Quando la musica è da guardare: l'era del vinile in mostra

<p>Piccole opere d’arte racchiuse in un "quadrato" di 31,43 centimetri per lato: sono le <a href="https://arte.sky.it/news/covergreen-copertine-rock-san-vincenzo" target="_blank">copertine dei vinili </a>che hanno fatto la storia della musica contemporanea. Memorabili, controverse, iconiche, queste immagini hanno rappresentato per decenni la perfetta fusione tra le sette note e le arti visive, divenendo in alcuni casi più celebri dei dischi al loro interno. La mostra <em>Musica da guardare - Copertine d’autore e vinili dal 1940 a oggi</em>, visitabile fino al 3 novembre nelle sale del seicentesco <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-antonio-ligabue-giuseppe-pende-fermo" target="_blank">Palazzo dei Priori </a>di Fermo, esplora questa felice unione artistica attraverso oltre 230 copertine d'autore. Sono state accuratamente selezionate dalla vasta collezione privata del curatore della rassegna, Alessandro Biocca. Tra gli artisti rappresentati sul fronte dei dischi in esposizione figurano nomi illustri, come quelli di <a href="https://arte.sky.it/news/andy-warhol-fumetto-biografia " target="_blank">Andy Warhol</a>, <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-jeff-koons-galleria-deodato-roma" target="_blank">Jeff Koons</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-disegni-milo-manara-mozart" target="_blank">Milo Manara</a>, le cui opere riprodotte delineano una panoramica accurata della storia della musica e dell'arte dell'ultimo secolo.</p><h2>OLTRE 230 VINILI IN MOSTRA A FERMO</h2><p>Durante l’epoca d’oro dei dischi in vinile, compresa tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Ottanta, le copertine degli LP hanno svolto un ruolo fondamentale nel comunicare l'identità e lo spirito degli album musicali. L'esposizione nel capoluogo marchigiano ripercorre le tappe fondamentali di questa vicenda artistica attraverso un percorso scandito da sette sezioni, ciascuna dedicata a un tema specifico di questa forma d’arte. Dalle opere prime alle cover censurate, passando per i generi d’arte visiva rappresentati, come fotografia, grafica, disegno e fumetto, ogni capitolo della mostra presenta un tassello fondamentale dell’evoluzione delle copertine dei dischi, riflettendo i cambiamenti culturali e tecnologici delle varie epoche. Tra le opere in esposizione spiccano i dipinti “prestati” al mondo della musica, come quelli eseguiti da Warhol, Koons e <a href="https://arte.sky.it/news/salvador-dali-casa-natal-figueres-spagna" target="_blank">Dalí</a>, oltre ai lavori ideati specificamente concepiti per le cover da fotografi e fumettisti di rilievo, inclusi <a href="https://arte.sky.it/news/oliviero-toscani-archivio-digitale-politecnico-torino" target="_blank">Olivero Toscani</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fiori-robert-mapplethorpe " target="_blank">Robert Mapplethorpe</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-luigi-ghirri-masi-lugano" target="_blank">Luigi Ghirri</a>, Milo Manara e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-cattolica-andrea-pazienza" target="_blank">Andrea Pazienza</a>. <span></span></p><h2>QUANDO GLI ARTISTI “RAFFIGURANO” LA MUSICA</h2><p>Esplorando l’intima connessione fra arte e musica, i visitatori possono osservare un’incredibile sequenza composta dalle copertine dei vinili più rappresentativi dell’ultimo secolo di musica. Un itinerario espositivo in cui generi e stili musicali si mescolano: fianco all’altro, ad esempio, si possono trovare dischi di musicisti diversissimi come <a href="https://arte.sky.it/news/pink-floyd-musica-arte-frameless-londra" target="_blank">Pink Floyd</a>, Michael Jackson, <a href="https://arte.sky.it/news/francobolli-lucio-dalla-san-marino" target="_blank">Lucio Dalla</a> e Massive Attack. Tante anche le curiosità che la mostra svela, a partire presentate nella sezione focalizzata sugli errori di stampa, ovvero su dischi che sono entrati in commercio con refusi o sviste grafiche per poi divenire oggetti di culto per i collezionisti internazionali. <em>Musica da guardare</em>, curata dallo stesso Biocca e promossa dal comune marchigiano nell’ambito del ciclo di eventi intitolato <em>Fermo. Il tempo delle mostre</em>, ricorda al pubblico il rilievo delle copertine dei dischi, capaci per molti anni di porsi al pubblico come impareggiabile forma d'arte e strumento di comunicazione visiva, e ne celebra l’eredità culturale in un’epoca dominata dalla musica digitale e “immateriale”.<br /><br />[Immagine in apertura: veduta dell’allestimento della mostra <em>Musica da guardare</em>, Palazzo dei Priori, Fermo]</p>

