Giacomo Leopardi e Carmelo Bene "si incontrano" a Recanati

I meravigliosi versi poetici di <a href="https://arte.sky.it/news/digitalizzazione-giacomo-leopardi-opere" target="_blank">Giacomo Leopardi</a> hanno superato la prova del tempo, incantando generazioni di affiatati lettori, studiosi, studenti e professori, ma anche <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-arte-contemporanea-casa-leopardi-recanati" target="_blank">ispirando artisti di ogni categoria</a>. Tra questi, anche la “macchina attoriale” (come lui stesso si definiva) <a href="https://arte.sky.it/news/carmelo-bene-programmi-tv-16-marzo" target="_blank">Carmelo Bene</a>, enfant terrible del teatro della neoavanguardia. Il loro “incontro” è protagonista di un racconto fotografico inedito realizzato dai fratelli Fabio e Roberto Buschi quasi quarant'anni fa, e allestito nelle sale della Torre del Borgo di Recanati.<h2>CARMELO BENE E L’OMAGGIO A GIACOMO LEOPARDI</h2>La mostra Nè di sospiri è degna la terra. Carmelo Bene / Leopardi. Foto inedite svela per la prima volta al pubblico le immagini catturate dai fratelli Buschi quando, il 12 settembre del 1987, l’interprete fu chiamato a recitare i Canti di Leopardi nella piazza intitolata allo stesso poeta. Stampati a partire dai provini e dai negativi originali conservati nell’archivio Buschi, gli scatti vedono finalmente la luce in occasione del 22esimo anniversario della scomparsa di Bene, avvenuta a Roma il 16 marzo 2002. L’intento della retrospettiva, spiegano i curatori Andrea Balietti e Claudio Fazzini, è proporre una lettura visuale dell’evento teatrale, sottolineando la potenza di queste “immagini viventi”.<h2>IL VALORE DELLA FOTOGRAFIA NEL TEATRO DI CARMELO BENE</h2>Quando gli fu proposto di interpretare la celebre opera leopardiana, Carmelo Bene accettò di buon grado, ma senza lasciare spazio a fraintendimenti: l’avrebbe fatto, come sempre, a suo modo e alle sue condizioni. Perciò scelse di “de-teatralizzare” la lettura dei Canti, rifiutandosi di “portar la voce”, ovvero di esibirsi in un canonico recital. Decise invece di interpretare i versi del poeta soprattutto attraverso il corpo. Ed è proprio per questo motivo che le fotografie di questa esibizione assumono un ruolo determinante nella testimonianza del lavoro del mitico attore, rendendo immortale una performance che fino a questo momento sembrava essere andata perduta o quantomeno dimenticata.[Immagine in apertura: Carmelo Bene a Recanati © Fratelli Fabio e Roberto Buschi]

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Sono tante le donne che fin dagli albori hanno sperimentato con la musica elettronica, dando vita a un’autentica avanguardia “al femminile”. A raccontarlo è la celebre artista<a href="https://arte.sky.it/news/circa-laurie-anderson-londra" target="_blank"> Laurie Anderson</a>, voce narrante del documentario Sisters With Transistors – Le pioniere della musica elettronica.In onda su Sky Arte domenica 14 aprile, la pellicola diretta da Lisa Rovner approfondisce le vicende delle musiciste che hanno trovato nella tecnologia, tra sintetizzatori e theremin, “un’arena” per sperimentare con sonorità innovative e ridefinire i confini della musica, solcando nuove dimensioni.Il racconto prende forma anche grazie ai preziosi materiali d’archivio che approfondiscono i percorsi e le ricerche musicali di Clara Rockmore, Bebe Barron, Suzanne Ciani, Laurie Spiegel ed Eliane Radigue.

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