Da Raffaello a Barocci: a Pesaro una mostra di eccezionali disegni

Con la sua forza espressiva ed essenzialità, il disegno si trova alla base delle grandi opere del Rinascimento e dei secoli successivi; rappresenta uno strumento immediato e potente di comunicazione del sapere. La <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/a-pesaro-un-viaggio-artistico-tra-le-pagine-del-de-architectura-di-vitruvio" target="_blank">Biblioteca Oliveriana </a>di Pesaro custodisce, in questo senso, un inestimabile patrimonio: proprio da questa collezione provengono le 40 opere grafiche che, in mostra al<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-mario-logli-pesaro" target="_blank"> Palazzo Mosca </a>– Musei Civici di Pesaro fino al prossimo 17 novembre, ripercorrono lo sviluppo della tecnica del disegno nell'era moderna.<h2>TRE SECOLI DI OPERE GRAFICHE IN MOSTRA A PESARO</h2>A cura di Anna Cerboni Baiardi con Anna Maria Ambrosini Massari, la retrospettiva “Capitale” del disegno. Raffaello, Barocci, Cantarini, Lazzarini dalla Biblioteca Oliveriana per Pesaro 2024 porta l’osservatore alla scoperta della collezione Viti Antaldi, accendendo i riflettori sui principali artisti che hanno operato nel territorio urbinate tra il XVI e il XVIII secolo. Tra questi spiccano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/la-madonna-della-gatta-di-barocci-di-nuovo-esposta-a-palazzo-pitti" target="_blank">Federico Barocci</a>, che eseguiva commissioni per il duca Francesco Maria II della Rovere, Simone Cantarini e Giovanni Andrea Lazzarini. Seppure appartenenti ad epoche radicalmente diverse tra loro, tutti questi artisti si confrontano con il maestro Urbinate in assoluto, <a href="https://arte.sky.it/news/raffaello-programmi-tv-28-marzo" target="_blank">Raffaello</a>, la cui influenza si estende su più generazioni a lui successive.<h2>IL DISEGNO DA RAFFAELLO A BAROCCI</h2>La rassegna traccia quindi un percorso di rimandi formali tra artisti appartenenti a epoche diverse, tutti uniti dal fil rouge del disegno: per ognuno di questi l’attività grafica ha ricoperto un ruolo fondamentale. E infatti “i disegni”, spiega la curatrice Anna Cerboni Baiardi, “permettono al visitatore di entrare nella dimensione più creativa dell’elaborazione artistica, di ammirare il valore sintetico di una linea o la morbidezza di un segno sfumato, di godere di un’immagine funzionale a un progetto o semplicemente di un esercizio di stile fine a se stesso”. Nel percorso di visita della kermesse, inoltre, alcune opere su carta sono messe in dialogo con lavori pittorici che fanno parte del percorso museale permanente, oltre che con prestiti di opere inedite selezionate per l’occasione. [Immagine in apertura: Federico Barocci, Studio con due teste di profilo e un braccio per l'Ultima cena, carboncino e sfumino, tracce di pietra rossa e gessetto su carta preparata bruna, 212x281 mm. Pesaro, Biblioteca Oliveri]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

La grande mostra dedicata a Ugo Tognazzi, mattatore del cinema italiano

Le fotografie, le locandine, le sceneggiature e i cimeli di uno dei mostri sacri del cinema italiano sono al centro di Ugo di noi. 100+2 anni di Ugo Tognazzi, la mostra fotografica che rende omaggio al celebre attore a più di cento anni dalla nascita, avvenuta nel 1922, includendo anche due anni aggiuntivi per evidenziare l’attualità e l'importanza della sua straordinaria carriera.Inaugurata ad agosto al Grand Hotel di Rimini nell'ambito della manifestazione La Terrazza della Dolce Vita, l’esposizione si è trasferita nei giorni scorsi in un luogo simbolo del cinema italiano, situato nel centro storico della cittadina romagnola: sarà infatti il settecentesco palazzo Valloni, sede storica dell’ex cinema Fulgor e ora del <a href="https://arte.sky.it/news/palazzo-del-fulgor-fellini-museum-rimini " target="_blank">Fellini Museum</a>, a ospitare fino al 20 ottobre la rassegna fotografica interamente dedicata a <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-27-ottobre-ugo-tognazzi" target="_blank">Ugo Tognazzi</a>.<h2>FOTOGRAFIE E CIMELI DI UGO TOGNAZZI ESPOSTI A RIMINI</h2>Centrata sulla ricca selezione di fotografie d'epoca, l’esposizione accompagna i visitatori alla scoperta di una vasta gamma di materiali per offrire un ritratto completo e affettuoso dell'attore. Le immagini, i cimeli e i documenti in mostra esplorano la carriera di Tognazzi, dagli esordi nel teatro di rivista fino ai successi cinematografici, senza tralasciare i numerosi legami con alcuni dei grandi protagonisti della recitazione italiana del Novecento, come <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-29-giugno-vittorio-gassman " target="_blank">Vittorio Gassman</a>, Nino Manfredi, <a href="https://arte.sky.it/news/alberto-sordi-mostra-roma-pittura-via-margutta " target="_blank">Alberto Sordi</a> e Marcello Mastroianni, di cui proprio quest’anno ricorre il <a href="https://arte.sky.it/news/viva-marcello-mastroianni-retrospettiva-casa-del-cinema " target="_blank">centenario</a> della nascita. Dal percorso espositivo emerge un ritratto affascinante di Ugo Tognazzi, celebrando tanto il popolare attore protagonista, abile interprete di drammi impegnati e di pellicole che hanno fatto la storia della commedia all’italiana, come I Mostri e la trilogia di Amici Miei, quanto l’artista colto, riservato e attento osservatore della società contemporanea.<h2>LA GRANDE MOSTRA PER CELEBRARE L’ARTE E LA VITA DI TOGNAZZI</h2>Un segmento importante della mostra è dedicato alle numerose lettere, interviste e testimonianze che raccontano la vita di Tognazzi, offrendo una prospettiva unica sul suo immenso lascito artistico nel mondo dello spettacolo italiano. Curata da Marco Dionisi Carducci, la mostra Ugo di noi si avvale della stretta collaborazione dell'Istituto Luce, del Centro Sperimentale di Cinematografia e dei due figli del grande attore cremonese: Ricky, che ha supervisionato l’allestimento, e Gianmarco, che ha offerto il suo supporto per l’accesso ai preziosi materiali di archivio. Il Palazzo del Fulgor, luogo iconico del cinema a Rimini, offre una cornice ideale per celebrare il ricordo di un artista come Ugo Tognazzi, capace di lasciare con la sua arte e la sua forte personalità un segno indelebile nella cultura del nostro Paese.[Immagine in apertura: Archivio fotografico della cineteca nazionale - CSC]

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A Ferrara il nuovo spazio che omaggia il regista Antonioni

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