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<p>È l’affascinante e misteriosa storia di un possibile dittico, realizzato da <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-ritratti-rembrandt-rijksmuseum" target="_blank">Rembrandt Harmensz van Rijn </a>nel 1632 e poi venduto separatamente all’inizio dell’Ottocento, al centro della mostra <em>Rembrandt Reunited</em>, che aprirà al pubblico il prossimo 3 settembre a Nivå, piccolo comune sulla costa orientale della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-chiharu-shiota-aros-danimarca " target="_blank">Danimarca</a>. Due opere del maestro di Leida tornano visibili una accanto all'altra a distanza di oltre 220 anni dall’ultima volta: si tratta di <em>Ritratto di un uomo di 40 anni </em>e di <em>Ritratto di una donna di 39 anni</em>, provenienti rispettivamente dal <a href="https://arte.sky.it/news/cipressi-van-gogh-mostra-met-new-york" target="_blank">Metropolitan Museum of Art </a>di New York e dalla Nivaagaard Collection, che ha organizzato l’evento espositivo. </p><h2>DUE RITRATTI DI REMBRANDT DI NUOVO INSIEME</h2><p>Entrambi i ritratti in esposizione sono attribuiti con certezza a Rembrandt e risalgono al 1632: dipinti su pannelli di quercia di dimensioni molto simili, per oltre un secolo fecero parte della stessa collezione privata, per poi essere messi in vendita separatamente nel 1801. All’inizio del XX secolo, il quadro oggi appartenente alla collezione danese venne acquistato da un ricco proprietario terriero di Nivå, per poi entrare a far parte della Nivaagaard Collection, l'istituzione che ospita la prestigiosa mostra. L'esposizione congiunta delle due opere è il risultato di un progetto di ricerca internazionale condotto proprio dalla collezione danese in collaborazione con il RKD-Netherlands Institute for Art History e il Metropolitan Museum of Art. Attraverso <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-ronda-notte-rembrandt" target="_blank">approfondite indagini tecniche </a>condotte sui supporti in legno e sui pigmenti, nonché accurate valutazioni storico-artistiche, gli studiosi stanno tentando di risolvere il mistero della connessione tra i due dipinti, per stabilire se il grande artista olandese li avesse originariamente realizzati come elementi appartenenti a un unico dittico.</p><h2>UN PROGETTO DI RICERCA INTERNAZIONALE SVELA UN ENIGMA SU REMBRANDT</h2><p>Non resta quindi che attendere il 3 settembre: in occasione dell’inaugurazione della mostra, infatti, si terrà un seminario durante il quale saranno presentati i risultati delle indagini tecniche e storiche. L’evento in programma offrirà ad appassionati e storici dell'arte la possibilità di valutare tali conclusioni di fronte ai due ritratti, esposti fianco a fianco per la prima volta in 223 anni. Dal canto suo, la mostra consentirà ai visitatori di osservare da vicino i dettagli e la tecnica pittorica di Rembrandt, celebrando al tempo stesso una stretta collaborazione tra musei e istituti di ricerca internazionali in un'ottica di dialogo culturale e scientifico a livello globale. <em>Rembrandt Reunited</em> resterà aperta fino al 10 novembre 2024.<br /><br />[Immagine in apertura: Rembrandt Harmensz van Rijn, <em>Portrait of a 39-year old Woman/Portræt af en 39-årig kvinde</em>, 1632. Foto: David Kahr. Nivaagaards Malerisamling]</p>

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