L'inedito vis-à-vis tra Alberto Giacometti, Bruce Nauman e Pablo Picasso

<p>Le sculture realizzate da tre figure chiave della storia dell’arte del XX secolo, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-lettere-alberto-giacometti" target="_blank">Alberto Giacometti</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/mostra-bruce-nauman-museo-picasso-malaga" target="_blank">Bruce Nauman</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pablo-picasso-mudec-milano" target="_blank">Pablo Picasso</a>, saranno presto al centro di una mostra interamente dedicata al tema della percezione del corpo umano. </p><p>Intitolata <em>The Body as Matter: Giacometti Nauman Picasso</em>, l’esposizione in programma dal 6 giugno al 26 luglio presso la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-gagosian-londra-douglas-gordon " target="_blank">Gagosian Gallery</a> di Grosvenor Hill, a Londra, esplora la visione del corpo umano offerta da tre grandi artisti, spaziando dal modernismo alla postmodernità, e offrendo al pubblico un inedito confronto fra opere d’arte che hanno lasciato il segno nella cultura del Novecento.</p><h2>A LONDRA LE OPERE DI TRE MAESTRI DEL '900</h2><p>Presentando alcune fra le opere più significative scaturite dalle riflessioni artistiche dei tre scultori sul tema del corpo umano, tra cui <em>Bras vertical </em>di Picasso, <em>Grande tête</em> di Giacometti e <em>Henry Moore Bound to Fail </em>di Nauman, la mostra londinese evidenzia anche l’evoluzione del sentire artistico sulle questioni più strettamente legate alla forma e alla percezione umana. </p><p>Mentre infatti Picasso integra nelle sue opere molteplici prospettive in un'unica figura, tenendo fede alla lezione cubista per innovare radicalmente l’approccio alle arti plastiche, le rappresentazioni create da Giacometti negli stessi anni danno vita a figure vulnerabili, quasi congelate nel movimento, per stimolare una nuova riflessione sulla mortalità. Poggiandosi sulle spalle di questi due giganti, Bruce Nauman amplia negli anni successivi l’indagine artistica in chiave post-moderna, e realizza una gamma di forme ambientali e anti-monumentali che richiedono la partecipazione attiva dell’osservatore per approfondire il tema della percezione del corpo umano.</p><h2>MATERIA E CORPO UMANO NELLE SCULTURE DI PICASSO, GIACOMETTI E NAUMAN</h2><p>Accompagnando simbolicamente i visitatori alla scoperta dell’evoluzione dell’approccio artistico nel XX secolo in tre tappe fondamentali, la mostra <em>The Body as Matter</em> curata da Richard Calvocoressi proporrà una nuova riflessione sulla percezione umana e la forma. Dal gioco di rimandi, confronti e connessioni tra le opere in mostra, emergono con forza la grande carica innovatrice e l’attualità dell’indagine artistica condotta nel secolo scorso sul tema della percezione del corpo umano, di sé e degli altri.</p><p>[Immagine in apertura: <em>Alberto Giacometti working at his studio</em>, 1956. Photo Pierre Vauthey/Sygma/Sygma via Getty Images © Succession Alberto Giacometti / DACS 2024]</p>

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Rinasce all'isola d'Elba il "teatro di Napoleone"

<p>Dopo uno scrupoloso intervento di restauro, riqualificazione ed efficientamento energetico durato circa un anno e mezzo, il Teatro dei Vigilanti di Portoferraio, sull'isola d'Elba, viene finalmente restituito al pubblico. L'operazione condotta a termine ha previsto la messa in sicurezza della struttura, restituendole lo splendore di un tempo, ma non solo. Nei corso dei lavori sono state portate alla luce nuove pitture murali finora sconosciute: <span>probabilmente risalenti all’epoca napoleonica, sono collocate all’interno dei palchetti del teatro</span>. Il costo complessivo, in gran parte finanziato con i fondi del PNRR e per il resto dal Comune di Portoferraio, ha superato il milione e mezzo di euro.</p><h2>RINASCE IL TEATRO DI NAPOLEONE ALL'ELBA</h2><p>Resasi necessaria da uno stato di conservazione critico, l’operazione ha comportato la riapertura dell’originario collegamento tra il palco e la platea, il rifacimento degli intonaci e la tinteggiatura integrale degli spazi interni e delle facciate. Sono inoltre stati rinnovati l’impianto elettrico e quello antincendio, così come quello di videosorveglianza. Sono state poi sostituite le poltroncine della platea, la tappezzeria e i tendaggi gravemente usurati.<br /></p><h2>LA STORIA DEL TEATRO DI PORTOFERRAIO</h2><p>Gli affreschi riportati alla luce raccontano in modo eloquente la storia del teatro, legata al periodo dell’esilio dell’imperatore francese sull’isola. La struttura architettonica – originariamente fatta erigere nel XVII dal<span> Governatore di Portoferraio Orazio Borbone Marchese di Sorbello</span> come luogo della sua sepoltura, poi demolita e <span>in seguito </span>ricostruita come una chiesa, successivamente sconsacrata – venne individuata nel 1814 da Napoleone Bonaparte che, giunto in esilio all’Elba dopo il trattato di Fontainebleau, decise di farne un teatro. L’edificio è soltanto una delle testimonianze della presenza di Napoleone sull'isola, che in soli 10 mesi agì attivamente su tutto il territorio, rinnovandolo profondamente.</p><p>[Immagine in apertura: Il teatro dei Vigilanti di Portoferraio (Isola d'Elba). Credit Daniele Anichini]</p>

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