l'architettura. L’intervento di recupero e ampliamento in chiave moderna dell’antico modello del brolo, il cortile posteriore delle <a href="https://arte.sky.it/news/giornata-ville-veneto" target="_blank">ville venete</a>, ha ottenuto il riconoscimento alla prima edizione del riconoscimento in virtù della sua capacità “di unire materialità e senso della composizione, e poiché risponde agli obiettivi del premio con un intervento di trasformazione, cura e valorizzazione del paesaggio entro un processo di riuso e ampliamento dell’esistente”, come evidenziato dalla giuria.<h2>LA CANTINA CHE HA VINTO LA MEDAGLIA D'ARCHITETTURA DEL VINO</h2>Reinterpretando in chiave contemporanea uno spazio ibrido fra interno ed esterno, tradizionalmente dedicato alla mediazione fra gli ambienti della villa e i terreni agricoli circostanti, l’opera di rinnovamento architettonico curata dagli architetti Francesca Falsarella e Filippo Bricolo per la cantina nel veronese ruota attorno a un'ampia area a cielo aperto. Si tratta di un ambiente che invita alla contemplazione e alla degustazione, immersi nella bellezza del paesaggio. Grazie a un approccio umanizzante e radicato nelle tradizioni del territorio, esemplificato dal ricorso a materiali dalle superfici grezze, il progetto combina il recupero e l'ampliamento della struttura esistente con un design che rispetta e valorizza il contesto delle colline moreniche di Custoza, integrandosi nel paesaggio per valorizzarne il patrimonio culturale e naturale.<h2>IL PROGETTO DELLO STUDIO BRICOLO FALSARELLA</h2>A conferma dell'eccellenza del lavoro svolto presso la Cantina Gorgo, lo studio Bricolo Falsarella Associati ha ottenuto anche altri importanti riconoscimenti. Tra questi il Premio IN_ARCHITETTURA 2023, dedicato agli interventi architettonici realizzati nell’area del triveneto, assegnato per la capacità di dialogare con il paesaggio adottando un approccio sostenibile e inclusivo. Mettendo in atto un’idea progettuale perfettamente aderente ai principi ispiratori dell’<a href="https://arte.sky.it/news/cantine-vino-italia-libro-architettura " target="_blank">architettura del vino</a>, lo studio veronese ha "umanizzato" uno spazio esistente, mosso dall’obiettivo di “cercare una nuova sinergia con i bellissimi paesaggi dove siamo chiamati ad operare lavorando sui materiali, sulle atmosfere e sula realizzazione di spazi avvolgenti e rivelatori”, come hanno dichiarato gli stessi Falsarella e Bricolo. [Immagine in apertura: vista dal vigneto del padiglione del Brolo della Cantina Gorgo. Photo credits Atelier XYZ]

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Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Il festival fiorentino che combina danza e tramonto

Nell’ora in cui il giorno si trasforma in notte e i raggi del sole illuminano di una magnifica patina dorata tutto ciò che ci circonda, un festival a Scandicci (in provincia di Firenze) presenta un suggestivo cartellone di spettacoli di danza contemporanea pensati per la cornice del Pomario del Castello dell’Acciaiolo. Dal 6 giugno al 4 luglio torna <a href="https://arte.sky.it/news/firenze-festival-danza-nutida" target="_blank">Nutida Nuovə danzatrici/ori</a>, la kermesse ideata da <a href="https://arte.sky.it/news/komorebi-spettacoli-danza-firenze" target="_blank">Stazione Utopia</a> e giunta quest’anno alla quinta edizione. Esplorando i territori della creazione coreografica, il progetto (con la direzione artistica di Cristina Bozzolini e Saverio Cona) affianca ai più noti esponenti della scena contemporanea – come Philippe Kratz, Michele di Stefano, Pablo Girolami, Rachelle Anais Scott, Giovanni Insaudo – giovani talenti emergenti.<h2>A SCANDICCI TORNA IL FESTIVAL DI DANZA CONTEMPORANEA “NUDITA”</h2>Nelle quattro settimane vanno in scena 22 diversi titoli, con 31 repliche e 10 anteprime. “La programmazione”, spiegano i due direttori artistici, “è incentrata come sempre su una proposta variegata e, insieme all’ospitalità di valenti autori italiani, riserviamo un'attenzione particolare al coinvolgimento di quegli artisti che, per problematiche legate al mercato del lavoro o per scelta, hanno costruito la propria carriera all'estero”. Altro elemento fondamentale di questa edizione è l’improvvisazione, che viene indagata “attraverso ‘Impulso’, azione improvvisativa in coproduzione con Tempo Reale, e attraverso la costruzione di ‘Dancebox’, uno spazio messo a disposizione degli artisti ospiti che desiderano apportare un contributo creativo al festival con tecnica e magia, tradizione e avanguardia, rispetto e iconoclastia, immaginando brevissime performance”.<h2>IL PROGRAMMA DELLA QUINTA EDIZIONE DI “NUTIDA”</h2>Si parte il 6 giugno con Metamorfosi dell’esserci e del divenire, spettacolo “pedagogico” con la regia di Cesare Torricelli, che coinvolge gli studenti disabili dell’Istituto I.I.S. Sassetti Peruzzi di Scandicci e i danzatori Aldo Nolli, Carmine Catalano e Matilde Di Ciolo. La kermesse entra nel vivo con l’anteprima di Selective Breeding / Work in progress di Pablo Girolami e della compagnia IVONA: una pièce sul tema della sopravvivenza in un contesto distopico. Il giorno successivo va in scena Impulso, un’improvvisazione tra il musicista Francesco Giomi e una comunità di danzatori, articolata attorno al rapporto tra suono e gesto. Tra le produzioni originali Nutida/Stazione Utopia troviamo DUMMY, una ricerca sulla condizione fisica dell’insicurezza, della paura, della vergogna e della fragilità (il 17 giugno) e Fool that I am con Matilde Di Ciolo, prodotto da Nutida/Stazione Utopia e firmato da Davide di Giovanni, ispirato alla canzone Black Is the Color of My True Love’s Hair nella versione di <a href="https://arte.sky.it/news/nina-simone-fumetto" target="_blank">Nina Simone</a> (il 3 luglio).[Immagine in apertura: MiR Dance Company Jenga. Foto Bettina Stoß]

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