I disegni di Milo Manara ispirati a Mozart

Una magistrale opera lirica sulla leggerezza dell’amore, allestita seguendo i bozzetti di scene e costumi dell’autore di alcune fra le tavole più sensuali del fumetto contemporaneo: questo connubio ideale è l’oggetto della mostra Milo Manara – Cosi fan tutte. Le metamorfosi d’amore, mostra dei bozzetti delle scene e dei costumi dell’opera di Mozart, inaugurata presso il Museo Irpino di Avellino lo scorso 13 gennaio e aperta fino al 9 marzo. Si tratta di una prima assoluta a livello italiano, allestita in collaborazione con <a href="https://arte.sky.it/news/napoli-comicon-2023-fumetto" target="_blank">Comicon</a> e presentata in versione integrale dopo il debutto in versione ridotta al <a href="https://arte.sky.it/news/scenografie-teatro-milo-manara-mozart-jesi" target="_blank">Teatro Pergolesi di Jesi</a>. 
<h2>MILO MANARA A SERVIZIO DELLA LIRICA</h2> Lungo il percorso espositivo, i visitatori possono ammirare oltre cento opere tra disegni, acquerelli e dipinti, che raccontano la visione ironicamente licenziosa di Manara dell’opera mozartiana, in una riuscita reinterpretazione dei personaggi e delle ambientazioni settecentesche, secondo uno stile ricco di sensualità, eleganza e humour. Amato in tutto il mondo per le sue opere erotiche e avventurose, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bergamo-milo-manara" target="_blank">Milo Manara</a> è senza dubbio uno dei più famosi fumettisti italiani. Nato nel 1945, Manara è da sempre apprezzato in tutto il mondo per lo stile inconfondibile dei suoi lavori, fra cui Gulliveriana, Il profumo dell’invisibile e la recente trasposizione a fumetti de <a href="https://arte.sky.it/news/nome-rosa-fumetto-umberto-eco" target="_blank">Il Nome della Rosa di Umberto Eco</a>, il cui secondo volume dovrebbe uscire nei prossimi mesi. Il fumettista trentino è stato inoltre l’autore di illustrazioni e copertine di dischi e film, collaborando con grandi artisti come <a href="https://arte.sky.it/news/federico-fellini-programmi-tv-20-maggio" target="_blank">Federico Fellini</a>, Alejandro Jodorowsky e <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-ulisse-hugo-pratt" target="_blank">Hugo Pratt</a>.
<h2>L'OPERA “COSÌ FAN TUTTE” DI MOZART</h2> Composta da <a href="https://arte.sky.it/news/lettera-mozart-asta-christies" target="_blank">Wolfgang Amadeus Mozart</a> nel 1790 su libretto di Lorenzo Da Ponte, Cosi fan tutte è una delle più celebri composizioni del grande artista salisburghese. Rappresentata per la prima volta a Vienna, l’opera lirica in due atti ha per tema centrale l’amore e la fedeltà delle donne, messa in dubbio dal personaggio di Don Alfonso; questi, per scommessa, organizza un inganno, facendo credere a due giovani fidanzate che i loro amati siano partiti per la guerra, e mandando poi due finti stranieri a corteggiarle. [Immagine in apertura: courtesy Milo Manara]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

La Galleria Nazionale dell'Umbria apre le sue "segrete stanze"

All’indomani delle celebrazioni per i <a href="https://arte.sky.it/news/perugino-raffaello-confronto-digitale" target="_blank">500 anni del Perugino</a>, che hanno coinvolto la <a href="https://arte.sky.it/news/galleria-nazionale-umbria-programmi-tv-20-ottobre" target="_blank">Galleria Nazionale dell'Umbria</a> in un anno di scrupolose <a href="https://arte.sky.it/news/digitalizzazione-perugino-centenario" target="_blank">attività di valorizzazione</a> e grandi mostre, l’istituzione apre le porte dei suoi "luoghi segreti”, normalmente non accessibili, per restituirli finalmente – da febbraio a maggio, per due domeniche al mese – ai cittadini e ai turisti più curiosi. L’iniziativa inaugura il mandato del nuovo direttore <a href="https://arte.sky.it/news/libro-arte-capolavori-bambini" target="_blank">Costantino D’Orazio</a>, che per i prossimi cinque anni sceglie di puntare tutto su tre punti fondamentali: ricerca, accessibilità e coinvolgimento.<h2>I DEPOSITI DELLA GALLERIA NAZIONALE DELL'UMBRIA</h2> Per la prima volta nella storia della Galleria Nazionale dell'Umbria, i visitatori avranno quindi accesso (tramite visita guidata su prenotazione, condotta personalmente dal direttore D’Orazio) ai depositi del museo, dove potranno finalmente ammirare capolavori come l’Angelo annunciante di Bartolomeo Caporali, San Girolamo e santa Maria Maddalena di <a href="https://arte.sky.it/news/docu-film-perugino-rinascimento-immortale" target="_blank">Perugino</a>, un disegno della Deposizione di Cristo dalla Croce di Federico Barocci e la Testa virile di Jean-Baptiste Wicar. Inoltre, nella Torre Campanaria di Palazzo dei Priori, si potranno visitare gli spazi vissuti dal giovane Aldo Capitini, poeta e filosofo del primo Novecento. Si tratta di un importante passo verso una maggiore accessibilità museale, ma anche verso una valorizzazione del patrimonio culturale italiano, troppo spesso nascosto negli archivi e in depositi impenetrabili.<h2>LE PAROLE DEL DIRETTORE COSTANTINO D’ORAZIO</h2> “Quella che dirigo è prima di tutto una struttura chiamata a un lavoro costante di ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale che ci è affidato”, ha dichiarato Costantino D’Orazio nel suo discorso di insediamento. “Continueremo nell’approfondimento dei valori che rappresenta, attraverso lo studio, i restauri e le mostre”. E aggiunge: “Fin da subito metteremo in atto iniziative concrete per migliorare e accrescere l’accessibilità dei nostri musei e siti culturali, anche grazie ai fondi stanziati dal PNRR. Percorsi per ipovedenti, laboratori per persone affette da disturbi dello spettro autistico, abbattimento delle barriere architettoniche: sono solo alcuni degli ambiti sui quali lavoreremo, in collaborazione con l’Osservatorio regionale per le persone con disabilità e con tutte le realtà che quotidianamente si occupano di questi temi sul territorio”. 
[Immagine in apertura: Galleria Nazionale dell'Umbria. Le segrete stanze]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

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Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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