In mostra a Milano un inedito confronto fra arte etrusca e contemporanea

<p>La continuità dell’espressione artistica attraverso i secoli è il focus di <em>Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi</em>, l’importante <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/vulci-penone-arte-etrusca-fondazione-rovati-milano " target="_blank">mostra</a> allestita al Museo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati, <a href="https://arte.sky.it/foto/museo-fondazione-rovati-milano" target="_blank">polo culturale milanese</a> che fin dall'apertura riserva particolare attenzione all’arte e all’archeologia della cività etrusca. Visitabile fino al prossimo 4 agosto, l’esposizione mette in luce la maestria degli artigiani di <a href="https://arte.sky.it/news/lazio-scoperta-tempio-etrusco-vulci" target="_blank">Vulci</a>, città fra le più dinamiche dell'Etruria meridionale, che seppero fondere tecniche avanzate con le esigenze iconografiche e ideologiche della <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-genetica-origine-etruschi" target="_blank">società etrusca</a>. Non solo: i pezzi esposti sono posti a confronto con le opere di arte contemporanea dello scultore torinese <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giuseppe-penone-roma-galleria-borghese " target="_blank">Giuseppe Penone</a>.</p><h2>A MILANO UN VIAGGIO DAI REPERTI ETRUSCHI ALLA SCULTURA DI PENONE</h2><p>Nota fin dall’antichità per la sua eccellente produzione di bronzi, ceramiche e sculture in pietra e terracotta, la città di Vulci ospita da anni alcuni fra gli scavi archeologici di maggior rilievo di tutta l’Etruria. I reperti esposti a Milano testimoniano l’assoluta maestria dell’arte e dell’artigianato locali: tra pezzi appartenenti alla collezione permanente della <a href="https://arte.sky.it/foto/museo-fondazione-rovati-milano" target="_blank">Fondazione Rovati</a>, come le mani in lega d'argento, oro e rame e gli ossuari in terracotta esposti per la prima volta, e importanti prestiti, fra cui la maschera-visiera in bronzo proveniente dai <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-immersiva-cappella-sistina-varsavia" target="_blank">Musei Vaticani</a>, le opere in mostra forniscono una panoramica completa della raffinatezza e della complessità culturale dell’arte etrusca. L’esposizione è poi impreziosita da due sculture realizzate da Giuseppe Penone che, inserendosi armoniosamente tra i reperti archeologici, creano un ponte ideale tra l'antichità e il nostro tempo, e suggeriscono una riflessione sulla persistenza e l'evoluzione delle forme artistiche.</p><h2>ALLA FONDAZIONE ROVATI UN DIALOGO FRA ANTICO E CONTEMPORANEO</h2><p>Prima tappa di un ciclo di mostre dedicate all’arte delle città etrusche, <em>Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi</em> offre ai visitatori un'esperienza culturale unica, che va oltre la semplice esposizione di antichi reperti archeologici. Grazie anche al ricco programma di eventi collaterali, fra cui un progetto divulgativo delle attività di scavo ancora in corso nel sito di Vulci, la mostra rappresenta un invito a considerare l’arte come elemento fondamentale dell'esperienza umana, apprezzandone la capacità di connettere le persone attraverso il tempo e lo spazio<br /><br />[Immagine in apertura: vista dell'allestimento della mostra <em>Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi</em> alla Fondazione Luigi Rovati, Milano. Foto © Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati]</p>

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Vizi e virtù del nostro tempo in una serie di monumentali sculture

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Tutta la storia architettonica della Via Appia in mostra a Roma

<p>Progettata nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio, l’<a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-giugno-serie-via-appia-italia" target="_blank">Appia Antica</a>, con i suoi 2300 anni, custodisce un patrimonio storico, archeologico e architettonico dal valore inestimabile. Non è tuttavia da sottovalutare la sua storia più recente: quella del Novecento, un secolo che ha fortemente ridisegnato la celeberrima “regina viarum”. Una mostra allestita fino al 13 ottobre al Casale di Santa Maria Nova, nel cuore del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/mostra-arte-contemporanea-parco-archeologico-appia-antica-roma" target="_blank">Parco Archeologico dell’Appia Antica</a>, accende i riflettori proprio sul fermento architettonico, artistico e culturale della Via Appia durante l'epoca moderna.</p><h2>LA STORIA ARCHITETTONICA DELL’APPIA ANTICA VA IN MOSTRA</h2><p>A cura di Claudia Conforti, Roberto Dulio, Simone Quilici e Ilaria Sgarbozza, la monografica <em>L’Appia è moderna</em> riunisce una selezione di dipinti, fotografie, illustrazioni, manifesti pubblicitari, progetti architettonici e materiale d’archivio che, documentando la storia architettonica e artistica della "via consolare", restituiscono la diapositiva di un secolo nevralgico e delle sue dinamiche urbane e sociali.</p><p>Suddiviso in sei sezioni, il percorso espositivo passa in rassegna i numerosi progetti firmati dai più illustri architetti del secolo scorso, tra cui Marcello Piacentini, Raffaele De Vico, Enrico Del Debbio, Luigi Moretti, Sergio Musmeci (a cui si deve il viadotto poco fuori Porta San Sebastiano) e Lucio Passarelli, solo per citarne alcuni.</p><h2>L’APPIA ANTICA “MODERNA” TRA ARTI VISIVE E FOTOGRAFIA</h2><p>Ampio spazio è riservato anche agli artisti che si sono lasciati ispirare dalla Via Appia: da Duilio Cambellotti e Giulio Aristide Sartorio, alle tele di Francesco Trombadori e Carlo Socrate. Si ripercorre poi la vicenda della galleria Appia Antica di Emilio Villa che, negli anni Sessanta, ha visto debuttare artisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-mario-schifano-new-york" target="_blank">Mario Schifano</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/piero-manzoni-mostra-soncino" target="_blank">Piero Manzoni</a>. Nel dopoguerra, l’area diventa il fulcro di un immaginario “pop” alimentato dal grande cinema, mentre i divi di Hollywood la scelgono come location per le loro ville. Una sezione ancora più attuale, dedicata alla fotografia, riunisce otto scatti appositamente realizzati per l’occasione da <a href="https://arte.sky.it/news/francesco-jodice-modena-installazione" target="_blank">Francesco Jodice</a>.</p><p>[Immagine in apertura: Francesco Jodice, Via Appia, 2024, Epigrafe cementizia in via di Porta San Sebastiano]</p>

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