_(1)-1736344896770.jpg?auto=webp)
Tutto pronto a New York per la grande mostra su Mario Schifano
Arte
07 marzo 2024
_(1)-1736344896770.jpg?auto=webp&im=Resize,width=1040,height=1040)
Tutto pronto a New York per la grande mostra su Mario Schifano
Arte
07 marzo 2024
Il Padiglione Robert Olnick del Magazzino Italian Art, recentemente inaugurato a Cold Spring, nello stato di New York, rende omaggio al maestro della Pop Art italiana Mario Schifano con un focus sulle opere fondative della sua ricerca, eseguite tra il 1960 e il 1970.
Opere "germinali": è così che lo stesso Mario Schifano, figura prominente della Pop Art italiana al fianco di Franco Angeli e Tano Festa, definiva i lavori capaci di contenere dentro di sé una forte "potenza generativa". È il caso dei dipinti che troviamo in mostra a Magazzino Italian Art (la più importante istituzione statunitense dedicata all’arte italiana), più precisamente nel Padiglione Robert Olnick.
Lo spazio – recentemente inaugurato a Cold Spring, nello stato di New York – presenta Germinal, dedicata al celeberrimo artista della Scuola di Piazza del Popolo.
LE OPERE “GERMINALI” DI MARIO SCHIFANO A NEW YORK
Visitabile fino al 9 agosto, la retrospettiva “presenta opere ‘germinali’ realizzate nell’arco di un decennio, dal 1960 al 1970”, sottolinea il curatore Filippo Fossati; “un periodo di grande fermento sociale, economico, politico e artistico, al quale Schifano partecipò attivamente. In quegli anni, con il suo forte carisma e la sua effervescenza, Schifano si distinse come uno degli artisti più famosi in Italia e come figura altrettanto apprezzata all’estero. La sua è un’arte concepita per tutti e non soltanto per una ristretta élite”.
Realizzata in collaborazione con l'Archivio Mario Schifano e l’Archivio Maurizio Calvesi, la rassegna rende inoltre omaggio alla memoria del noto storico dell’arte deceduto nel 2020 e a sua moglie, la scrittrice, editrice e direttrice di museo Augusta Monferini, scomparsa nel 2022.
LA POP ART DI MARIO SCHIFANO
Il percorso espositivo, incentrato dunque su un decennio nevralgico, prende il via con un gruppo di tele monocrome – sebbene dai titoli eloquenti, come nel caso di Musica di Ornette o Venere di Milo – realizzate dall’artista nel 1960.
Nel 1962, Schifano viaggia per la prima volta a New York, dove incontra Andy Warhol: si passa così al florido periodo della Pop Art, che Schifano importerà in Italia al suo ritorno. Tra le opere realizzate tra il 1965 e il 1970, troviamo anche quelle della celebre serie Futurismo rivisitato, ispirate all’avanguardia italiana che, secondo il pittore, era stata in grado per prima di “catturare il silenzio, il rumore o l’essenza di uno stato d'animo”.
[Immagine in apertura: © Archivio Mario Schifano. Mario Schifano nel suo studio a New York, 1964]
PUBBLICITÀ