A Milano la mostra-racconto sulle grandi donne del presente

<p>Liliana Segre, Dacia Maraini, <a href="https://arte.sky.it/news/artissima-fiera-torino-2022" target="_blank">Ilaria Bonacossa</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-michela-murgia-dare-vita" target="_blank">Michela Murgia</a>, Chiara Valerio e ancora moltissime altre: sono alcune delle donne – scrittrici, senatrici, scienziate – che stanno facendo la storia. Insieme a loro, tante altre professioniste si sono distinte nei rispettivi ambiti, facendo sentire la loro voce spesso fuori dal coro e battendosi per le proprie idee. E oggi sono al centro della mostra fotografica <em>Straordinarie, volti e voci di 110 protagoniste del presente</em>, dal 14 febbraio al 17 marzo alla <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pandemia-fabbrica-del-vapore-milano" target="_blank">Fabbrica del Vapore di Milano</a>. </p><h2>110 DONNE STRAORDINARIE IN MOSTRA A MILANO</h2> <p>La rassegna, a cura di Renata Ferri, approda a Milano dopo il successo al <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-maxxi-roma-2023" target="_blank">MAXXI</a> di Roma. Attiviste, cantanti, attrici, direttrici di musei e fondazioni, imprenditrici e artiste: il progetto fotografico, firmato da <a href="https://arte.sky.it/video/le-fotografe-ilaria-magliocchetti-lombi-un-ritratto-in-due-672624" target="_blank">Ilaria Magliocchetti Lombi</a>, presenta i ritratti in bianco e nero di 110 donne straordinarie, provenienti da diversi ambiti della cultura contemporanea. </p> <p>Insieme ai loro volti, anche le loro voci raccontano le loro avventure umane e professionali, raccolte con cura e offerte ai fruitori anche con una serie di <a href="https://straordinarie.org/le-straordinarie-in-mostra/" target="_blank">disponibili online</a>. “<em>‘Straordinarie’ è una sfida agli stereotipi di genere che trasforma il paradigma della donna-vittima in modello di riferimento culturale e politico</em>”, spiega la curatrice. Il ritratto diventa così un ulteriore strumento per l’affermazione dell'identità e della propria presenza nel mondo.</p><h2>UN PROGETTO CONTRO GLI STEREOTIPI DI GENERE</h2> <p>Il progetto espositivo, inserito nel contesto di <em>Milano città delle donne </em>del Comune di Milano, è promosso da <a href="https://terredeshommes.it/chi-siamo/" target="_blank">Terre des Hommes</a>, organizzazione non profit milanese che da oltre sessant'anni protegge i bambini da abusi e violenza, e che dal 2012 porta avanti la campagna <em>#indifesa</em>, volta a promuovere i diritti delle bambine e delle ragazze in Italia e nel mondo. </p> <p>“<em>Quando parliamo di questioni di genere</em>”<em>,</em> ha dichiarato Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, “<em>la cultura può e deve avere un ruolo fondamentale per ispirare il cambiamento della nostra società. È con questa consapevolezza che il Comune di Milano ha promosso il palinsesto ‘Milano Città delle donne’, che durante tutto il 2024 proporrà appuntamenti, talk e mostre legate al tema, e che si apre oggi con la mostra ‘Straordinarie’</em>”.</p>
<p>[Immagine in apertura: Ilaria Magliocchetti Lombi: Liliana Segre]</p>

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Dalle strade di Londra riemerge un letto funebre di epoca romana

<p>Sei metri sotto il livello del terreno, nei pressi del ponte stradale di Holborn Viaduct, a Londra, dove nell’antichità sorgeva un cimitero di epoca romana, gli archeologi hanno riportato una <a href="https://mola-newsroom.prgloo.com/news/first-complete-roman-funerary-bed-among-extraordinary-new-archaeological-discoveries-in-central-london" target="_blank">scoperta straordinaria</a>. Da uno scavo in corso, una squadra di esperti ha rinvenuto un letto funebre in legno; il primo venuto alla luce in Gran Bretagna. </p><h2>IL LETTO FUNEBRE SCOPERTO A LONDRA</h2> <p>Dalle frequenti rappresentazioni nella scultura funeraria, sappiamo che in epoca romana i defunti venivano sepolti su veri e propri letti in legno. Raramente però questi reperti lignei arrivano fino a noi, se non in stato di avanzato deterioramento a causa della delicatezza e della deperibilità del materiale. </p> <p>Il letto scoperto tra le strade di Londra, invece, si trova in perfette condizioni: questo grazie al terreno estremamente umido, dovuto alle infiltrazioni d’acqua del fiume Fleet (ricoperto all’inizio del XIX secolo). Gli eleganti intagli decorativi sulle gambe in rovere indicano una fattura di prima qualità. </p><h2>I DETTAGLI DELLA SCOPERTA</h2> <p>Andando indietro negli anni, un altro letto funerario venne alla luce nel Cambridgeshire nel 2012: si trattava però di un reperto molto più tardo. La scoperta londinese, invece, sembra risalire al primissimo insediamento romano nella città: nel corredo funerario è stata infatti ritrovata una lampada databile tra il 48 e l’80 d.C., ovvero solo pochi anni dopo l’invasione del 43 d.C.. Potremmo quindi trovarci di fronte alla sepoltura di uno dei <a href="https://arte.sky.it/news/ritrovamento-muro-adriano-newcastle-archeologia" target="_blank">primi romani in Gran Bretagna</a> (nello specifico, un uomo adulto tra i 20 e i 30 anni, probabilmente di elevato rango sociale). Il lavoro dei ricercatori farà luce su ulteriori dettagli nei prossimi mesi.</p>
<p>[Immagine in apertura: Archaeologists excavate the remains of building foundations at Holborn Viaduct © MOLA]</p>

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