Le metamorfosi di Pablo Picasso approdano a Milano

I veri capolavori superano sempre la prova del tempo, diventando immagini iconiche e immortali. Lo sapeva bene <a>Pablo Picasso</a>, che sosteneva che “non c’è né passato né futuro nell’arte. Se un'opera d'arte non può vivere sempre nel presente, non ha significato”. In effetti, le sue opere – ispirate, non a caso, da quell’arte ancestrale che chiamiamo “primitiva” – sono ancora assolutamente attuali. Nel <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pablo-picasso-thyssen-bornemisza-madrid">50esimo anniversario</a> della morte dell’artista, il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-martin-parr-mudec-milano">Mudec di Milano</a> gli dedica una vasta retrospettiva – composta da oltre quaranta opere tra dipinti e sculture, a cui si aggiungono ventisei disegni – incentrata sulla metamorfosi della figura umana nella sua produzione.<h2>PICASSO IN MOSTRA A MILANO A 50 ANNI DALLA MORTE</h2>A cura di Malén Gual e Ricardo Ostalé, Picasso. La metamorfosi della figura resta visitabile fino al 30 giugno. Resa possibile dalla collaborazione degli eredi dell’artista, dell’Administration Picasso e di istituzioni del calibro della Casa Natal di Malaga, il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-miro-picasso-barcellona" target="_blank">Museo Picasso di Barcellona</a> e il <a>Museo Reina Sofia di Madrid</a>, la rassegna milanese riunisce alcuni dei più <a href="https://arte.sky.it/news/docu-film-vita-parigi-pablo-picasso" target="_blank">grandi capolavori del maestro cubista</a>. Tra questi anche il rarissimo Quaderno n. 7, contenente i disegni preparatori di Les Demoiselles d’Avignon realizzati nel 1907. Inoltre, una serie di installazioni video raccolte sotto il titolo di A Visual Compendium (a cura di Storyville) accompagnano il visitatore in uno storytelling digitale della mostra.<h2>PICASSO E L’ARTE PRIMITIVA</h2>Il percorso espositivo accende i riflettori sul rapporto del padre del Cubismo con il passato e con le forme d’arte primigenie, in particolare con l’arte africana. Attraverso cinque sezioni, la retrospettiva ripercorre quella che gli esperti del maestro chiamano, appunto, “metamorfosi”: l'evoluzione di forme organiche, geometriche e casuali che Picasso concepisce per indagare la realtà. Come sottolinea il grande critico Carl Einstein, infatti, queste opere sono "l'espressione di un dubbio tragico sulla realtà apparente dell'universo delle forme”.Si parte con una sezione introduttiva composta da una raccolta di opere realizzate nel 1906, sotto l’influenza dell'arte iberica e dell’<a href="https://arte.sky.it/foto/egitto-egyptian-pharaohs-mostra-parigi" target="_blank">Antico Egitto</a>, per poi giungere al doveroso focus su Les Demoiselles d'Avignon. Si approda quindi al Cubismo, proseguendo attraverso gli sconvolgimenti della guerra. Il capitolo conclusivo del tragitto di visita presenta i lavori più maturi, realizzati tra il 1930 e il 1970 con forme non più geometriche, ma molto più morbide. Una sezione straordinaria espone, infine, una selezione di artisti africani contemporanei che a loro volta si ispirano a Picasso.[Immagine in apertura: Pablo Picasso, Donna che gioca in spiaggia, Femme jouant sur la plage, 1928, Olio su tela. Collezione privata © Succession Picasso, by SIAE 2024]

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Nata nel 1987 con l'obiettivo di dotare la città di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/alvaro-siza-mostra-porto" target="_blank">Porto</a> di uno spazio espositivo di livello internazionale, all’interno di una storica tenuta, la Fondazione Serralves è oggi una delle istituzioni culturali di maggior rilievo in Europa. Dal 1999 nel suo parco è visitabile il museo di arte contemporanea progettato da <a href="https://arte.sky.it/news/alvaro-siza-libri" target="_blank">Álvaro Siza</a>, l'architetto portoghese vincitore del <a href="https://arte.sky.it/news/david-chipperfield-pritzker-architecture-prize-2023" target="_blank">Pritzker Prize</a> nel 1992. Sabato 24 febbraio, dopo diciotto mesi di lavori, la Fondazione svela la sua nuova ala: una struttura destinata ad ampliare in modo significativo gli spazi espositivi e quelli destinati all'archivio del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/07/mostra-yoko-ono-serralves-museum-porto" target="_blank">secondo museo del Portogallo</a> per numero di visitatori.<h2>IL PROGETTO DI ÁLVARO SIZA PER LA NUOVA ALA DELLA FONDAZIONE SERRALVES</h2>Noto per la sua capacità di dialogare con il contesto e di concepire spazi fluidi e luminosi, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/il-viagem-sem-programa-di-alvaro-siza-raggiunge-siena" target="_blank">Álvaro Siza</a> ha dedicato molti sforzi negli ultimi trent’anni alla progettazione dei diversi spazi del Serralves. Oltre ad aver disegnato il nucleo originario della sede museale e la sua prima espansione, l'influente progettista portoghese si è occupato nel 2021 del restauro della storica villa Art Decò nel cuore della tenuta e, negli ultimi diciotto mesi, di questo ampliamento. Circondata dal verde del parco e collegata al museo esistente tramite un sottile passaggio, la nuova struttura è stata realizzata in calcestruzzo rivestito in intonaco bianco e granito, e si inserisce armoniosamente nel paesaggio circostante. Si articola su tre livelli, di cui due dedicati alle mostre temporanee e alla collezione permanente; il terzo è riservato ai lavori dello stesso Siza, che nel 2015 ha donato parte del proprio <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/architettura-online-larchivio-di-alvaro-siza" target="_blank">archivio</a> documentale alla Fondazione.<h2>LE NUOVE MOSTRE DEL MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI PORTO</h2> In occasione dell’inaugurazione aprono al pubblico due mostre nella nuova ala. La prima, Improbable Anagrams (in programma fino al 24 agosto), tiene a battesimo i nuovi spazi esponendo in modo aperto e originale le opere che hanno reso la Fondazione Serralves un punto di riferimento per il mondo dell’arte contemporanea. A questa rassegna si affianca, idealmente, C.A.S.A., che propone un’accurata selezione di lavori provenienti dall'archivio di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/alvaro-siza-francia-pronta-la-sua-chiesa-bretagna" target="_blank">Álvaro Siza</a>. Un modo per rendere omaggio al maestro portoghese che ha compiuto 90 anni nel 2023 e continua a progettare con passione e rigore. [Immagine in apertura: Álvaro Siza Wing, Serralves Foundation. Credit © Fernando Guerra FG+SG. Courtesy of Museu Serralves and Álvaro Siza]

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