Un’installazione immersiva, sonora e visiva di Gerhard Richter a Roma

<p>Nel corso della sua carriera, <a href="https://arte.sky.it/news/germania-gerhard-richter-mostre" target="_blank">Gerhard Richter</a> ha costantemente ridefinito la pittura, mescolando tecniche e stili, in un dialogo continuo con la modernità. Dagli anni Sessanta utilizzando immagini dei mass media, e negli anni Settanta ingrandendo dettagli dei suoi stessi dipinti, l'artista ha esplorato come il caso possa guidare la creazione artistica. </p><p>La sua ricerca torna a essere protagonista di una mostra alla <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-gagosian-londra-douglas-gordon" target="_blank">Gagosian Gallery </a>di Roma, nell'ambito della prima esposizione a lui dedicata da una galleria in Italia dal 1983.</p><h2>LA NUOVA INSTALLAZIONE IMMERSIVA DI GERHARD RICHTER</h2><p>Al centro della retrospettiva troviamo <em>Tim X b Moving Picture (946-3) Kyoto Version</em>, un’installazione ultimata nel 2024 che offre un’immersione totale nell'universo visivo e sonoro dell’artista. Uno schermo di oltre 7 metri trasmette un film co-creato da Richter e Corinna Belz, accompagnato da una partitura per tromba di Rebecca Saunders, eseguita da Marco Blaauw e Sebastian Schottke. Non è la prima volta che Richter collabora con compositori e musicisti di spicco (tra cui si annoverano anche Arvo Pärt e Steve Reich): spesso, infatti, l’artista ha indagato l’immersività e la multisensorialità trattando il suono come un elemento fisico. Nel caso della mostra romana, nello specifico, troviamo dieci amplificatori ad avvolgere il pubblico in un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.</p><h2>LA MOSTRA DI GERHARD RICHTER IN ITALIA IN DOPO 40 ANNI</h2><p>L’opera rappresenta il culmine del progetto <em>Strip</em> iniziato da Richter nel 2010. Utilizzando strumenti digitali, l'artista ha scomposto pittoricamente immagini fotografiche, frammentandole in porzioni piccole, poi raddoppiate e specchiate su superfici estese. Questo metodo ha scatenato un turbine di nuove possibilità creative, portando alla creazione degli <em>Strip Paintings</em>, ma anche 	di libri, stampe e persino della <em>Strip-Tower</em>: una scultura monumentale attualmente allestita alla <a href="https://arte.sky.it/news/serpentine-pavilion-2024-londra-minsuk-cho" target="_blank">Serpentine di Londra</a>. </p><p>La variazione di <em>Kyoto Version </em>espande ulteriormente l'eredità tecnica di Richter, invitando lo spettatore a riflettere sulla relazione tra frammentazione e totalità. La ricerca pluridecennale di Richter apre così le porte a trame visive e narrative inedite, confermando l’artista come un pioniere della multidimensionalità creativa.</p><p>[Immagine in apertura: Gerhard Richter,<em> Moving Picture (946-3) Kyoto Version</em>, 2019-24 (still). Digital projection (color, sound, 36 min.) © Gerhard Richter 2024 (28102024). Courtesy the artist and Gagosian]</p>

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Entro il 2028 Vilnius avrà la sua National Concert Hall

<p>A Vilnius, in <a href="https://arte.sky.it/news/padiglione-lituania-biennale-venezia-berlino" target="_blank">Lituania</a>, sono iniziati i lavori per la costruzione della National Concert Hall. Progettata dallo studio spagnolo Arquivio architects, in collaborazione con i colleghi lituani di Cloud architektai, la struttura architettonica sorgerà sulla collina Taurus, in una posizione panoramica per la capitale lituane. Il progetto – selezionato tra le quasi 250 proposte candidate al concorso internazionale organizzato, tra gli altri, dalla Lithuanian Union of Architects e dal Lithuanian Ministry of Culture – riflette l'ambizione della città di posizionarsi come punto di riferimento culturale nell’area baltica e nel resto d’Europa. Il traguardo è l'apertura al pubblico entro il 2028.</p><h2>OBIETTIVO 2028 PER LA NATIONAL CONCERT HALL DI VILNIUS</h2><p>Versatile e adattabile a diversi tipi di eventi culturali, il complesso in realizzazione si estenderà su circa 24mila metri quadrati; sarà articolato in quattro edifici collegati da un piano terra aperto e da un "corridoio verde". La sala principale disporrà di 1600 posti e sarà in grado di accogliere un'orchestra completa; un secondo auditorium per le arti performative offrirà 900 posti. Il progetto prevede inoltre spazi polifunzionali per conferenze, esposizioni ed eventi educativi. L’acustica sarà curata dallo studio giapponese <a href="https://arte.sky.it/news/progetto-vincitore-citta-della-musica-lugano" target="_blank">Nagata Acoustics</a> (recentemente coinvolto in Europa anche nella <a href="https://arte.sky.it/news/progetto-vincitore-citta-della-musica-lugano" target="_blank">Città della Musica di Lugano</a>), che lavorerà per assicurare al pubblico un'esperienza uditiva di altissima qualità per concerti ed esibizioni dal vivo che spazieranno dalle sinfonie alla musica da camera.</p><h2>A VILNIUS ANCHE UN PARCO PER MOSTRE D'ARTE ALL’APERTO</h2><p>La futura National Concert Hall di <a href="https://arte.sky.it/news/festival-luce-vilnius-lituania" target="_self">Vilnius</a> sarà circondata da un parco ospiterà mostre d'arte all'aperto, consentendo ai visitatori di combinare l'esperienza espositiva all'aria aperta con l'osservazione panoramica del centro storico della capitale. Ponendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, a livello paesaggistico il progetto prevede la conservazione delle alberature esistenti e la piantumazione di nuovi esemplari per mantenere l'equilibrio ecologico della zona. La National Concert Hall si prefigura come “<em>un luogo in cui cultura, storia e innovazione incontreranno le esigenze dei residenti di Vilnius e dei visitatori. Non sarà solo una sede per concerti</em>”, ha dichiarato il sindaco Valdas Benkunskas, “<em>ma anche uno spazio aperto per la città, promuovendo creatività e collaborazione e contribuendo a realizzare la visione di Vilnius come capitale culturale</em>”.<br /><br />[Immagine in apertura: Vilnius, National Concert Hall. Render Arquivio architects and Cloud architektai]</p>

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