A New York una mostra sui cani (e sui loro padroni)

Cosa hanno in comune <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/le-ninfee-di-monet-rivivono-nella-pittura-di-alex-katz" target="_blank">Alex Katz</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fiori-robert-mapplethorpe" target="_blank">Robert Mapplethorpe</a>,<a href="https://arte.sky.it/news/archivio-pablo-picasso-digitalizzato" target="_blank"> Pablo Picasso</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-paula-rego-national-gallery-londra" target="_blank">Paula Rego</a> e <a href="https://arte.sky.it/foto/mosaici-yayoi-kusama-kiki-smith-new-york" target="_blank">Kiki Smith</a>? Oltre a essere alcuni dei più affermati artisti del Novecento e del nostro secolo, condividono tutti l’amore per l’amico più fedele dell’uomo: il cane. E una mostra alla galleria <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/05/dubuffet-il-fondatore-dellart-brut-a-londra" target="_blank">Timothy Taylor</a> di New York, allestita fino al prossimo 23 agosto, lo dimostra. Dog Days of Summer, infatti, riunisce ben sessanta lavori di numerosi artisti che hanno rappresentato i cani come metafora o semplicemente come inseparabili compagni di avventure.<h2>I CANI NELLA STORIA DELL’ARTE</h2>Il progetto espositivo si presenta come un’indagine dell'<a href="https://arte.sky.it/news/pets-contemporary-photography-mostra-fotografiska" target="_blank">iconografia del cane nella cultura visiva</a>, identificandone la presenza già 8mila anni fa, epoca a cui risale la prima rappresentazione di un cucciolo incisa su una pietra di arenaria.Da lì in poi, l’amico a quattro zampe è sempre stato un degno protagonista dell’espressione artistica in quanto simbolo di fedeltà, protezione, gioco e amore incondizionato.La mostra newyorkese, quindi, porta gli spettatori alla scoperta dei cuccioli degli artisti, come il bassotto di nome Lump che, appartenuto a David Douglas Duncan, visse con l'artista <a href="https://arte.sky.it/news/docu-film-vita-parigi-pablo-picasso" target="_blank">Pablo Picasso</a> per ben sei anni diventando protagonista in molte delle sue opere; o ancora i famosi bracchi Weimaraner del fotografo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/mostra-william-wegman-fotografia-cani-lugano" target="_blank">William Wegman</a>, noto al vasto pubblico per gli scatti “in costume” dei suoi cani.<h2>LA MOSTRA ALLA TIMOTHY TAYLOR DI NEW YORK</h2>Attraverso una raccolta di dipinti, sculture, disegni, stampe e fotografie realizzati dal 1915 ai giorni nostri, la retrospettiva accende i riflettori su questo legame unico e spesso sottovalutato: tra le opere in mostra, anche una serie di lavori recenti, tra cui spiccano Mango di Hilary Pecis, un quadro dai colori sgargianti in cui il piccolo cagnolino protagonista si rannicchia su dei cuscini, e Pearl di Jesse Mockrin, un disegno a grafite in cui il ricciolo della coda di un carlino si abbina allo stile rococò del vestito del suo proprietario.Altri lavori indagano invece il ruolo dei cani nella storia dell’uomo, così come nell’immaginario fantastico e nell’era del consumismo. È il caso del dipinto di Karen Kilimnik Friends in the woods, che strizza l’occhio alle scene canine rappresentate dai grandi maestri del passato.[Immagine in apertura: Hilary Pecis, Mango, 2024 © Hilary Pecis]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

I reperti di San Casciano esposti nel museo dei Bronzi di Riace

È il 2022 quando dal santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano emerge quella che è stata subito consacrata come<a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-archeologia-san-casciano-bagni-toscana" target="_blank"> la più grande scoperta archeologica del secolo</a>, pari soltanto al rinvenimento dei <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bronzi-riace-firenze-luigi-spina" target="_blank">Bronzi di Riace</a> nel 1972, avvenuta esattamente cinquant’anni prima. Dal piccolo Comune in provincia di Siena vengono alla luce i <a href="https://arte.sky.it/news/statua-apollo-san-casciano-dei-bagni" target="_blank">Bronzi di San Casciano</a>: una ricchissima collezione composta da oltre venti statue e statuette in bronzo, monete ed ex-voto.<h2>I BRONZI DI SAN CASCIANO APPRODANO A REGGIO CALABRIA</h2>Dopo la messa in sicurezza, la pulitura e il restauro, i reperti sono subito partiti per una mostra itinerante che ha visto la prima tappa al Palazzo del Quirinale, per poi approdare al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bronzi-san-casciano-mann-napoli" target="_blank">MANN di Napoli</a>. Proseguendo il suo itinerario, la retrospettiva epocale giunge finalmente al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bronzi-riace-reggio-calabria-luigi-spina" target="_blank">Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC)</a>, l’istituzione che conserva i Bronzi di Riace. A cura di Massimo Osanna, Direttore generale Musei, e Jacopo Tabolli, Gli dèi ritornano – I bronzi di San Casciano, visitabile fino al 12 gennaio 2025, offre allo spettatore l'opportunità di osservare per la prima volta sotto lo stesso tetto le due scoperte archeologiche più importanti della storia, immergendosi nell’affascinante universo degli antichi rituali etruschi e romani legati alle acque termali, testimoniati dai preziosi ritrovamenti toscani.<h2>I RITUALI ETRUSCHI LEGATI ALL’ACQUA TERMALE</h2>Le statue in bronzo sono state infatti rinvenute e scavate nel loro contesto originario e questo ha permesso “di studiare e ricostruire le storie delle persone che frequentarono l’antico santuario, che dal III secolo a.C. al V secolo d.C. fece dell’acqua termale il suo fulcro. Il racconto di questo centro di ritualità e culto, che fu etrusco prima e romano poi”, spiega Massimo Osanna, “si snoda dunque attraverso il percorso espositivo come un viaggio nel paesaggio delle acque sacre, ma è al contempo un viaggio nelle tappe della più autentica ricerca archeologica”. Una volta concluse tutte le tappe dell’itinerario, i reperti troveranno casa in una <a href="https://arte.sky.it/news/museo-bronzi-san-casciano-bagni-toscana" target="_blank">sede museale permanente</a>: il cinquecentesco Palazzo dell’Arcipretura di San Casciano dei Bagni, acquistato appositamente dallo Stato nel 2023.[Immagine in apertura: Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano. Foto: © Giuseppe Asciutto - Courtesy Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (MArRC)]

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A New York una mostra sui cani (e sui loro padroni)

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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