A Basilea apre l'attesa retrospettiva svizzera su Henri Matisse

<p>Tra i maggiori esponenti delle avanguardie novecentesche, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-nuoro-metamorfosi-matisse" target="_blank">Henri Matisse </a>è passato alla storia come uno dei protagonisti indiscussi del Novecento. Merito di uno stile inconfondibile, ritmato dai colori sgargianti e da forme decise. Fino al 26 gennaio 2025, la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-arte-contemporanea-sperimentale-fondation-beyeler-basilea" target="_blank">Fondation Beyeler</a> di Basilea, in Svizzera, ospita una retrospettiva che ripercorre ogni fase della sua produzione artistica attraverso 70 opere maggiori in prestito dalle grandi istituzioni internazionali, tra dipinti, papiers découpés e sculture.</p><h2>MATISSE E IL VIAGGIO ALLA FONDATION BEYELER</h2><p>Prima esposizione dedicata all’artista francese in Svizzera dopo oltre vent’anni,<em> Matisse – Invito al viaggio</em> prende spunto, per il titolo, dall’omonima poesia di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-charles-baudelaire" target="_blank">Charles Baudelaire</a>. Si tratta di versi ai quali lo stesso Matisse – con cui lo scrittore condivise i concetti ricorrenti di lusso, calma e voluttà – fece ripetutamente riferimento. A guidare Matisse nel suo viaggio, tuttavia, era la ricerca della luce ideale, che lo portò a spostarsi dalla Francia all’Italia, e poi la Spagna, il Nord Africa e infine gli Stati Uniti. L’attività del pittore si concentra quindi tra due poli, quello del viaggio – grazie al quale entrò in contatto con culture e immagini a lui estranee, che integrò nella sua tecnica – e quello dell’atelier.</p><h2>LA GRANDE MOSTRA DI HENRI MATISSE A BASILEA</h2><p>A cura di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-25-anni-fondation-beyeler-basilea" target="_blank">Raphaël Bouvier</a>, <em>Matisse – Invito al viaggio </em>prende avvio dagli esordi dell’artista tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, per poi procedere con i dipinti chiave del fauvismo degli anni Dieci e arrivare alle sensuali composizioni del periodo di Nizza e degli anni 1930. Sono infine i leggendari <em>papiers découpés </em>a caratterizzare la fase della maturità, tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Tra le opere esposte – che contano sia grandi capolavori che dipinti minori raramente esposti – spiccano quadri iconici come<em> La tavola imbandita </em>del 1897 e <em>La finestra aperta, Collioure</em> del 1905. Al termine del percorso di visita, una sala multimediale progettata appositamente accompagna il visitatore in un personale “viaggio” attraverso le fotografie d’epoca animate e immagini murali, mentre foto e filmati offrono scorci sugli atelier del maestro e sul processo di creazione delle sue opere.<br /><br />[Immagine in apertura: Installation view <em>Matisse – Invito al viaggio</em> alla Fondation Beyeler, Riehen/Basilea, 2024 © Succession H. Matisse / 2024, ProLitteris, Zurich. Foto: Mark Niedermann]</p>

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Obiettivo 2025 per la "rinascita" del Motovelodromo di Torino

<p>È la struttura sportiva più antica tra quelle ancora esistenti nel nostro Paese: l’iconico Motovelodromo di <a href="https://arte.sky.it/news/artissima-torino-2024" target="_blank">Torino</a>, intitolato a Fausto Coppi, venne infatti inaugurato oltre un secolo fa, nel 1920, e per sessant’anni ha rappresentato uno dei poli di maggior interesse sportivo e culturale della città piemontese. Ora, dopo decenni di abbandono, il sito è quasi pronto per risorgere, grazie a un ambizioso progetto di ristrutturazione avviato nel 2021 e che interessa l’intera area dell’impianto. Terminata la prima fase con il recupero della pista ciclistica e di quella per l’atletica, nonché la creazione di nuovi numerosi campi sportivi, i lavori si sposteranno sulle due tribune dell’impianto, allo scopo di trasformarle entro pochi mesi in moderni e funzionali spazi per il benessere e l’attività sportiva.</p><h2>IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL MOTOVELODROMO “FAUSTO COPPI”</h2><p>Il progetto del motovelodromo venne sviluppato all’inizio del XX secolo dall'architetto Vittorio Ballatore di Rosana, esponente dello stile <a href="https://arte.sky.it/news/liberty-torino-mostra-palazzo-madama" target="_blank">liberty </a>e autore di altre importanti strutture sportive in città. Oltre alle gare ciclistiche, nel corso della sua gloriosa storia l'impianto ha ospitato importanti eventi sportivi e non, tra cui partite di calcio, incontri di pugilato e concerti rock. Le sue iconiche tribune versano in uno stato di degrado molto avanzato, condizione che portò all’inagibilità del sito a metà degli anni Ottanta. Secondo il progetto di ristrutturazione, la tribuna nord diventerà un grande centro fitness all'avanguardia, dove i cittadini potranno tornare a fare sport; quella sud, che un tempo ospitava anche la sala stampa dell’impianto, accoglierà un polo dedicato alla medicina dello sport, dotato di piscina e palestre per la riabilitazione motoria.</p><h2>TORINO RITROVERÀ IL MOTOVELODROMO NEL 2025</h2><p>I lavori di riqualificazione del motovelodromo sono stati resi possibili dalla stretta collaborazione di tutte le parti interessate, in primis la Città metropolitana di Torino e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio. Potendo contare su una struttura sportiva che, accanto al rinnovato circuito ciclistico, ospita già una <a href="https://arte.sky.it/foto/larry-sultan-swimmers-fotografie-nuoto " target="_blank">piscina </a>e diversi campi da padel e beach volley, lo storico impianto sportivo torinese si avvia verso l'ultimo intervento di riqualificazione. L'obiettivo è recuperare un "pezzo importante" della storia sportiva torinese, facendolo evolvere in un polo multidisciplinare in linea con gli standard sportivi moderni. Le tempistiche previste per la fase conclusiva dei lavori vanno da questo autunno, quando saranno aperti i cantieri, fino alla fine del 2025, data entro cui si terrà il secondo battesimo di un impianto sportivo che unirà storia e innovazione al servizio del benessere della comunità locale.<br /><br />[Immagine in apertura: cc Motovelodromo Torino]</p>

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