A Lugo le opere di Renato Casaro, l’ultimo artista a "dipingere il cinema"

Anche i manifesti cinematografici possono essere opere d’arte, specie se affidati all'estro di sapienti creativi come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/12/per-un-pugno-di-colori-le-illustrazioni-di-renato-casaro-in-mostra" target="_blank">Renato Casaro</a>. L'illustratore italiano, nato a Treviso nel 1955, è considerato tra i più prolifici e longevi artisti che hanno operato in specifico ambito. Sulla sua produzione, declinata tra bozzetti, opere originali e inedite, è dedicata la mostra Renato Casaro: l’ultimo uomo che dipinse il cinema, allestita dall’11 al 20 ottobre alle <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-architettura-contemporanea-italiana-lugo-ravenna" target="_blank">Pescherie della Rocca</a> di Lugo di Romagna.<h2>IL CINEMA ILLUSTRATO DA RENATO CASARO IN MOSTRA A LUGO</h2>Da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/07/a-napoli-il-cinema-illustrato-di-mario-monicelli" target="_blank">Mario Monicelli</a> a <a href="https://arte.sky.it/news/cinque-mondi-programmi-tv-17-giugno" target="_blank">Giuseppe Tornatore</a>, passando per <a href="https://arte.sky.it/news/life-hollywood-taschen-libro-cinema" target="_blank">Francis Ford Coppola</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/martin-scorsese-bologna-cineteca" target="_blank">Martin Scorsese</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/07/sale-lattesa-per-il-nuovo-film-di-luc-besson-ispirato-al-fumetto-valerian" target="_blank">Luc Besson </a>e <a href="https://arte.sky.it/news/60-anni-quentin-tarantino-programmi-tv-27-marzo" target="_blank">Quentin Tarantino</a>: nel corso della sua pluridecennale carriera, Renato Casaro ha illustrato le opere cinematografie dei più grandi registi internazionali. In mostra sono riunite 40 opere originali del cartellonista – di cui 3 mai viste prima – provenienti dal suo archivio privato. Un vero tuffo nel passato tra i titoli che hanno fatto la storia del cinema: da Balla coi lupi a Rambo, passando per la saga di Bud Spencer e Terence Hill, senza tralasciare il rivoluzionario western di <a href="https://arte.sky.it/news/sergio-leone-programmi-tv-28-settembre" target="_blank">Sergio Leone</a>. Ogni locandina è stata accuratamente realizzata a mano con il pennello e l’aerografo: quest’ultimo strumento, spiega l’artista, “mi ha aiutato a rendere le immagini quasi fotografiche, anche se vanno oltre la fotografia”, aggiungendo che “oggi la pubblicità fotografica è piatta, non è tridimensionale, manca di inventiva”.<h2>TRIBUTO AL WESTERN DEL LUGO VINTAGE FESTIVAL</h2>La mostra si inserisce nel contesto del Lugo Vintage Festival, giunto quest’anno alla sua 34esima edizione. Tra le iniziative in programma legate al progetto espositivo, spiccano l’approfondimento sul western contemporaneo con l’anteprima di The Last Son di Tim Sutton (il 13 ottobre), e il tributo al lavoro di Casaro per le pellicole dei mitici Bud Spencer e Terence Hill, che prende forma con la proiezione, il 19 ottobre, del documentario biografico del regista Dario Marani. Ad approfondire il tema contribuiranno l’incontro Il western di ieri e il western di oggi, a cura del critico cinematografico Paolo Mereghetti, e la proiezione – a 50 anni dall’uscita nelle sale – di Altrimenti ci arrabbiamo (il 20 ottobre). Infine non mancano le attività per i più piccoli, con il laboratorio di fumetti coordinato dal fumettista Alberto Baldisserotto. La mostra Renato Casaro: l’ultimo uomo che dipinse il cinema è a cura del Cineclub Italo Zingarelli di Lugo. [Immagine in apertura: Renato Casaro, la locandina di Balla coi lupi. © Renato Casaro]

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Architetture, paesaggi e rovine nei disegni di Sottsass in Triennale Milano

Prosegue il ciclo espositivo di <a href="https://arte.sky.it/news/fotografia-ettore-sottsass-milano-triennale" target="_blank">Triennale Milano</a> dedicato all'architetto e designer <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-ettore-sottsass-milano-triennale" target="_blank">Ettore Sottsass</a>: il quinto capitolo della serie, visitabile fino al 13 aprile 2024, trova spazio nella sala che prende il nome dallo stesso progettista, dove da gennaio 2021 si trova l’installazione permanente di <a href="https://arte.sky.it/news/ettore-sottsass-casa-lana-triennale-milano" target="_blank">Casa Lana</a>, la ricostruzione dell’interno di una residenza privata progettata da Sottsass negli anni Sessanta, a Milano. “Casa Lana funge da dispositivo del pensiero” spiega il presidente dell'istituzione <a href="https://arte.sky.it/news/stefano-boeri-architetti-nepal-centro-preghiera-meditazione" target="_blank">Stefano Boeri</a>, “agisce da strumento di indagine intorno al quale, nel corso degli anni, è stata sviluppata una serie di mostre dedicate a diversi aspetti del lavoro di Sottsass”.<h2>LA NUOVA MOSTRA DI TRIENNALE MILANO SU ETTORE SOTTSASS </h2>Intitolata Ettore Sottsass. Architetture Paesaggi Rovine, la rassegna esplora l’architettura attraverso la dimensione essenziale e bidimensionale del disegno. A cura di <a href="https://arte.sky.it/news/triennale-design-museum-nuovo-allestimento" target="_blank">Marco Sammicheli</a> (Direttore del Museo del Design Italiano), con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass, la retrospettiva riunisce i bozzetti e schizzi del poliedrico progettista, attraverso i quali è possibile approfondire il suo pensiero ed entrare in contatto con il suo processo creativo. Con lo scopo di far luce sui concetti chiave della sua filosofia e sul suo approccio alla progettazione, particolare rilievo è stato dato ad alcuni disegni realizzati nel periodo immediatamente successivo all'esperienza di <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/memphis-again-triennale-milano" target="_blank">Memphis</a> (il collettivo di design e architettura fondato da Sottsass e attivo tra il 1981 e il 1987), accompagnati dagli estratti di un suo testo del 1992 intitolato Rovine.<h2>DISEGNO E ARCHITETTURA SECONDO SOTTSASS</h2>Questi brani sono associati, insieme agli ingrandimenti dei bozzetti, anche ad altre riflessioni personali del designer, che lasciano emergere la sua visione sulla progettazione, che lo porta a privilegiare “la parte che si abita rispetto a quella che si vede”. Infatti Ettore Sottsass, ha sottolineato Marco Sammicheli, “abbraccia il presente come tempo unico per progettare. Per lui l’ascissa del tempo è molto più importante dell’ordinata dello spazio. Elabora una personale filosofia architettonica che non fa riferimento alcuno a precise logiche compositive”. [Immagine in apertura: Ettore Sottsass. Architetture Paesaggi Rovine, exhibition view. Foto Gianluca Di Ioia]

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