La pittura intima di Luc Tuymans in mostra a Pechino

<p>Fin dagli anni Ottanta, il pittore belga <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/mostra-luc-tuymans-palazzo-grassi-venezia">Luc Tuymans</a> ha sfidato il concetto di pittura adottando un approccio intimo e discreto alla tela, attingendo liberamente all’estetica rinascimentale di matrice nord europea e alla cultura visuale pop del secondo dopoguerra. Visitabile fino al 16 febbraio 2025, la mostra <em>Luc Tuymans: The Past</em> al <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/ucca-dune-art-museum-il-museo-nascosto-nella-sabbia">UCCA Center for Contemporary Art </a>di Pechino, in Cina, rivela un caleidoscopio di emozioni e riflessioni che ripercorrono la carriera dell'artista contemporaneo attraverso 87 opere realizzate tra il 1975 e il 2023.</p><h2>LA CINA CELEBRA L’ARTE DI LUC TUYMANS</h2><p>Curata da Peter Eleey in collaborazione con l’artista stesso, la retrospettiva è un viaggio attraverso delle immagini emblematiche che, con la loro qualità fotografica sbiadita, catturano magneticamente lo sguardo dello spettatore. Tra le opere esposte, <em>Morning Sun</em> (2003) rappresenta il dinamismo della Cina moderna. La scena, che ritrae l'iconica Torre della Perla Orientale incorniciata dallo skyline di Shanghai, si propone non solo come emblema dell'alba di una giornata, ma sintetizza il risveglio economico e sociale di un'intera nazione. Similmente, <em>The Nose </em>(2002), un ritratto ambiguo – un genere pittorico fondamentale per la ricerca di Tuymans, che spesso si ispira a volti di individui anonimi nei testi medici o a figure storiche ridotte a simboli all'interno di ampi narrazioni politiche – creato nel contesto post-11 settembre, funge da metafora delle paure e delle pregiudizi occidentali. Nel complesso, il progetto espositivo rappresenta non solo un'importante ricognizione della carriera di Tuymans, ma anche un ponte culturale che avvicina due mondi attraverso l'arte, rendendo palpabile l'intenso dialogo tra memoria e contemporaneità.</p><h2>A PECHINO IN MOSTRA 87 OPERE DI LUC TUYMANS</h2><p>La poetica di Tuymans, caratterizzata da una tavolozza sobria e dall'uso sofisticato di immagini fotografiche preesistenti, si dispiega in un dialogo costante tra passato e presente: ogni opera emerge come un enigma da risolvere, una finestra aperta su storie intrise di ambiguità e sfumature emotive. Con una "<em>sfiducia profonda nelle immagini</em>", l'artista ha sviluppato tecniche come "l'autentica falsificazione", invecchiando intenzionalmente le sue opere per conferire loro un aspetto vissuto. La celebrazione più grande della pittura, nella sua pratica, sta nel riconoscerne la capacità di fare da specchio alla complessità della vita moderna, un'arte che si intreccia con la memoria storica e la riflessione critica. Non a caso, la Cina rappresenta un’affascinante cornice per quest'esposizione, in cui l’artista è in grado di unire le tradizioni e la sensibilità dell’Oriente e dell’Occidente, aprendo un dialogo silente tra civiltà che si scrutano e si influenzano vicendevolmente.<br /><br />[Immagine in apertura: Installation view of <em>Luc Tuymans: The Past</em>, UCCA Center for Contemporary Art, 2024. Photograph by Sun Shi, courtesy UCCA Center for Contemporary Art]</p>

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

<p>Il 18 gennaio 2025 si preannuncia come un giorno importante per tutti i fan di <a href="https://arte.sky.it/news/bob-dylan-libro-illustrazione" target="_blank">Bob Dylan</a>: in questa data, infatti, la prestigiosa casa d’aste <a href="https://arte.sky.it/news/asta-musica-julien-s-auctions " target="_blank">Julien's Auctions</a> metterà in vendita oltre cinquanta lotti di oggetti personali, memorabilia e cimeli esclusivi del grande cantautore statunitense, provenienti in larga parte dall'archivio di Al Aronowitz, celebre giornalista musicale che ha avuto un ruolo fondamentale nella carriera di Dylan e di molti altri artisti iconici. </p><p>L’eccezionalità dell’evento, intitolato <em>Celebrating Bob Dylan: The Aronowitz Archive, T Bone Burnett, &amp; More</em>, richiede al tempo stesso una sede altrettanto importante: per tale ragione, la vendita si svolgerà all’interno dello storico Musicians Hall of Fame &amp; Museum, l’istituzione di Nashville che da oltre vent’anni ospita il sancta sanctorum della musica folk statunitense.</p><h2>LE BOZZE DI "MR. TAMBOURINE MAN" E GLI ALTRI TESORI IN VENDITA</h2><p>Tra i pezzi più pregiati a essere battuti all’asta spiccano numerose fotografie vintage, schizzi e un <a href="https://arte.sky.it/news/bob-dylan-dipinto-asta" target="_blank">dipinto a olio</a> originale del cantautore, un volantino di uno dei suoi primi concerti a New York, datato 1963, nonché le preziosissime bozze dattiloscritte del testo di uno dei brani più amati di Dylan: <em>Mr. Tambourine Man</em>, il cui valore stimato si aggira intorno al mezzo milione di dollari. </p><p>Un altro cimelio molto ambito sarà la nuova versione di <em>The Times They Are A-Changin'</em> incisa da Bob Dylan sotto la supervisione dello storico produttore T Bone Burnett in formato Ionic Original Disc. Proprio la registrazione sullo speciale supporto, ideato dallo stesso Burnett, rende questo pezzo unico nel suo genere, tanto che potrebbe essere battuto per una cifra superiore ai 400mila dollari.</p><h2>A NASHVILLE UN'ASTA MEMORABILE DEDICATA A BOB DYLAN</h2><p>In attesa del giorno fissato per la vendita, il Musicians Hall of Fame &amp; Museum ospiterà alcuni dei cimeli più incredibili della collezione di Al Aronowitz all'interno di mostra, visitabile fino al 17 gennaio. Tra i reperti esposti un'armonica firmata da Dylan, il testo dattiloscritto di <em>Mr. Tambourine Man</em>, il dipinto a olio del 1968, una Fender Telecaster, fotografie, rari programmi e poster di concerti. Si tratta di un'occasione unica per ammirare l'intera collezione prima che venga battuta all'asta e celebrare l’importanza di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-maxxi-roma-bob-dylan " target="_blank">Bob Dylan</a>, un cantautore che ha saputo unire musiche e testi in modo tanto armonico da renderli la colonna sonora di un’intera generazione.</p><p>[Immagine in apertura: Photo Credit: Val Wilmer / Contributor / Getty Images]</p>

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