Tutto quello che c'è da sapere sulla prossima grande mostra di Anselm Kiefer

<p>Le origini dell’articolato percorso che ha portato <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-anselm-kiefer-firenze-palazzo-strozzi" target="_blank">Anselm Kiefer</a> ad affermarsi come uno degli artisti più influenti del panorama contemporaneo saranno al centro di una nuova importante mostra che inaugurerà il prossimo 14 febbraio all'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-cnosso-oxford " target="_blank">Ashmolean Museum</a> di Oxford, nel Regno Unito. Intitolata <em>Anselm Kiefer: Early Works</em>, l’esposizione intende esplorare i temi e i motivi che hanno caratterizzato la produzione artistica del giovane Kiefer attraverso una selezione di quarantacinque opere realizzate tra il 1969 e il 1982, tra cui dipinti, acquerelli, libri, fotografie e xilografie, con il contrappunto di tre nuovi dipinti, scelti personalmente dall’artista tedesco per l'occasione e provenienti dalla sua collezione personale.</p><h2>UN VIAGGIO ALLE ORIGINI DI UN MAESTRO DELL'ARTE CONTEMPORANEA</h2><p>La retrospettiva dedicata alle prime opere di Kiefer esplorerà l’evoluzione estetica e tematica della sua arte, senza tralasciare l’impatto della storia tedesca dell’ultimo secolo sulla sua produzione. Nato nel 1945, l’artista rientra in quella generazione di tedeschi che per prima fu chiamata a confrontarsi con il peso del recente e drammatico passato del proprio Paese. Questa progressiva presa di coscienza emerge con forza anche da una delle sue prime opere, la serie <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/12/mostra-anselm-kiefer-met-breuer-new-york" target="_blank"><em>Occupations</em></a>, che racchiude le fotografie dello stesso artista che fa il saluto nazista mentre indossa la divisa dell’esercito tedesco appartenuta al padre: un lavoro il cui incredibile carattere provocatorio rappresenta ancora oggi un appello contro la rimozione del passato collettivo, nonché un invito all’osservatore a riflettere sull’esperienza di chi il nazismo lo ha vissuto in prima persona.</p><h2>GLI ESORDI DI KIEFER IN UNA MOSTRA A OXFORD</h2><p>Da un punto di vista stilistico, la mostra britannica prenderà poi in esame l’importanza di alcuni elementi ricorrenti nell’arte di Kiefer, come la sua maestria nella <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-stampa-artistica-andy-warhol-damien-hirst-albertina-vienna" target="_blank">tecnica xilografica</a>, l’amore per la rappresentazione di paesaggi e i costanti riferimenti all’universo letterario nei temi e nei titoli delle sue opere. Questi e altri tratti distintivi, rintracciabili fin dai suoi primi lavori, emergono da un contesto espositivo ricco di dettagli e spiegazioni, e risultano così incredibilmente “<em>stratificati, forti e toccanti</em>”, come ha sottolineato Lena Fritsch, curatrice della sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea dell’Ashmolean Museum. </p><p>Visitabile fino al 15 giugno 2025, la mostra <em>Anselm Kiefer: Early Works</em> rappresenta dunque un'occasione unica per approfondire la conoscenza di uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea, offrendo una panoramica completa e stimolante sulle sue opere giovanili.</p><p>[Immagine in apertura: The artist at work in his studio Photo courtesy Barbara Klemm]</p>

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Da Vincent van Gogh ad Andy Warhol, la nuova stagione de "La Grande Arte al Cinema"

<p>Con una programmazione che spazia dal post-Impressionismo del genio olandese di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-vincent-van-gogh" target="_blank">Vincent van Gogh</a> alla Pop Art di <a href="https://arte.sky.it/news/andy-warhol-fumetto-biografia" target="_blank">Andy Warhol</a>, la nuova stagione de <a href="https://arte.sky.it/news/grande-arte-cinema-camille-pissarro" target="_blank"><em>La Grande Arte al Cinema</em></a>, curata da <a href="https://arte.sky.it/news/grande-arte-cinema-2024" target="_blank">Nexo Studios</a> e ormai diventata un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti dell’arte, promette un viaggio emozionante attraverso le vite e le opere di alcuni dei più grandi artisti della storia. Quattro pellicole, in uscita nelle sale italiane da febbraio a maggio, porteranno lo spettatore alla scoperta dei retroscena dei capolavori di alcuni dei più geniali artisti del passato.</p><h2>LA GRANDE ARTE AL CINEMA 2025</h2><p>Il primo incontro in cartellone, il 4 e 5 febbraio 2025, è il docufilm <a href="https://arte.sky.it/news/documentario-pellizza-da-volpedo-festa-cinema-roma" target="_blank"><em>Pellizza pittore da Volpedo</em></a>, dedicato alla complessa figura del pittore divisionista Giuseppe Pellizza, noto al grande pubblico soprattutto per <em>Il Quarto Stato </em>(1901). </p><p>Diretto da Francesco Fei e interpretato da Fabrizio Bentivoglio – che presta la sua voce alla coscienza dell'artista, leggendo alcuni brani tratti da scritti ed epistolari inediti –, il film offre uno sguardo intimo sulla sua esistenza, caratterizzata da tormenti personali e pulsioni creative, che culmineranno in una tragica fine. Le riprese nei luoghi a lui cari e gli approfondimenti di Aurora Scotti, massima esperta di Pellizza, insieme alla collaborazione con l'Associazione Pellizza da Volpedo, arricchiscono il film di qualità storica ed emotiva, delineando un ponte tra passato e presente attraverso i suoi vibranti capolavori.</p><h2>IL GENIO DI VAN GOGH SUL GRANDE SCHERMO</h2><p>Il 4 e 5 marzo, gli spettatori avranno l'opportunità di viaggiare virtualmente alla <a href="https://arte.sky.it/news/film-national-gallery-200-cinema" target="_blank">National Gallery di Londra</a> con <em>Van Gogh. Poeti e amanti</em>. Il lungometraggio esplora l’acclamata mostra che, negli spazi di uno dei musei più celebri al mondo, ha riscritto la percezione comune sul pittore olandese, concentrandosi sui suoi anni formativi in Provenza.</p><p> Il regista <a href="https://arte.sky.it/news/girasoli-van-gogh-programmi-tv-16-febbraio" target="_blank">David Bickerstaff</a>, attraverso una narrazione visiva che cattura lo spirito libero e innovativo del celebre artista, si immerge nei temi della poesia e dell'amore che hanno influenzato la sua opera. Oltre a un'analisi dei colori e degli stili rivoluzionari impiegati da Van Gogh, l'opera offre uno spaccato sulla fragile condizione mentale dell'artista, approfondendo i motivi della sua scelta di trasferirsi sulle coste francesi, che divenne un momento cardine nella sua carriera.</p><h2>TUTTI I COLORI DELL’IMPRESSIONISMO</h2><p>La programmazione prosegue l’8 e 9 aprile con <em>L’alba dell’Impressionismo. Parigi 1874</em>. Diretto da Ali Ray e prodotto da Phil Grabsky per Exhibition on Screen, il film guida lo spettatore tra i capolavori raccolti nell’omonima mostra allestita al <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-febbraio-musee-orsay-parigi" target="_blank">Musée d’Orsay</a> in occasione dei <a href="https://arte.sky.it/news/150-anniversario-impressionisti-francia" target="_blank">150 anni del movimento</a>. </p><p>La pellicola ripercorre un anno nevralgico per gli impressionisti, che segnò una volta epocale. È infatti il 15 aprile 1874 quando, desiderosi di libertà creativa, i pittori del gruppo rifiutarono i canali ufficiali e organizzarono una mostra indipendente nello studio del fotografo Nadar. La <em>Società anonima</em> inaugurò un’esposizione con circa duecento opere, appese su pareti rivestite di lana bruno-rossastra, segnando l’inizio di una rivoluzione artistica senza precedenti. Ma cosa portò a questo gesto radicale? Chi erano i pittori anticonformisti che sfidarono le convenzioni con il loro stile audace? Il documentario esplora proprio questa storia di passione e ribellione, narrata non da storici e curatori ma da chi visse l’alba dell’Impressionismo: artisti, giornalisti e cittadini di Parigi.</p><h2>ALLA SCOPERTA DELLA FACTORY DI ANDY WARHOL</h2><p>Concludendo la stagione dell’arte il 6 e 7 maggio, <em>Andy Warhol. American dream </em>scava nel mosaico caleidoscopico dell’iconico artista pop statunitense. Diretto da Ľubomír Ján Slivka, il documentario svela i lati nascosti della vita di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-andy-warhol-joseph-beuys-londra" target="_blank">Warhol</a>, dalle sue umili origini slovacche fino ai luminosi giorni della <a href="https://arte.sky.it/news/libro-taschen-andy-warhol-friends" target="_blank">Factory di New York</a>. Attraverso interviste intime e materiali personali, lo spettatore è catapultato nel dinamico e spesso conflittuale mondo di Warhol, esplorando il suo rapporto con la famiglia e scoprendo come la sua introspezione abbia influenzato la cultura visiva contemporanea. Con contributi dei nipoti e un'approfondita analisi della sua influenza culturale, il film offre un nuovo sguardo su uno dei più straordinari innovatori dell'arte del XX secolo.</p>

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